Top 5: Cinque Vigilantes

 

La nascita di questa top 5 è semplice e spontanea: da settimane scrivo storie di supereroi (1) e da qualche giorno “indosso” l’avatar di Rorschach su Facebook. Quindi eccovi qui cinque vigilantes molto fighi che fanno parte del mio background culturale. Sì, perché oggi sprechiamo paroloni a casaccio.
Che poi i vigilantes, detti anche giustizieri, di solito non sono mai eroi e nemmeno hanno nemmeno dei veri e propri poteri. Solo molta determinazione, parecchia resistenza e un obiettivo ben preciso in testa: dare del filo da torcere al crimine. Le ragioni possono essere personali o di ordine etico. Spesso distorcono o reinterpretano il senso di giustizia, non fidandosi della Legge degli uomini.
Insomma, dei gran fighi che però nella vita reale farebbero parecchio paura.
Ecco, una cosa che noto da sempre è proprio questa: nella vita reale di vigilantes ce ne sono pochissimi, forse nessuno. Il che dà da pensare, non credete?

5. Batman

 

Vero nome: Bruce Wayne
Universo: DC Comics
Prima apparizione: 1939
Città: Gotham City

Lo metto al quinto posto, ma in realtà Batman è il prototipo del giustiziere moderno. Bruce diventa il Cavaliere Oscuro per vendetta, ma presto abbraccia quella che è una vera e proprio missione: difendere Gotham City dalla criminalità e dalla corruzione. Per farlo non esita a mettere in campo le risorse economiche di famiglia e ad agire a margine della Legge.
Sulla sua strada trova mafiosi, ladri, assassini, ma anche supercriminali, tra cui vale la pena ricordare il Joker, l’Enigmista e Due Facce.
Il motivo scatenante della trasformazione di Bruce nell’uomo pipistrello è stato l’assassinio dei genitori da parte di un rapinatore sbandato, Joe Chill, all’uscita del cinema.
Batman è un’icona. Che altro aggiungere?

4. Rorschach

Vero nome: Walter Kovacs
Universo: DC Comics
Prima apparizione: 1986
Città: New York

Forse il personaggio più singolare e discusso di Watchmen (capolavoro a fumetti, usiamo questa parola, una volta tanto), Rorschach è una sorta di giustiziere dalla psicologia deviata. Sociopatico, violento, sessuofobo, con problemi psichici sempre pronti ad affiorare alla minima provocazione.
Del resto la vita di Walter Kovacs è stata tutto fuorché facile: figlio di una prostituta che lo picchiava, in seguito affidato a un istituto, nell’anonimato e nel grigiore dei bassifondi. La scelta di diventare un giustiziere è la sua forma particolare di riscatto davanti all’inedia e al menefreghismo della gente. Sta di fatto che con una personalità così segnata e complessa si avvicina spesso allo status di violento psicotico, più che a quello di paladino dei più deboli.
Il bello è che, sul finale dell’epopea degli Watchmen, Kovacs si rivela (a suo modo) come il più puro tra i presunti eroi della graphic novel…

3. Interceptor

Vero nome: Max Rockatansky
Universo: Interceptor/Mad Max
Prima apparizione: 1979
Città: Le Terre Perdute (Australia)

Interpretato da un giovane e indimenticabile Mel Gibson pre-alcol e pre-delirio religioso, Max è un giustiziere apocalittico, che nell’arco di tre film passa dal combattere in un mondo in pieno tracollo (a causa di un’inarrestabile crisi economica ed energetica… paura eh?) al sopravvivere senza una meta precisa nel mondo postnucleare delle Terre Perdute.
Max è un ex poliziotto dell’unità stradale Main Force Patrol. Inizialmente di carattere razionale e tranquillo, viene segnato indelebilmente dalla morte della moglie Jessie e del figlio, per mano di alcuni criminali motorizzati, guidati dal folle Nightrider. Ottenuta la sua vendetta Max diventa un vagabondo solitario nelle terre devastate dall’ultima folle guerra del nostro pianeta. Senza più ideale, amici o legami, troverà comunque le motivazioni per combattere e per sacrificarsi.

2. Il Punitore

Vero nome: Frank Castle
Universo: Marvel Comics
Prima apparizione: 1974
Città: New York

Il Batman della Marvel, molto meno nobile, molto meno fascinoso, infinitamente più spietato.
Frank (Francis Castiglione), veterano dei corpi speciali in Vietnam, reduce da un’esperienza, quella bellica, che l’ha segnato a fondo, riesce a costruirsi comunque una vita e una famiglia. Il suo sogno di normalità viene però distrutto in un giorno qualunque, quando i suoi cari si trovano coinvolti erroneamente in un attentato mafioso a Central Park. La famiglia di Frank viene spazzata via, muoiono tutti. Visto che la giustizia sembra incapace di punire i colpevoli Frank diventa un giustiziere dalla sete di vendetta insaziabile.
Per anni perseguita ogni criminale, mafioso, spacciatore di New York City, massacrando senza alcuna pietà anche i più insignificanti galoppini che gli capitano a tiro. Instancabile, insensibile, spietato: il Punitore è una macchina di morte pura e semplice. Tanto che in alcune delle saghe più recenti gli autori ventilano perfino l’idea che a Frank piaccia il gesto di uccidere in sé, retaggio degli orrori subiti in guerra.

