Premio UNIA

In tanti mi hanno nominato a questo meme, a cui mi è dunque impossibile sottrarmi.
Il tema in questione del resto è di quelli dominanti, qui su Plutonia Experiment: la lettura e – di conseguenza – i libri.
Sette domande, sette risposte.
Dovrei poi assegnare il medesimo premio, nominando altri sette fortunati. Visto però che tutti i blogger che conosco sono già coinvolti nel meme, lascio vuoto il mio elenco. Chiunque sia interessato a partecipare all’UNIA lo prenda e ne faccia uso.
Vi assicuro che, se fatto con lo spirito giusto, può risultare molto divertente.
E ora, in breve, ecco il mio contributo.

Qual è il primo libro che hai letto in assoluto?

Escludendo le fiabe etc etc, direi che il primo libro che ho letto di mia spontanea iniziativa è stato Storie della storia del mondo, che altro non è se non la versione per bambini dell’Iliade, semplificata in prosa, comprensibile per ragazzini con meno di dieci anni. Proprio grazie a questo meme ho scoperto che il libro è tuttora ristampato. E sono passati ben 30 anni da quando mia madre lo comprò per me.
Penso che la mia passione per la letteratura fantastica nasca proprio da qui.

Hai mai fatto un sogno ispirato a un libro che hai letto? Se sì, racconta.

No, non mi è mai capitato. Immagino che i sogni a occhi aperti non contino, vero?
Comunque sia, in realtà una volta ho fatto un sogno vividissimo legato a Dracula (libro che ho letto la prima volta quando avevo dieci anni), ma nel mio caso era ispirato più a film della Hammer che non al romanzo di Stoker. Non a caso sognai di trovare il conte transilvano in casa mia, seduto in cucina nel cuore della notte. Solo che le sue fattezze erano proprio quelle di Christopher Lee.

Qual è la prima cosa che ti colpisce in un libro? La copertina, la trama o il titolo?

Indubbiamente la trama. Pur non essendo immune agli acquisti compulsivi, di solito faccio molta ricerca prima di acquistare un libro. Quindi trama, ma anche recensioni online etc etc.
Il titolo non conta molto, la copertina indubbiamente ha un suo peso specifico, anche se non determinante nella scelta.

Ti è mai capitato di piangere per la morte di un personaggio?

No, direi di no. Posso provare emozioni forti, ma non al punto di piangere per la morte di un personaggio di un romanzo.

Qual è il tuo genere preferito?

Tutto ciò che qui da noi viene considerato “letteratura del fantastico” o, se volete dirla all’inglese, speculative fiction. Sicuramente ho una grande, preponderante predilizione per tutti quei romanzi e racconti che contemplano elementi di fantasia: fantascienza, horror, ghost story, fantasy etc etc.

Hai mai incontrato uno scrittore?

Parecchi. Una considerazione che posso fare, così, senza filosofeggiare troppo, è la seguente: in media uno scrittore mi dà l’idea di essere una persona mentalmente più giovane rispetto alla sua età anagrafica. C’è quasi sempre quel fattore di leggerezza, quel camminare un po’ con la testa tra le nuvole, che li rende inguaribili, bizzosi, intriganti bambinoni. Nel bene e nel male. Anche se, come in tutte le cose, non si può generalizzare.

Posta un’immagine che rappresenta cosa significa per te le lettura:

Con tutte le interpretazioni che potete/volete dedurre da questo singolo fotogramma.

– – –

(A.G. – Follow me on Twitter)

2 commenti

  1. Ammesso che nelle intenzioni dell’autore l’immagine scelta simboleggia più l’amore per il sapere che non per la lettura (e non è detto che i due vadano di pari passo anche se spesso lo fanno) posso dire: che bella immagine!

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