Anno 2011
Ideato da Edward Kitsis, Adam Horowitz
Episodio pilota – 45 minuti circa
Alla disperata ricerca di un serial in grado di catturarmi, cosa che recentemente è accaduta solo con The Games of Thrones, sono incappato quasi per caso in Once upon a time.
Premessa: io adoro le favole, specialmente nelle loro derive più dark e gotiche. La Disney ha pensato bene di rendere tutte le vecchie fiabe rassicuranti e infantili, ma in realtà le loro versioni scritte grondano di sangue, mostri e personaggi lugubri.
Con Once upon a time (C’era un volta, nella versione italiana) non siamo esattamente da quelle parti, ma il lato gotico/misterioso c’è e probabilmente verrà sempre più a galla nel corso della prima stagione.
Storybrooke, cittadina del Maine (Stato che, a quanto pare, ha irresistibili atmosfere horror). A dire del piccolo Henry, figlio adottivo della sindachessa, Regina Mills, tutti gli abitanti del paese sono in realtà abitanti del mondo delle fiabe, colpiti trent’anni fa dalla maledizione della Regina Cattiva e trasportati nel “posto più brutto dell’universo” (il nostro mondo) con identità diverse e senza alcuna memoria del passato.
Henry vuole sciogliere la maledizione, ma per farlo ha bisogno della sua madre naturale, Emma Swan, che nella sua vita precedente altri non era che la figlia di Biancaneve e del Principe Azzurro.
Nel pilot – Mai più un lieto fine – ci viene presentato questo scenario, alternando i flashback di quando la Regina Cattiva ha lanciato la maledizione sul Regno delle Fiabe alla vita dei personaggi fatati nella nostra realtà, dove la memoria dell’esistenza passata è cancellata. Il Grillo Parlante, per esempio, è il terapista di Henry, il Cacciatore della Regina è lo sceriffo Graham, l’enigmatico gnomo Tremotino è mr.Gold, l’uomo più ricco e avido di Storybrooke (etc etc).
Once upon a time promette molto bene. L’incrocio di personaggi provenienti da fiabe diverse (Pinocchio, Biancaneve, Rumpelstiltskin, Cappuccetto Rosso, Cenerentola, La Bella e la Bestia, Hansel e Gretel) è di grandissimo fascino. Le loro controparti moderne sono piuttosto riuscite e i flashback di quando vivevano nel Regno delle Fiabe ci regalano scorci di dark fantasy molto ben realizzati.
Tra i tanti attori protagonisti di Once upon a time spicca Robert Carlyle nei panni di Tremotino, personaggio ambiguo e di grande potere. Ottima la scelta di Lana Parrilla per interpretare la Regina Cattiva/Regina Mills. Probabile che diventerà presto una delle mie fisse in tema di bellezze femminili. Ginnifer Goodiwin (Biancaneve/Mary Margaret Blanchard) è da rivedere con più attenzione, ma ha delle carte da giocare. Molto buona anche Jennifer Morrison nei panni di Emma Swan, colei che dovrà liberare Storybrooke dalla maledizione
In Italia il pilot è stato proposto da Fox, mentre in madrepatria il serial sta già riscuotendo un ottimo successo di pubblico. Datemi il tempo di guardare qualche altra puntata (sono reperibili sottotitolate, in streaming) e saprò dirvi se la prima, ottima impressione verrà confermata.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Mi aveva incuriosito…..gli darò un’occhiata!
Potrebbe piacerti 😉
l’avevo adocchiato anch’io, ma poi lasciato da parte dopo le recenti delusioni….
Pero’ se scrivi cosi’ una chance gliela do’ volentieri;)
Sì, sì, una chance la merita. Conta che anch’io vengo da enormi delusioni nel campo dei serial…
Ottima serie, anche il seguito non fa che confermare la prima impressione (a mio parere).
Quest’anno sarà il trionfo dell’argomento fiabesco in televisione e al cinema! Sempre in ambito serie televisive sconsiglio invece Grimm… pessimo!
Nel mentre ho visto gli episodi due e tre, e devo dire che ne sono sempre più affascinato 🙂
I Grimm li stavo vedendo anche io, ma dopo qualche puntata si sono rivelati deludenti.
Di quest Once upon a time non avevo sentito, ma da quello che tratta e da come lo descrivi, di certo non me lo perderò ;).
Ottimo, salto del tutto I Grimm e proseguo con Once upon a time, che non mi sta affatto deludendo 🙂
E’ arrivato Bauer Troll Hunter!
Spettacolo!!!
Ti suggerisco anche “Grimm” lo trovi in streaming sottotitolato, la prima puntata va sopportata, ma poi si riprende.
Concordo su tutto, soprattutto sulle presenze femminili piuttosto marcate e sempre con dei vestiti troppo stretti e troppo corti. Sarà che le povere streghe non avevano tutti ‘sti soldi per farsi gli abiti? 😉