Le donne di Plutonia: Joss Stone

Torno a ospitare una cantante su queste mie pagine.
Personalmente le adoro, trovo perfetto il connubio tra bella voce, musica e fascino femminile. In un’altra epoca sarei andato in cerca delle Sirene, probabilmente.
La fanciulla di cui vi parlo oggi è Joss Stone, inglese di Dover, classe 1987. Cantautrice giovane, ma con una carriera già ricca di successi e soddisfazioni.
Voce ricca e profonda, quasi nera. Voce da soul. Vederla e sentirla cantare è una delizia.
Nel 2003 pubblica The soul session, che la presenta al meglio al grande pubblico. E’ subito amore: vende quattro milioni di copie e fa un tour che la porta in giro per tutto il mondo.
All’album d’esordio seguono Mind, Body and Soul (2005), Introducing Joss Stone (2007), Colour me free (2009), LP1 (2011), primo album con un’etichetta indipendente. Riscuotono tutti ottimi riscontri di pubblico e critica.
Tra le curiosità vale la pena ricordare che Joss è vegetariana, nonché testimonial della PETA. E’ anche una delle celebrità mondiali più amate dai feticisti dei piedi.
Lo scorso anno è stata protagonista di un brutto episodio di cronaca: la polizia inglese ha arrestato degli invasati che progettavano un piano per ucciderla. Per fortuna non sono arrivati a tanto.
Foto!

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(A.G. – Follow me on Twitter)

11 commenti

  1. Un’altra brava e bella cantante non da tutti conosciuta in Italia dove sembra che, da qualche tempo, agisca una sorta di “cartello” che impone solo certi soggetti. E’ un po’ come il caso di quella giovane cantante olandese Esmeè Denters che si esibiva dalla sua cameretta su Youtube ed è stata così scoperta da un discografico americano che ne ha fatto una star in ascesa in tutto il mondo. Tranne in Italia dove nessuno la conosce e da Feltrinelli (uno a caso) non è neanche in catalogo. Tornando alla Stone, la trovo molto bella e brava anche io. Dal punto di vista meramente estetico, non mi piace quando si concia come una hippie anni 70. Comunque, lunga vita alle donne di Plutonia (e al padrone di casa).

    1. Io che pure sono onnivoro e mi faccio andar bene la musica pop più commerciale condivido questa tua osservazione. Certe cantanti in Italia vengono passate pochissimo – guarda caso si tratta sempre di artiste che cercando di mettere qualità e talento nei loro lavori. A me viene in mente anche Terra Naomi, legata a una piccola casa discografica: buon successo nel mondo, quasi sconosciuta da noi.

      PS: Concordo con l’annotazione estetica su Joss!

    1. Secondo i tabloid è stata rispettivamente: lesbica, bisex, “generosa”… Si vede che hanno le idee chiare 😀
      Comunque sì, a noi piace così!

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