Il 2015 è stato un anno molto produttivo. Faticoso e a volte bastardo, ma pieno di cose da fare, di progetti da seguire.
Consentitemi un post per riassumere e ricordare le fatiche fatte.
Questi sono gli ebook che ho pubblicato in dodici mesi lavorativi (con a fianco la data della pubblicazione):
- Jubilaeum Jihad – 12 gennaio 2015
- Tiamat (La Lancia di Marte Vol. 4) – 23 febbraio 2015
- Il Ranch – 22 marzo 2015
- Zona Z (Saga Z Vol. 1) – 27 aprile 2015
- Isole del Terrore – 13 maggio 2015
- Evento Z (Saga Z Vol. 2) – 7 luglio 2015
- Valli del Terrore – 15 luglio 2015
- La Finale – 8 settembre 2015
- Gladiatori contro Kaiju – 24 settembre 2015
- Ragnocosa – 13 ottobre 2015
- Grexit Apocalypse – 26 novembre 2015
- Sibir – la Trilogia – 13 dicembre 2015
In pratica ho pubblicato un ebook al mese.
Non male (me lo dico da solo).
Ma, dati alla mano, ne è valsa la pena?
Dunque, vediamo un po’: i tre ebook più venduti in assoluto sono stati i due zombeschi (Zona Z ed Evento Z), e il trittico di racconti horror/rurali Valli del Terrore.
Se volete i numeri: i due libri di Saga Z hanno venduto circa trecentocinquanta copie l’uno (Zona Z in realtà si avvicina alle trecentonovanta), mentre Valli del Terrore sta sulle trecento.
Seguono più o meno a ruota Isole del Terrore e – ipotizzando un trend in prospettiva – Grexit Apocalypse (che è di recente uscita).
Su alcune di queste pubblicazioni ho investito delle discrete somme di denaro, per l’editing professionale, la promozione e la grafica. Solo in un caso si è trattato di un investimento a perdere, perché l’ebook ha venduto pochino (no, non vi dico di quale si tratta 😀 ). Negli altri casi i soldi spesi hanno garantito la pubblicazioni di ebook professionali al 100% e di qualità “tecnica” ineccepibile (che poi le storie piacciano o meno è soggettivo).
Comunque sia, mi sono divertito a scrivere ciascuno di questi racconti e romanzi, anche se in più di un caso si è trattato di faticacce improbe. Per esempio d’estate, quando scrivevo di zombie mentre la pianura padana bruciava sotto una media di 39° con un tasso di umidità dell’80%. O recentemente, quando ho completato Sibir – la Trilogia mentre avevo un mio caro in ospedale.
E, qualora aveste ancora qualche dubbio: sì, questo è un lavoro.
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Numeri invidiabili.
Complimenti.
E sì, è un lavoro – quando ci permettono di farlo.
Lavoro e passione possono andare a braccetto.
Ma non lo impareranno mai…
Uno al mese! Creatività e saper farla fruttare. Non dev’essere per niente facile, non so come fai. Anch’io ti faccio i complimenti 😉
Non è facile, ma con l’allenamento ora viene tutto abbastanza spontaneo.
Vero è che ho raggiunto questi ritmi in circa 7/8 anni 😉
Sono numeri ottimi, nella realtà italiana. Piuttosto simili a quelli che faccio io coi miei giochi “medi” ( a parte un paio di titoli che fanno da traino) solo che io vendo a un prezzo molto più alto, e non ho spese per la grafica, quindi riesco a camparci.
Ma considerando il limite linguistico (scrivi in una lingua di un paese che legge poco), hai raggiunto numeri eccezionali.
Grazie.
Il dilemma è uno soltanto e lo si evince anche dal tuo commento: avrò raggiunto i limiti della “vendibilità” al pubblico italiano interessato a questo genere di storie?
Secondo me no, non ancora, ma devo trovare un modo per amplificare il mio segnale.
Bravo! Hai una volontà invidiabile! Mi riprometto di di essere più produttiva il prossimo anno!
Dunque l’argomento Zombie è ben lungi dall’essere… morto!
Molto, molto lontano dall’essere molto.
Gli zombie vendono sempre bene 😉
Hai dato i numeri! Complimenti.
Alex, conosco le tue regole di vita narrativa e non mi permetto di discuterle, anzi. Però secondo me dovresti provare la pubblicazione tradizionale con un romanzo. Molto meno sbattimento, zero spese, molta più distribuzione. E con il blog e i social che hai…
Insomma, cedi al lato oscuro. “Il Lato Oscuro della Forza è la via per acquistare molte capacità, da alcuni ritenute ingiustamente non naturali”. 😉
A livello di royalties, le mie esperienze con l’editoria tradizionale si dimostrano assai poco vantaggiose.
E comunque non vedo editori italiani interessati al genere di storie che scrivo…
Ottimi numeri nella nostra (purtroppo) piccola realtà, i miei complimenti. E tenere un ritmo del genere da solo, con anche le attività che costruisci tutto intorno alla scrittura, è davvero un risultato invidiabile. Non che avessi dubbi, ma vederlo scritto nero su bianco è una notevole conferma.
Ne sarà valsa la pena da un punto di vista economico? Quello lo sai tu, e sei l’unico che può decidere SE il risultato economico ti importa più o meno del risultato di gradimento/diffusione.
Di sicuro stai facendo un ottimo lavoro!
Diciamo che sono rientrato nelle spese e in qualche occasione ho guadagnato abbastanza soldi per pagarmi un paio di weekend fuori casa, o il meccanico, o una rata dell’assicurazione dell’auto.
Non è male, ma ovviamente io vorrei arrivare a fare di tutto ciò IL mio lavoro, ed è un obiettivo ancora remoto.
Ma ci si prova 🙂
Grazie dei complimenti!
non credo tu abbia raggiunto TUTTO il bacino di utenza potenziale dell’italiano. Magari come prossimo investimento potresti provare a far tradurre da un madrelingua uno di quelli che sono andati meglio, e vedere come va con l’inglese. Poi visto che sono tutti abbastanza brevi, una antologia in cartaceo la potresti fare a costo quasi zero (se te lo impagini da solo e riusi una delle cover che hai già).
Tanti complimenti Alessandro! Un elenco di titoli che ti fa onore. E il tuo impegno per garantire che siano ottimi è un’altra ciliegina.
Ottimo! Finire l’anno in bellezza! XD
Complimenti, Alessandro!