Marion Cotillard, nata a Parigi il 30 settembre del 1975 (ebbene sì: ecco un’altra mia coetanea!).
Carriera d’attrice in rapidissima ascesa: tra il 2000 e il 2003 diventa celeberrima in patria, grazie alla sua partecipazione nei tre film della saga Taxxi.
Nel 2003 recita in Big Fish, di Tim Burton: questa sarà la chiave con cui aprirà le porte di Hollywood, arrivando col tempo a lavorare con affermatissimi registi in film di successo internazionale.
Da queste parti ci piace ricordarla soprattutto in pellicole quali: Inception, Contagion, Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno. Personalmente ho però trovata riuscitissima la sua recitazione nel film, non semplice né leggero, Un sapore di ruggine e ossa, dove Marion interpreta un’addestratrice di orche che ha perso entrambe le gambe durante lo show al Marineland d’Antibes.
Nominata e vincitrice di una caterva di premi, tra cui l’Oscar per la sua interpretazione di Edith Piaf ne La vie en rose.
Nonostante il successo, i premi e la fama, Marion vive una vita riservata a Parigi, dove vive insieme al marito, Guillaume Canet.
Tu pensa che a me, come attrice, non piaceva. Poi ho visto, in rapida successione, Un sapore di ruggine e ossa e, soprattutto, Due giorni, una notte e mi sono dovuta ricredere.
Intensa, espressiva, completamente calata nella parte.
In Due Giorni, una notte, è anche sempre struccata e dimessa per esigenze di copione. Ed è ugualmente splendida.
Un sapore di ruggine e ossa è un film molto particolare ma funziona. Gran merito di ciò va a Marion, che si è dimostrata davvero brava.