Oggi è la Giornata del Post Banale, annunciata tempo fa su Strategie Evolutive. Se non lo sapevate, ora ne siete al corrente. Meglio tardi che mai, dice il proverbio.
Quindi che si fa di bello? Mi chiederete voi. L’idea è quella di buttare già un articolo denso di banalità, di luoghi comuni e di frasi fatte. Cosa che succede puntualmente nella blogosfera e sui social network. Che se poi ti va proprio di culo riesci perfino a mettere su un partito che si prende il 25% dei voti, costruendo una campagna elettorale sulle sparate clamorose e anche un tantinello assurde.
Il mio contributo di oggi sarà invece una top 5 di banalità. Tipo quelle che leggo spesso su molti blog, per non parlare poi di Facebook, che è diventata la bacheca della demagogia da bar di periferia.
In realtà questa top 5 potrebbe diventare una top 20, ma mi limiterò a scegliere soltanto cinque voci, procedendo più o meno a istinto.
Cinque luoghi comuni alquanto banali
- I Politici sono tutti ladri.
Che sì sa, una volta che sono eletti in parlamento prendono la pensione senza fare niente, vanno a troie e girano i ristoranti di Roma con le auto blu e la scorta. Aggiungerei che Destra e Sinistra oramai sono uguali, e che prima o poi anche i nuovi si venderanno, perché tanto così va il mondo.
- Se è una passione non pretendere i soldi.
Chi ti dice che devi scrivere e bloggare? Se lo fai è perché hai un sacco di tempo da buttare. Nessuno ti ha chiesto di farlo, no? Che poi sarà mica un lavoro, stare su Internet. Alla fine non produci nulla, solo qualche bit su un monitor. Inoltre dillo che aggiorni il blog dall’ufficio, sfruttando i tizi che ti pagano lo stipendio. Quindi, alla fine, che pretendi?
- In Italia questo non funziona.
Dai, si sa che da noi certe cose non prenderanno mai piede. Il telelavoro? Ahahahah! I progetti kickstarter? Ma per favore… Campare facendo un mestiere che ti piace? Non se ne parla: qui il lavoro vero, da uomo, è sangue, sudore e merda.
- Io non guardo la televisione.
Il perché è ovvio: tutto il male del nostro paese nasce dalla televisione, che ti rimbecillisce. E poi propone personaggi negativi e stupidi, come le veline e i calciatori. E poi, scusa, io scrivo e leggo un casino, quindi ti pare che possa scendere al livello del lobotomizzato medio che si instupidisce davanti alle partite di calcio?
- Le ragazze serie non ci sono più.
Ora se ne stanno tutte col seno di fuori, tatuate, mica come una volta che a 20 già avevano famiglia, e aiutavano i genitori in casa. Che poi, diciamolo, sono queste donne moderne a rovinare gli uomini, povere stelle. Era meglio quando se ne stavano in casa a fare l’uncinetto!
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(A.G. – Follow me on Twitter)
“Inoltre dillo che aggiorni il blog dall’ufficio, sfruttando i tizi che ti pagano lo stipendio. ”
Ahahahah, questa me l’ero persa 😀
Me lo sen sentito dire davvero 😀
concordo su tutto, aggiungerei anche ” cosa scrivete, tanto vi leggete solo tra di voi..”, forse in parte anche vera, però io sono un banalissimo lettore ed appassionato, non mi sognerei mai di scrivere qualcosa, eppure sono quì…
Qualcuno direbbe, più villanamente: “Vi fate i p*****i a vicenda” 😀
quanto è vero LOL
Dici che hanno ragione? 😀
Banalmente parlando sì ahhah
Hahaha sto morendo!
Comunque questi più che luoghi comuni a me sembrano come gli argomenti di chi vuole almeno apparire propositivo.
E che dire di quelli con le foto strappalacrime di cani e gatti, oppure o con frasi fatte squallide sull’amore?!?
Onestamente, Alex, a dirla tutta, sommando ai temi che hai messo tu, a me sembra che il 95% della gente su FB e Twitter sia così…
Il dramma è quello: che la demagogia e i luoghi comuni spopolano anche in Rete, che era nata per essere una voce un po’ più libera.
Alle foto strappalacrime su cani e gatti aggiungo anche – da non credente – le banalità sulla chiesa. Tipo “con l’anello di un cardinale si potrebbero costruire ospedali in Africa”.
