Replico quanto già fatto a proposito del fantasy, proponendo una lista di letture composta esclusivamente da autori italiani.
Questa volta ci occupiamo di horror e affini, che poi sono tematiche e filoni che spesso e volentieri monopolizzano Plutonia Experiment.
A differenza di quanto ho fatto per il fantasy, mi è difficile proporvi qualcosa di inedito.
Ho parlato spessissimo di libri horror italiani, sia qui che sul vecchio blog, e anche sul mio blog di servizio. Senza dimenticare le varie rubriche a cui ho collaborato in questi anni.
Oggi mi limito dunque a farvi un riassunto, una lista ragionata della spesa, completa di link a recensioni e articoli pertinenti.
Consideratelo uno speciale per Halloween 2014, ma anche un’occasione per riscoprire autori nostrani, specialmente quelli ghettizzati dalla grande editoria, che segue le mode e dà spazio solo all’orripilante filone del paranormal romance.
Iniziamo da Claudio Vergnani, che è entrato prepotentemente sulla scena qualche anno fa, con un romanzo d’esordio che, a parer mio, è uno dei migliori horror (non solo italiani) dell’ultima decade.
Sto parlando de Il 18° Vampiro.
Da leggere e rileggere.
Pulp, disperato, splatter. Ma anche ironico, cinico, acculturato.
Da quella scintilla è nata l’intera trilogia (qui e qui), ma il primo libro è veramente perfetto.
In seguito Claudio ha scritto, sempre nel suo inconfondibile stile, I Vivi, i Morti e gli Altri, dove affronta la tematica della zombie apocalypse.
Fatevi un favore: leggete qualcosa di Vergnani. Anche se non siete appassionati di horror.
Parliamo poi – per l’ennesima volta – di Samuel Marolla.
Da me più volte definito il miglior talento italiano per quel che concerne la letteratura del brivido. Valutazione che, a distanza di tempo, mi sento di confermare.
Marolla è bravo a spaziare dall’orrore urbano/casalingo, con focus particolare sulla sua Milano, ad atmosfere più generiche e di chiara ispirazione cinematografica.
Non potendo consigliarvi semplicemente di recuperare tutto ciò che ha pubblicato, vi fornisco un trittico di titoli impedibili: Malarazza (ahimè quasi introvabile), Imago Mortis e infine La Mezzanotte del Secolo.
Impossibile poi non citare il decano di tutti gli autori horror italiani, ovvero Danilo Arona. Uno degli scrittori a cui ho dedicato più recensioni e articoli.
Ottimo nel suo collegare attualità e occulto, cronaca e brivido, cospirazione e quotidianità, che assume nuovi contorni inquietanti, in un contesto spesso senza speranza e livido.
Anche qui, eccovi tre titoli tra i tanti: Malapunta, Black Magic Woman (il mio preferito) e Croatoan Sound .
Poi forse avrete difficoltà ad addormentarvi ma – hey! – è Halloween!
Altra segnalazione meritata e inevitabile è quella che riguarda l’ottimo Eraldo Baldini, che scrive e pubblica storie del brivido da quando qui in Italia si parlava soltanto di Stephen King.
Il Maine di Baldini è la Romagna, il suo punto di forza è il gotico rurale. Le campagne che descrivere sono gli ideali punti d’incontro tra le tradizioni contadine, il folklore locale e certe vecchissime storie che si tramandano da quando le terre romagnole erano abitate da popoli e creature oramai dimenticate.
Se dovessi segnalarvi un paio di suoi titoli, andrei piuttosto sul sicuro con Gotico Rurale e Quell’estate di sangue e di luna. Peccato soltanto che pochissimi libri di Baldini sono disponibili in formato digitale, e che altri sono di difficile reperibilità anche in cartcaeo.
Segue ora una lista di segnalazioni che riguardano colleghi di cui mi fregio di essere anche amico. Tuttavia non ve li consiglio in quanto tali (ossia amici), bensì in quanto ottimo scrittori.
Partiamo dall’elegante e prezioso Fabrizio Borgio, il cui Masche è una lettura fondamentale per la Notte delle Streghe. A seguire, riprendendo il medesimo protagonista (l’ispettore Drago), non perdetevi nemmeno La Morte Mormora. Se amate le atmosfere di True Detective, magari mischiate a un pizzico di X-Files, Borgio è il vostro autore.
Anche di Davide Mana ho parlato decine di volte.
Ho letto quasi tutto ciò che ha pubblicato, trovandolo sempre di livello ottimo. Visto che qui stiamo trattando nello specifico il genere horror, non posso che consigliarvi di recuperare la sua collana Gli Orrori della Valle Belbo. A partire da La Notte dei Cacciatori, giù giù fino a Dalle Colline con la Piena e Chi ha nelle mani ha vinto.
Germano M. – l’amico Germano Hell Greco – non ha ancora scritto degli horror “puri”, tuttavia, se vi piacciono le storie di apocalissi, di pandemie e di fine del mondo, non potrete che apprezzare il suo best-seller, Offshore. Cupo, disperato, “malato”. Bellissimo.
Impossibile poi non segnalarvi Bialere – Storie da Idrasca, altra lettura che si presta splendidamente per Halloween. Una raccolta di racconti di Luigi Musolino, tutti di ottima qualità, con atmosfere da gotico rurale. Piccoli e agghiaccianti affreschi horror, in un angolo di Piemonte in cui vivono ancora masche e presenze ancor più inquietanti.
