Happy B-Day Doom!

Doom

Vent’anni fa, proprio in questo periodo, veniva commercializzato uno dei videogame più noti, giocati, copiati e chiacchierati di sempre: Doom, della ID Software.
Per essere precisi il lancio sul mercato venne effettuato alla mezzanotte del 10 dicembre.
Io anticipo i festeggiamenti di qualche giorno, anche perché il venerdì sera mi sembra il momento perfetto per una celebrazione di questo genere.
Doom è stato il gioco che ho usato e apprezzato di più. Nella sua rozza semplicità, nella sua grafica che ora ci appare primitiva e rudimentale, Doom sapeva coinvolgere e fare paura. Paura vera, altro che film horror.
Il livello di immedesimazione era tale che ci si ritrovava a imprecare e a dimenarsi, nel tentativo di sfuggire alle legioni infernali che hanno preso possesso degli insediamenti coloniali su Phobos e Deimos, i satelliti di Marte.

Mostri grotteschi e spaventosi, ambienti che mischiavano suggestioni BDSM a dungeon di ispirazione dantesca, ibridi tra alieni e demoni, spesso quasi invincibili e ossessivi nella loro insistenza a volerci fare la pelle.
Adrenalico, ricco di novità che a quel tempo apparivano strabilianti, Doom ha dato il via a una generazione nuova di videogame. Non a caso ancora oggi vengono scritti saggi sulla “Doom generation”.

Citato in film, fumetti, libri, canzoni, la creatura nata dal team John Romero – Tom Hall ha avuto un impatto così massiccio sulla cultura popolare che non tento nemmeno di farvi un elenco, visto che nelle mie intenzioni questo vuole essere un semplice post di buon compleanno. Se volete saperne di più, visitate la pagina italiana di Wikipedia dedica a Doom, che è completa ed esauriente.
Taccio per decenza riguardo al film del 2005 che si ispira a questo fenomeno ludico, senza però rispettarne né la trama né le atmosfere (né altro, per dirla tutta).
Più interessanti sono i romanzi, pubblicati per l’Italia da Multiplayer.it (ottima casa editrice nostrana, una delle poche):

Il boardgame di Doom (espansione).
Il boardgame di Doom (espansione).

I quattro romanzi, scritti da Dafy ab Hugh e Brad Linaweaver, non sono niente di trascendentale, ma divertono il giusto. Se vi capita di recuperarli nell’usato a pochi euro, fateci un pensiero. Oramai sono usciti da qualche anno, perciò dovreste trovarli facilmente a prezzo scontato.

La cosa bella è che qualche anno fa ho scritto anch’io una fanfiction ispirata a Doom. Un racconto di non-ricordo-bene-quante-parole, che ahimé non riesco più a trovare né sul mio portatile né sulle varie chiavette USB.
Ma l’operazione di archeologia informatica continua.
Se dovessi recuperarlo, mi piacerebbe editarlo e regalarvelo proprio in occasione del 10 dicembre, data ufficiale del ventennale di questa leggenda ludica.
Sarà dura, ma io cerco ancora…

NB: Indovinate da dove nasce il nome di questo blog, Plutonia Experiment.

cover_doom2

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(Alessandro Girola. – Follow me on Twitter)

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7 commenti

  1. ore e ore di sano terrore! con tanto di giramenti di testa semi epilettici per la grafica grossolanamente pixellosa! 😀

  2. Quante partite a questo e ai suoi seguiti (solo il terzo non l’ho mai finito ma proprio non mi piaceva).
    Io mi ispirati a Doom per il libro game Obscura Genesi, con tanto di armi, potenziamenti, alieni mostruosi 😀

  3. Un sacco di partite in rete su token ring con i miei ex-colleghi nelle pause e nel dopo-lavoro… con gli editor di mappe poi il divertimento era infinito… bei tempi !!!

  4. Il titolo nasce da un WAD di Doom II coi livelli ultradifficili. Gli autori non li ricordo e andarli a cercare è sleale, però ^^

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