
Dopo lo special di due settimane fa, dedicato ai film finora realizzati sui singoli Avengers, concludo questo piccolo dossier esaminando i vari comprimari che avranno spazio nella pellicola d’imminente uscita (non più il 25 aprile, bensì il 4 maggio).
Il gruppo supereroistico dei Vendicatori, uno dei più famosi della storia del fumetto, ha cambiato così tante volte composizione che è impossibile ricordare tutti i membri che ne hanno fatto parte, magari anche solo per pochi giorni. Il film prende in considerazione – giustamente – i Vendicatori storici, i fondatori del gruppo, anche se non è improbabile che in futuro ci saranno aggiunte di varia natura, un po’ come è stato per le trasposizioni cinematografiche degli X-Men.
Come già detto, vedremo in azione la squadra composta da: Iron Man, Thor, Hulk, Capitan America, Vedova Nera, Occhio di Falco. Il tutto coordinato da Nick Fury, direttore dell’agenzia governativa SHIELD.
Inizierei il mio post proprio da questi due.
Occhio di Falco, al secolo Clint Barton, uno dei supereroi storici di casa Marvel, abilissimo con arco e frecce, nonché dotato di doti da atleta provetto. Per l’occasione è stato scelto di utilizzare una versione di Occhi di Falco molto simile a quella proposta dalla ottima serie Ultimates, trasformandolo in un agente SHIELD e limitando il suo costume di scena a giubbino nero senza maniche e senza maschera. Tra l’altro si è già visto brevemente in un Thor, anche se lì il suo ruolo era marginale.
L’Occhio di Falco delle origini (creato nel 1964 da Stan Lee e Don Heck) è invece un eroe dal carattere burrascoso, spesso scambiato per un criminale.
Clint è interpretato dall’attore statunitense Jeremy Renner.

Anche Nick Fury, nella versione da grande schermo, prende le sembianze della versione Ultimates. Anzi, in questo caso è stato il fumetto a indirizzare la scelta di Samuel L. Jackson come interprete del capo dello SHIELD, visto che gli autori di questa saga marvelliana “alternativa” hanno disegnato fin da principio (anno 2002) il buon Fury con le fattezze del noto attore.
Il direttore dello SHIELD non ha superpoteri, è soltanto un militare di lungo corso, esperto in tattica e strategia e anche di combattimento sul campo. Tra l’altro Fury è gia comparso in ben quattro film: L’incredibile Hulk, Iron Man 2, Capitan America e Thor.

Natasha Romanoff, alias Vedova Nera. Già vista in Iron Man 2 e interpretata dall’affascinante Scarlett Johansson. La sua biografia originale comprende una lunga sequela di avventure consone a una spia del suo rango: agente del KGB, antagonista di Iron Man, Vendicatrice, membro esterno dello SHIELD. Ed è proprio da questo punto che il film riprende il discorso. La Romanoff è una delle migliori operative di Fury (agente di 10° livello, il grado più alto), già impiegata in Iron Man 2 per controllare l’operato di Tony Stark.
Nel film ci saranno anche Maria Hill (interpretata da Cobie Smulders), la vice di Nick Fury, e Phil Coulson, agente SHIELD già visto nei due Iron Man e in Thor. Differentemente dalla Hill, Coulson è un personaggio che non ha un corrispettivo nei fumetti marvelliani.
Ci sarebbe poi da parlare del cattivo del film, il Dio Loki, ma questo speciale è dedicato solo agli eroi, quindi per il momento mi fermo qui.
Alla fine Robin ha fatto carriera ahah (Non sto parlando del compare di Batman).
Io un Henry Pym ce lo avrei visto bene qui…anche come strategia di Marketing.