Concludo citando un libro di qualche anno fa, scritto dal bravo Daniele Ramella: Il mistero del Bosco Maledetto. Altra storia piemontese (ci dev’essere qualcosa di davvero strano, in quelle terre), tra leggende, maledizioni e strane creature. Se lo volete acquistare direttamente dall’autore, cercate Daniele su Facebook.
Buona lettura.
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Beh, in Piemonte c’è Torino: città dell’occulto per eccellenza. Strano mix di santi, massoni e satanisti.
Per il resto, conosco Marolla e Mana… ma devo rifarmi con tutti gli altri! Peccato che a molti manchi la versione digitale.
Sì, è un vero peccato!
Speriamo che gli editori approfittino dell’occasione per riproporre certi libri fuori catalogo in versione ebook.
L’ha ribloggato su The Connective World.
Da Romagnolo non posso fare altro che cercare Gotico Rurale, magari scopro anche qualcosa di più sulla mia terra 😉
Non è Romagna, ma Il 18° vampiro è ambientato nella zona Modena/Bologna (e Venezia)
Su Luigi Musolino ci sarebbe da aggiungere che attraverso e grazie l’associazione del Trofeo Rill uscirà a breve una sua nuova raccolta di racconti (anzi, la prima di due), “Oscure Regioni”.
Che, tra parentesi, non vedo l’ora di leggere!
La copertina di Malapunta mi ricorda Corrado Roi.
Di vampiri ormai,
se ne sono visti di tutti i tipi in tutte le salse e sinceramente sono molto restio a leggere qualcosa su questo tema… tuttavia da come lo descrivi sembra proprio un capolavoro, magari per Halloween un pensierino posso anche farcelo…
Diciamo che i vampiri di Vergnani sono proprio diversi da quelli che vanno di moda tra i teenager.
Come sempre grazie per i tuo consigli di lettura. Cercare roba buona in mezzo al marasma è un lavoro, con questi articoli lo faciliti di molto.
Figurati, cerco di rendermi utile, quando ho tempo per farlo.
Ringrazio per la bella citazione. E aggiungo – banalmente, lo so – che è bello essere ricordati anche a distanza di anni. Grazie di nuovo.
Le cose davvero belle durano nel tempo.
Una rarità, visto questi tempi confusi, che inghiottono tutto a ritmi insostenibili.
Grazie. Son belle parole e valgono molto.
non mi piace il genere, son sincero, ma apprezzo chi si prodiga nell’informare.
Alcuni titoli non sono di facile reperibilità, vuoi perché non hanno anche la versione digitale e sono fuori catalogo. Poi ci sono casi davvero insoliti, come malapunta di Danilo Arona, con l’ottima casa editrice xii che chiude i battenti e con la mezzotints che chiude 24 ore dopo dopo aver messo in promozione la versione digitale
Non di solo King deve vivere un fan dell’orrore.
E lo sta dicendo un grande fan del Re 😉
Grazie per le segnalazioni, conoscevo Marolla più che altro come sceneggiatore di fumetti, Davide Mana e Germano M. (questi ultimi grazie a De Ebook Mysteris), gli altri sono stati nuove scoperte. Vedrò di toccare con mano 😉
Grazie per la propaganda.
È un piacere essere citato in una compagnia così titolata.
MI sento come quei tifosi che d’improvviso si ritrovano a giocare nella squadra del cuore. Ecco e il tutto in concomitanza con la ristampa di Masche, che è stata davvero un colpo grosso per me. Grazie ancora.
@ Davide Mana e Fabri: band of brothers 🙂
Questa è proprio da Amico
E perchè no? 🙂 Ed estendo ovviamente agli altri, e al padrone di cosa, l’ottimo Girola,
Ovvio. Secondo me un potenziale Salgari
Sono tutti autori ben conosciuti dai fan dell’horror italico, mancano al tuo appello Alda Teodorani e la Ghinelli (il nome non mi sovviene) e poi mi pare che i migliori ci siano tutti.
Ammetto di avere letto “solo” i quattro titoli di Vergnani, e non posso che concordare con la tua opinione: li ho trovati splendidi, in modo particolare “Il 18° vampiro” e “I vivi, i morti e gli altri”. Li ho amati e mi hanno appassionato profondamento, mi hanno commosso ed emozionato! Da quando li ho letti non ho potuto fare a meno di “spargere il verbo” consigliandoli ad amici e conoscenti. Tra l’altro, approfitto dell’occasione per fare i complimenti e per ringraziare Vergnani : grazie di cuore !
Per ora gli altri titoli elencati mancano ancora all’appello, ma cercherò di procurameli.
Grazie mille per le tue ottime segnalazioni !
Grazie di cuore a te. 🙂 E di nuovo grazie a Alessandro per la splendida occasione di incontrare o ri-incontrare tanti amici.
Ciao e grazie, ottimo articolo. Se mi permetti segnalerei tra i “padri fondatori” oltre all’ottimo Danilo Arona anche i “classici” Gianfranco Manfredi, Gianfranco Nerozzi e Paolo Di Orazio, forse meno noti ai giovani cultori ma seminali negli anni Ottanta. Tra i più recenti invece una menzione particolare la farei a Nicola Lombardi e Riccardo Coltri. Inaspettatamente l’ostracismo dei grandi editori nei confronti dell’horror ha prodotto una nidiata di interessantissimi autori italiani, all’interno dei quali rifulgono per originalità anche i tuoi lavori (per ora ho letto soltanto, con grande soddisfazione, il ciclo di Moebius).