Certo, ronf ronf…
ma per fortuna che esistono i luoghi comuni, altrimenti saremmo costretti a farci una idea nostra 🙂
In effetti è faticoso e richiede impegno 😛
E vogliamo mettere il classicissimo:
“Ma perchè non ti comporti come tutte le persone normali e non vai a giocare a calcio come tutti quanti?”
Eh sì, che leggere tutte quelle cose alla fine ti fa male. Bisogna tenere i piedi per terra.
Veramente all’epoca (circa 30 anni fa) i miei nonni mi dicevano esattamente il contrario: “studia!!! Non stare tutto il giorno a giocare a pallone che con il calcio non ci sfami una famiglia” ‘nnaggialloro… 😀 :
Perle ed Evergreen che adoro:
“Ci vorrebbe di nuovo la Naia, per questi ragazzini”
“Non fidarti a comprare su Ammazzon (sic!), metti che ti frega i soldi?!”
“La vita del contadino, quella sì che era bella!”
“Un paio di cinghiate non hanno mai ucciso nessuno, ed educavano bene”
“Le carceri le svuoti con la pena di morte, facile facile”
Magnifiche!
Quella delle carceri mi fa particolarmente schifo, eppure è una delle più diffuse.
Aggiungerei:
“Quando c’era la Lira stavamo tutti bene”
“La DC rubava, ma tutti avevano la casa al mare o in montagna”.
E, stando nel piccolo:
“Non ti fidare di chi conosci su Internet! Lì c’è la brutta gggente!”
“Quando c’era la Lira stavamo tutti bene”
Questa è l’unica che non considero una banalità perché oggettivamente si stava meglio dato che avevamo la sovranità monetaria. Magari andrebbe sostituito “tutti” con “la maggior parte”. Sicuramente però esteticamente erano bellissime in confronto ai rozzi euri.
La cosa allucinante è che non è per niente difficile sentire questa roba.
Basta tenderte l’orecchio: sui mezzi pubblici, in fila alla posta, al mercato, in ufficio, sul pianerottolo, al bar, mentre aspetti che il gommista ti cambi le gomme.
Dovunque.
Ma io sono davvero migliore di chi enuncia queste “verità nascoste”?
Onestamente, non mi va di reputarmi superiore a nessuno.
Ma certa gente sembra fare di tutto per farmici sentire.
Ecco, proprio sui mezzi pubblici io sento le peggio cose possibili e immaginabili.
Nemmeno io mi reputo superiore a chissà chi (ma ad alcuni sì, per il semplice fatto che basta davvero pochissimo!), però mi riconosco il pregio di non aprir bocca solo per dare aria alle scemenze.
Che poi alcune banalità sono proprio irritanti e sconfessabili in un nanosecondo, informandosi o arieggiando il cervello.
Appunto… 🙂
Ma istituendo una giornata del post banale non si va ad attigere dalla stessa merda? In termini algebrici, tolto il segno + o -, l’assoluto non resta lo stesso?
La risposta è dentro ciascuno di noi.
Ma è sbagliata.
Sbagliatà
Ahahaahahah. 😀
😀
La seconda purtroppo sta diventando un ritornello, a casa mia.
Divertenti (ma alcune non troppo, ahimè).
Però su quella della TV un pò concordo, anche se piuttosto che TV in toto direi “molti programmi televisivi”, perchè comunque volendo anche lì si può scgliere.
Mmm, sì, è innegabile che alcune trasmissioni sono lesive dell’intelligenza umana, ma io sono ultragarantista e non condanno mai il media in senso generale.
Preferisco dare semmai la colpa a singoli programmi, non “alla tv”. Viceversa sarei come quei vecchi che se la prendono con internet, in qualità di fonte di tutti i mali e le truffe.
Spero di essermi spiegato 😉
Si, infatti bene o male la penso così anche io; non è il mezzo in sè ad essere buono o cattivo, sono i modi in cui lo si usa che eventualmente sono discutibili.
Però bisogna ammettere che la televisione è un mezzo potente e non interattivo ed aperto come può essere la rete, sostanzialmente funziona in una direzione sola, e per questo è sempre stata uno strumento con cui veicolare un certo tipo di influenza e di modi di pensare che personalmente non trovo sempre positivi.
Ora qui si va piuttosto OT, e quindi mi fermerò subito, ma l’esito delle ultime elezioni e specialmente il consenso di alcuni dei protagonisti è spiegabile anche dalla massiccia presenza (o assenza) televisiva. Come dice un mio amico, quella scatolina magica fa miracoli.
Ovvio che una passione non va pagata, mica vorremo fare la fine dei paesi civili? Perdindirindina!