Isabella Ferrari, vero nome Isabella Fogliazza, classe 1964, piacentina.
Una delle attrici italiane più note, impegnata su tre fronti: cinema, fiction televisive e teatro. Da ragazza era nota soprattutto per essere la protagonista femminile di commedie di successo, quali Il ragazzo del pony express, Sapore di mare, Domani mi sposo. Con la maturità è diventata l’interprete di ruoli assai più seri, spesso ambigui, non tirandosi mai indietro nell’interpretare personaggi difficili o morbosi (vedasi Amatemi, Cronaca di un amore violato, Arrivederci amore ciao).
Bellissima da ventenne, dotata di una sensualità impareggiabile da donna. Personalmente la reputo una delle donne più affascinanti d’Italia, e non solo per meri qualità estetiche, ma soprattutto per il modo di porsi, di recitare.
Meriterebbe ben altro cinema, che non quello italiano.
Attualmente è in sala con E la chiamano estate, regia di Paolo Franchi. Mah…
PS: Per la serie “le coincidenze non esistono”, nello stesso momento in cui questo articolo è andato online, scopro che un amico, collega e vicino di cella, Arcangelo Scattaglia, ha avuto la stessa idea. Quindi oggi vi beccate un doppio post su Isabella, e anche una doppia galleria fotografica. E in quella di Arcangelo ci sono anche le foto più osé della bella piacentina. Cliccate il link che vi ho appena segnalato e… buona lettura.
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Questa donna è della mia stessa classe. Si può dire che sono cresciuto insieme a lei e ai suoi film. Da ragazzo, era praticamente un modello di riferimento per me ed i miei amici sfigati (non ero il tipico vincente degli anni 80). Isabella Ferrari era praticamente l’unità di misura per la bellezza femminile perché, quando uno di noi ragazzi conosceva una ragazza con i capelli biondi e gli occhi chiari, era solito dire che assomigliasse a lei (e non era quasi mai così). Inutile dire che odiavo i suoi insulsi partner cinematografici (Ciavarro e Calà su tutti) e, soprattutto, quelli della sua vita reale (Gianni Boncompagni su tutti). Come attrice mi piace ricordare un suo dimenticato film del 1988 “Appuntamento a Liverpool” perché è stato il suo primo ruolo vero e drammatico dopo le commediole di quel decennio. Altro film da menzionare, è “Arrivederci amore ciao” impreziosito dalla sua presenza. Grazie Alex per questa ospite domenicale.
Ricordo Isabella Ferrari quando faceva l’annunciatrice/tuttofare in una tv locale torinese alla fine degli anni ’70.
A Torino, il successo cinematografico della Ferrari venne visto all’epoca un po’ come quello di una che aveva fatto carriera, dalle TV private alla TV nazionale al cinema.
Purtroppo sono uno dei pochi spettatori paganti di “E la chiamano estate” e devo dire che il film purtroppo non ha nè capo nè coda, è un mezzo porno lentissimo (ci sono due fugaci scene di bj esplicite) e parecchio noioso nonostante i nudi e il sesso. In quanto alla Ferrari, le va dato atto di essere stata coraggiosa (il film si apre sul primo piano del suo sesso) e di avere uno sguardo che buca lo schermo, ma molte delle sue battute sono biascicate e incomprensibili, non so se per colpa del doppiaggio. Mi dicono però che a teatro sia bravissima…
Grazie a tutti per i commenti.
Se non altro vedo che Isabella fa parlare di sé, nel bene e nel male. Non è poco…
La Ferrari è veramente una bellissima femmina e sulla sua innata femminilità si era capito fin da subito che Isabella ci avrebbe sempre giocato. Allora trasmetteva sensualità perfino nel film Fracchia contro Dracula. Oggi, con l’età, lo fa in film come “Caos calmo” e “E la chiamano estate” però mi sembra che ora si sta un po’ troppo arenando su questo, con il rischio di scadere e scivolare un po’ su una volgarità (come la scena di sesso in Caos calmo) che però per il suo fascino e la sua incredibile sensualità, alla fine le viene comunque perdonata, nonostante i fischi al Festival del cinema di Roma per il film “E la chiamano Estate”.
A vederla in caos calmo mi son fatto di quelle seghe