Quando gli americani volevano bombardare la Luna

project a119

Nel 1957 i sovietici hanno clamorosamente battuto gli americani nella “corsa allo spazio”.
Ancora oggi il lancio dello Sputnik 1 viene ricordato come uno dei più grandi successi dell’URSS durante la Guerra Fredda.
Gli americani, scornati e irritati, lavorarono fin da subito a un insieme di iniziative per recuperare il terreno perduto. Oltre a tutti i programmi spaziali noti ed effettivamente realizzati, c’era un bizzarro progetto di cui ancora oggi gli USA negano l’esistenza. Tuttavia pare che non esistano molti dubbi riguardo all’effettiva ideazione di quello che, per fortuna, rimase soltanto un’idea folle e dagli effetti poco prevedibili.
Sotto la dicitura “Progetto A119” si nasconde infatti uno studio per lanciare una bomba atomica sulla Luna.

Già alla fine degli anni ’49 gli scienziati americani avevano effettuato una lunga serie di ricerche riguardanti l’impatto degli ordigni nucleari su vari tipi di ambienti. Nel ’49 venne fondato un istituto che si occupava soltanto di questo genere di previsioni: la Armour Research Foundation (ARF).
Nel 1958 l’ARF iniziò a valutare gli effetti di un bombardamento della Luna. L’operazione sarebbe stata affidata all’aviazione militare americana, la USAF, e aveva come obiettivo primario quello di realizzare un’esplosione tanto potente da poter essere vista fin dalla Terra.
Secondo gli analisti e gli psicologi delle Forze Armate, questa clamorosa operazione sarebbe servita a risollevare l’umore degli americani, rimasti per l’appunto delusi dal successo dei russi con lo Sputnik 1.

sputnik 1

In realtà pare che anche il Progetto A119 fosse in un certo senso una copia di un’operazione studiata in anticipo dai russi.
La CIA era venuta a conoscenza – o almeno così pare – di un piano sovietico per celebrare l’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre con la deflagrazione di una bomba all’idrogeno sulla Luna, in concomitanza con l’eclissi prevista per il 7 novembre del 1958.
L’idea non era in realtà nemmeno nuova, visto che lo stesso ideatore della bomba H, Edward Teller, aveva realizzato uno studio da proporre all’aviazione militare, un prospetto per lanciare una o più bombe sul nostro satellite, in modo da verificare gli effetti di tali ordigni a livello geologico e atmosferico.

Gli americani istituirono un team di dieci scienziati per valutare la questione. Di questo team facevano parte anche un giovane Carl Sagan e Gerard Kuiper, incaricati di calcolare l’espansione della nube di polvere nello spazio intorno alla Luna, elemento essenziale nel determinare la visibilità dalla Terra.
A livello tecnico-militare l’idea era quella di utilizzare una testata relativamente piccola (la W25), sparandola sul lato oscuro della Luna grazie a un razzo, fino a farla esplodere sul suo suolo. I grandi progressi dei razzi intercontinentali a fini balistici avrebbero permesso un’operazione del genere entro il 1959.

Il progetto, dopo gli iniziali entusiasmi, venne cancellato proprio nel 1959. Qualcuno aveva avanzato dei dubbi riguardo a come l’americano medio avrebbe recepito un’operazione del genere, inoltre non c’era l’assoluta sicurezza riguardo a un eventuale fallout fino al nostro pianeta.

projetct a119

Ogni proposito di martoriare la Luna a suon di atomiche venne abbandonato grazie alla firma del trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967. A dire il vero ci furono altre voci solitarie che, di tanto in tanto, rilanciarono l’idea, che però venne sempre bocciata. Col tempo gli scienziati arrivarono a stabilire che eventuali test geologici sul suono lunare “nuclearizzato” non sarebbero risultati particolarmente attendibili, a causa delle radiazioni.
Tuttavia sono stati eseguiti dei test di esplosioni nucleari ad alta quota, sia da parte russa che da parte americana.

Il Progetto A119 rimase segreto fino ai prima anni ’90, e fu scoperto da uno scrittore, Keay Davidson, intento a lavorare su una biografia di Carl Sagan. La questione fu dibattuta da molti giornali scientifici e, con la coscienza moderna che ci contraddistingue, la sola idea che qualcuno avesse pensato di lanciare bombe atomiche sul nostro satellite è apparsa ai più abominevole.
Eppure il Progetto A119 era reale e, almeno per qualche mese, ha rischiato davvero di realizzarsi.

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carl sagan 2

 


Articolo di Alex Girola: https://twitter.com/AlexGirola
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