1. Travis Bickle

Vero nome: Travis Bickle
Universo: Taxi Driver
Prima apparizione: 1976
Città: New York

Stiamo parlando di uno dei miei personaggi cinematografici preferiti, quindi sarò di parte. Travis Bickle, altro reduce dal Vietnam, proprio come il Punitore, è un ventiseienne solitario, sbandato, asociale, con scarsa dimestichezza col sesso e con le donne. Lavora come tassista di notte in una New York lurida e viziosa. Soffre d’insonnia cronica e condivide i suoi pochi momenti di interelazione sociale con dei colleghi gretti e avidi che non riescono minimamente a comprenderlo.
La parabola discendente di Travis trova il motivo scatenante nel tentativo di redimere una prostituta minorenne. Missione che lo porterà ad affrontare i suoi papponi e a diventare una sorta di eroe del tutto involontario di un’America, quella degli anni ’70, persa tra contraddizioni e poche speranze per il futuro.
Altro capolavoro. Ed è la seconda volta che uso questa parola nell’articolo. Mai a sproposito.

19 commenti

  1. Mi piacciono i giustizieri perché hanno qualcosa di politicamente scorretto che, in Italia oggi, si farebbe quasi fatica a rappresentare nel cinema. Uno dei film che ha trattato seriamente questo tema è stato “La polizia ringrazia” che Steno (il papà dei Vanzina) ha girato nel 1972 ed è considerato il capostipite dei poliziotteschi. Di questa lista il mio preferito è – sicuramente -Travis Bickle (magistralmente doppiato da Ferruccio Amendola).

    1. Hai ragione: i poliziotteschi italiani degli anni ’70 e primi ’80 erano senz’altro molto diretti nel presentare al pubblico dei giustizieri spietati e determinati.
      Roba da farci un articolo, prima o poi!

  2. I miei preferiti sono Rorschach e Castle, perché alla sete di giustizia si unisce un certo grado di follia e anche un sadismo abbastanza spiccato. Perché non hanno un briciolo di pietà. Sono figli di puttana veri e senza compromessi. Molto poco fighi o affascinanti, ma seriamente disperati.
    Li amo molto

    1. Alla fin fine sono anche i miei preferiti. Castle, nelle ultime versioni marvelliane, è poi un vero e proprio psicopatico senza più nulla di umano.
      Sarebbe inquietante avere qualcuno del genere anche nella realtà. Non so, i giustizieri affascinano e spaventano, soprattutto perché la loro esistenza è una lapide sul corretto funzionamento della Giustizia dell’uomo.

  3. A dire il vero, una versione italiana del Giustiziere c’è stata, e non è un poliziottesco. Si tratta de “Il giocattolo” di Giuliano Montaldo, con Nino Manfredi.
    Dopo aver ricevuto una pistola in regalo da un amico poliziotto, inizierà ad usarla dopo che quest’ultimo verrà ucciso. Di solito passa a notte fonda in tv.

    1. Mi mancava del tutto, cercherò di recuperarlo.
      Invece ricordo solo ora “Un borghese piccolo piccolo”, con un fantastico Alberto Sordi nei panni di un inaspettato giustiziere. Cult.

      1. Question era un’ottima serie. Consiglio di recuperare i numeri di Green Arrow della Play Press del 1991, dove fu pubblicata una parte. Atmosfere cupissime e disegni adeguati. Per certi versi ha anticipato Sin City secondo me. La Planeta aveva pubblicato un volumetto un paio di anni fa ma coi racconti successivi.

  4. Però Carlo Bronzo oltre che nel titolo potevi inserirlo…nei primi due film aveva un senso, poi ha sbaccellato di brutto. Mi sembra che in uno degli ultimi ammazzi i teppisti con una mitragliatrice pesante…delirio

    1. Potevo inserirlo, è vero. In un certo senso questa categoria (almeno al cinema) l’ha creata lui. Solo che gli ultimi film erano talmente brutti che… no, non voglio ricordarli 😛

  5. Lista di tutto rispetto. Travis Bicle però non è stato l’unico reduce del Nam divenuto giuistiziere creato da una sceneggiatura di Paul Schrader. C’è anche il protagonista del film Rolling Thunder (se non l’hai visto te lo consiglio, è un ottimo revenge movie !)

    1. Ex eroe di guerra, poi spietato esecutore di varie “Black Ops” volute da Nixon. Nella timeline alternativa del fumetto si lascia intuire, pur senza dirlo esplicitamente, che potrebbe essere addirittura l’assassino di Kennedy per conto dei poteri occulti.
      Ed è un eroe nazionale ^^

  6. al pari del punitore, come “Batman della Marvel”, citerei anche Daredevil, forse in generale più un supereroe ma nelle storie di Miller decisamente un giustiziere

  7. Un po’ in ritardo ma…bella classifica giustiziera. Io metto sempre il Wayne internazionale al primo posto, sarà che subisco il fascino del cavaliere oscuro.
    Bickle in questa classifica…gran bel colpo di classe!

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