Quando ho deciso di aprire un nuovo gruppo Facebook dedicato agli ebook e alla lettura/scrittura in digitale, mi sono rimpromesso di fare le cose per bene. Così De Ebook Mysteriis (questo è in nome del gruppo) è stato da me strutturato seguendo le ottime regole di un guru dei social media: Dave Balter.
Facciamo un doveroso passo indietro. Su Facebook e su G+ esistono decine di gruppi e di comunità dedicati agli ebook, alla scrittura, all’autopubblicazione e alle varie ibridazioni di questi argomenti. Sono community con molti iscritti, spesso oltre i 1000, in cui si professa uno spam selvaggio e fine a se stesso, con un dialogo tra i vari iscritti che è molto vicino allo zero.
Ha senso aprire spazi del genere? Si ottengono risultati validi, in un tale marasma?
La risposta, ve lo assicuro, è no.
Per questo ho deciso di aprire uno spazio nuovo, nel tentativo di gestirlo con più efficacia.
Il decalogo di Dave Balter, dicevamo. Valido per ogni community degna di questo nome. Eccolo qui.
Dieci consigli per gestire una community con successo
- Concentrarsi sulle esigenze dell’iscritto. Esempio: se si tratta, come nel nostro caso, di un gruppo che parla di ebook, occorre saper ascoltare ciò che desidera sapere l’utente. Vuole consigli? Ha interrogativi in materia? Cerca articoli sull’editoria digitale? Accontentatelo!
- Favorire la conversazione. Una community di successo è un agorà in cui si discute, ci si confronta, si scambiano opinioni per il reciproco interesse e/o piacere. Una community non può essere solo una discarica di spam.
- Pensare in termini locali. Ossia: concentrare una parte importante delle discussioni su cose pratiche e utili. Nel nostro caso è giusto invogliare gli iscritti a parlare del loro rapporto con ebook ed editoria digitale. Le tematiche più generiche devono esserci, ma l’utente sarà più coinvolto se si parla di faccende pratiche con riscontri reali.
- Non creare oltremisura. Non occorre aprire cento discussioni al giorno, né fare pubblicità a mille ebook ogni settimana. Meglio adottare una sorta di palinsesto di 5-6 post al giorno e valorizzare quelle singole conversazioni.
- Gratificare i membri attivi. Se un iscritto alla community fornisce contributi importanti a livello di discussioni e di materiale, ringraziatelo, fatelo sentire importante (perché lo è!). La gratificazione è utile e sacrosanta. Fa squadra.
- Creare dei privilegi per la community. Ci devono essere dei vantaggi per gli iscritti a un gruppo “esclusivo”. Si può trattare di materiale a disposizione solo di chi fa parte della community, oppure del semplice numero chiuso per TOT membri.
- Creare un sistema autoimmunitario. Creando coesione tra i membri della community, essa acquisirà la capacità di automoderarsi, di evitare spam e trollaggi, e di difendere il gruppo da attacchi esterni.
- Applicare una moderazione severa, ma solo con chi lo merita. Ossia: essere implacabili con chi si iscrive solo per scopi nocivi (ce ne sono…), e al contempo applicare una moderazione morbida, o quantomeno discorsiva, coi membri abituali della community.
- Semplificare l’utilizzo della community. Non tutti sono abili smanettoni: occorre dunque far sì che la community sia di semplice fruizione, in tutte le sue sezioni. Direi che con De Ebook Mysteriis, che si appoggia a Facebook, non ci sono problemi di sorta.
- Ricordare la regola del 1-9-90. Di cosa si tratta? Semplice: su 100 internauti, 1 crea contenuti nuovi, 9 li comprano/adottano/commentano, e i rimanenti 90 li guardano distrattamente, oppure li ignorano. Anche nelle community le percentuali di un normale equilibrio sono queste.
Aggiungo due considerazioni personali, dettate dall’esperienza.
- Divertirsi. Mi piace gestire De Ebook Mysteriis, perché ci sono discussioni interessanti, segnalazioni sfiziose, e perché gli argomenti trattati mi piacciono. Moderare il gruppo non è dunque un peso, o un obbligo.
- Controllare la crescita della community. Non ho intenzione di lasciare che il gruppo raggiunga i mille o duemila utenti, perdendo però in controllo, coesione e capacità di ascolto dei singoli iscritti. Preferisco quella che molti esperti di social media chiamano “micro-community”. Sto anche pensando di adottare il numero chiuso: 500 iscritti massimi per tutto il primo semestre del 2014.
Questo è quanto.
Se volete, sapete dove trovarci. Per facilitarvi la ricerca, ecco di nuovo il link: De Ebook Mysteriis (gruppo Facebook dedicato a editoria/scrittura/lettura digitale, ebook, autoproduzioni etc etc).
– – –
(A.G. – Follow me on Twitter)
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Al momento nel gruppo fb sono uno dei 90 che guarda distrattamente ed interagisce poco… maledetto provider, a casa sono senza connessione oramai da 2 mesi per via del trasloco… 😦
Eh, a volte la mancanza di tempo e le connessioni ballerine ci azzoppano al di là della nostra buona volontà
E io mi iscrivo 🙂
Benvenuta 😉
Non conoscevo questo Balter, le regole sembrano ottime, anche se spesso ciò che funziona altrove in Italia stenta. Comunque il gruppo è ottimo, ogni tanto invito qualche mio contatto perchè so che troverà libri e appassionati e non spam né offerte di finanziamento. Mi sta piacendo talmente tanto che ogni tanto, vincendo la mia naturale ritrosia a postare sui gruppi (sulla mia bacheca invece son molto più sciolto), ho messo anche qualche mio suggerimento
Grazie mille per i complimenti, Massimo!
Sto cercando di gestire il gruppo affinché risulti utile e piacevole…
Speriamo di continuare così 😉
Guarda, potrei quasi fare un account su Facebook solo per te…
Arrossisco :-O
Grazie 🙂
Devo proprio farvi visita. Ottimo cordare che “non tutti sono abili smanettoni”. Sembra fatto apposta per me. Come sempre, grazie!
Vieni! Ti aspettiamo 😉
Illuminante, professionale… e doveroso!!!