Una delle cose più patetiche capitate in questi ultimi anni è la rivoluzione degli utenti dell’applicazione di messaggistica per cellulari Whatsapp. Dopo (ben) un anno di download e utilizzo gratuito, in formato shareware, l’utilissimo software prevede infatti l’acquisto della versione a pagamento, all’incredibile prezzo di 0.99 eurocents.
Per chi non lo sapesse Whatsapp permette di mandare messaggi gratuiti, sfruttando la connessione dati o una qualsiasi linea wireless. Fate dunque voi i conti di quanti soldi fa risparmiare, rendendo praticamente obsoleta la vecchia messaggistica SMS. Eppure no, gli utenti si sono ribellati per l’esosa gabella da pagare.
Come se non bastasse, i giornali ci hanno marciato su, pubblicando articoli pieni di inesattezze e imprecisioni. La versione corretta di tutta la faccenda la trovata qui, sull’ottimo blog Attivissimo.
Cosa deduciamo da tutto ciò? Che la filosofia del “tutto gratis” ci porterà alla rovina totale, economica, etica e intellettuale.
Nel caso, ce lo saremo meritati.
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Cristiana è l’intelligenza artificiale del blog. Ogni tanto fa capolino per dire la sua.
Questo pozzo di saggezza e di citazioni utili si ispira all’attrice Cristiana Capotondi, almeno per quel che riguarda le sue sembianze.
Le citazioni non sono in alcun modo attribuibili alla vera attrice in questione, per la quale spendo di nuovo parole di assoluta stima, bensì sono scritte e inventate dal sottoscritto. Se la cosa dovesse dar fastidio a qualcuno, basta segnalarmelo, e provvederò a rimuovere il post.
La grafica della vignetta è invece opera del solito mastro grafico di cui mi avvalgo, Giordano Efrodini.
(A.G. – Follow me on Twitter)
Come darti torto… Cioè, come dar torto a Cristiana!
No, non si può dare torto a Cristiana *_*
una delle polemiche più avvilenti mai lette, alimentata da gente che magari cambia lo smartphone ogni anno… che poi se non sbaglio credo venga a costare la bellezza di 0.79 eurocents l’anno
0.79 o 0.99, a seconda del sistema operativo del cellulare.
In entrambe i casi, meno di un euro.
Le proteste vengono da gente che, se usasse i normali SMS, spenderebbe almeno venti euro al giorno.
No, davvero: follia.
Io di cellulari capisco il minimo indispensabile, ho un Samsung relativamente vecchio che odio ferocemente, ma se lo dice Cristiana allora ci credo. Lei ha sempre ragione. Sempre.
Sempre sia lodata.
Non uso quel servizio perchè sono poco convinto dalle loro politiche in fatot di privacy, ma sono comunque informato sul polverone che è stato sollevato del tutto a sproposito.
Chi fa delle polemiche su cose del genere, per un importo ANNUO PARI A UN EURO è una PIATTOLA, nè più nè meno.
Nemmeno io lo uso, perché non amo essere sempre reperibile (e con Whatsapp lo sei). Però, come dici giustamente tu, resta lo scempio del far polemica su una sciocchezza simile. Un euro!
dal punto di vista “morale” Cristiana ha ragione da vendere. All’atto pratico whatsapp lascera’ il posto ad una nuova app uguale e gratuita. E’ una sorta di selezione naturale tecnologica.
Infatti leggevo che gli utenti delusi da Whatsapp si stanno organizzando per transumare su altre App “cloni”, mi pare made in China.
Resta il fatto che sbattersi per coordinare una migrazione del genere, al posto che pagare un euro e sistemarsi per tutta la vita, è da matti.
peraltro, io lo uso da agosto 2011, e finora ad ogni aggiornamento del software la data di scadenza del periodo “di prova” si prolungata, tanto che adesso mi scade a febbraio 2014. fermo restando che pagherei più che volentieri anche il decuplo per il servizio che offre.
Vabbè, dai, ma sta gente si commenta da sola.
Non vale manco la pena di parlarne.