Nel senso, è uno dei vendicatori originali quindi ci sarebbe dovuto essere e, inoltre, siccome non è uno degli ero più famosi al pubblico avrebbero potuto testare il personaggio e deciderne se farne un film u.u (Per poi introdurre Wasp xD)
Pym e Wasp li avrei visti bene pure io. Forse il problema sta nel proporli a un pubblico che non ha mai letto i fumetti. Si chiederebbero: ma questi due? Da dove saltano fuori?
Ma, ora che ci penso, con gli X-Men non si sono fatti questi problemi 😛
dai trailer mi pare Hulk/Banner il personaggio più deboluccio, ( certo Ed Norton non si inventa in un attimo..) , certo il casting deve essere stato un bel problema per i producer ( e un bel costo..), speriamo vada bene , vedremo gli sviluppi, anche se ormai mi pare si sia saturato il filone, almeno da noi, in effetti in Italia le Marveliane meraviglie non hanno mai sfondato veramente, negli anni ’70, quando li leggevo io, mi guardavano incuriositi gli altri ragazzi, l’unico ben conosciuto era l’uomo ragno e poco altro..qualcosa si è riproposto nei ’90 e dopo ma molto più di nicchia.sarebbe bello vedere ancge personaggi misconosciuti ai più ma a me molto cari, Doctor Strange in primis ! chissà..
In verità i prodotti Marvel vanno molto forti in Italia, ma parlo soprattutto di film e videogiochi. I fumetti sono solo per appassionati (ma comunque hanno registrato un’impennata di vendite dal 2000 in poi, complice i volumi autoconclusivi che si trovano anche in Feltrinelli).
Penso che questo sia il miglior periodo per proporre film sui supereroi, visto che abbiamo finalmente i mezzi per non farli sembrare dei caz*oni ridicoli. Certo, si rischia di saturare in fretta il filone, infatti insieme ai buoni film stanno uscendo tante cavolate.
Sul Dottor Strange dovrebbero girare un film, prima o poi, se non ricordo male…
Vero è il momento d’oro per proporre film sui fumetti. Però che si attengano un po’ di più alle storie vere.
Insomma…X-Men Originins…Wolverine.
Che sofferenza ventricolare.
Non sono una purista però se vedo un film su Shakespeare mi aspetto che la storia sia così come l’ho letta. Perchè dveono stravolgere le storie dei fumetti?
Al primo che dice “ma come paragoni i fumetti a Shakespeare?” arriva una badilata di Hulk.
In secoli passati e lontani tutte le arti sono state accusate di essere meno nobili delle precedenti.
Anche io rispetto al film The Avengers sono un po’ in dubbio su Hulk. ma lasciamoci sorprendere.
Leggevo giusto ieri un’intervista, questa (http://blog.screenweek.it/2012/04/excl-the-avengers-screenweek-intervista-stefano-caselli-disegnatore-della-marvel-171044.php), in cui si parla della realizzazione di film non fedeli ai fumetti proprio per non disorientare chi i fumetti non li ha mai letti.
Ovvio che chi non è appassionato ci rimane più o meno male. E’ lo stesso principio che rovina il 90% delle trasposizioni cinematografiche dei romanzi che mi piacciono: non sono quasi mai fedeli.
Sul disprezzo che taluni nutrono nei confronti dei fumetti, che dire… peggio per loro! Non sanno che si perdono. Comunque la spocchia non ha mai portato da nessuna parte.
Ma da cosa devono essere disorientati i NON lettori di fumetti se non conoscono la storia?
Per loro è una storia e basta, esattamente come la versione che non segue il fumetto. Non è la storia, ma se il film è interessante l’importante.
Quindi a loro in fondo cosa importa che storia sia?
Mica tutte le persone hanno letto un libro da cui è tratto il film, però chi ha letto il libro o il fumetto restano un po’ deluse.
Mi rendo conto che nella logica da ipermercato che governa il cinema questa opinione vale quanto un buono pasto scaduto, però non è giusto.
In fondo chi non legge il fumetto va a vedere i film sui supereroi per vedere scazzottate ed effetti speciali, non per la storia.