La cosa bella è che, occupandomi primariamente di narrativa del fantastico, mi capita spesso di imbattermi in nozioni stranissime, in curiosità che forse nella “vita reale” non servono a molto, ma che senz’altro arricchiscono il nostro bagaglio culturale.
O che quantomeno ci regalano qualche aneddoto spettacolare da raccontare a una cena tra amici.
Durante una di queste full immersion di documentazioni stravaganti, ho scoperto l’esistenza della Tetrafobia. Che, detto in termini meno specifici, è la paura (o l’avversione) per il numero 4.
Tale fobia, praticamente sconosciuta da noi, è molto diffusa in Asia Orientale, soprattutto in Cina e Giappone, ma anche in Corea e Taiwan.
Ma perché il numero 4 fa tanta paura agli orientali?
Vi svelo il mistero: in lingua cinese la parola che indica il 4 ha un suono molto simile alla parola morte, soprattutto nel cinese parlato. Parimenti anche in giapponese e in coreano la parola “quattro” ha un suono identico alla parola morte.
Da qui nasce quindi il circolo vizioso della superstizione, che porta buona parte degli abitanti di quei paesi a evitare ogni possibile riferimento al numero 4, soprattutto in occasioni di festività o in luoghi socialmente “delicati”: ospedali, hotel, uffici delle imposte, caserme etc.
In eventi quali matrimoni e feste di laurea non esistono tavoli indicati con numeri composti dal 4. Non troverete quindi nemmeno il tavolo 14, il 24, il 45 etc. Di solito vengono sostituiti in modo pratico: 3A, 13A, 23A etc etc.
Idem per molti indirizzi civici, che adottano la stessa tecnica furbetta per non dover trascrivere il temutissimo numero jettatorio.

Non pensate che si tratti di tradizioni pensate solo per le vecchie generazioni.
Ci sono edifici nuovissimi, come per esempio alcuni grattacieli quali il Vision City e il The Arch (entrambi di Hong Kong) che saltano tutti i piani dal 40 al 49: subito sopra il piano 39/F c’è il 50/F.
Idem per le tipiche aiuole di bonsai diffuse in Cina, dove è impossibile trovare disposizioni di quattro alberelli piantati in un singolo vaso.
Perfino in Corea, dove di solito la gente si ritiene più pragmatica, la maledizione del 4 non viene trascurata. Esistono pochissime abitazioni indicate con un numero civico contenente il temuto 4, perché tale scelta ne abbassa perfino il valore di mercato. Negli alberghi il quarto piano è indicato come “Piano F” (F, iniziale di Four). Non esistono poi caccia da guerra con assegnazione numerica basata sul 4.
Singolare è anche il caso di alcune aziende giapponesi, che saltano tutta la serie n° 4 dei loro prodotti. Vi cito a mo’ di esempio il caso delle macchine fotografiche Olympus, di cui non esiste nessun modello E-4. Dal modello E-3 si passa direttamente all’E-5, con buona pace dei razionalisti e degli scettici.
In Italia ovviamente non c’è nulla di tutto ciò. Il 4 viene associato alla “bara vuota” in alcune tradizioni, ma senza attribuire a questa lettura un significato negativo. Anzi, la bara vuota indica l’enigmatico “mistero del tutto e del niente”, non certo la morte.
E voi? Avete qualche fobia “numerica”? Il 17, il 13, o magari il 90? Magari anche a semplice livello di scaramanzia, chissà.
Io, per esempio, col 17 non ho un rapporto granché buono.
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bello. non lo sapevo e mi piace saperlo 🙂
nella mia vita 7, 13 e 17 sono numeri ricorrenti ma generalmente legati a fatti positivi. piuttosto temo di più il lunedì: ma questo deriva solo dal mestiere che faccio, perché è più probabile trovare rogne accumulatesi nel week-end…
i numeri non sono cattivi. è che li calcolano così 🙂
Il 7 ricorre anche nella mia vita. Anche il 26, che stranamente è il giorno del mio compleanno, del mio onomastico, e del compleanno di mia madre.
Non che porti fortuna: ricorre e basta 😛
C’è n’è uno al mese… facile che ricorra
Tutti i numeri *almeno* fino a 28 ricorrono una volta al mese. Al limite sarebbe interessante sapere se c’è un motivo, anche fisiologico magari, per cui il nostro cervello è più disposto a ricordare il 7 invece che il 14, ad esempio.
Secondo un consulente che teneva un corso di formazione aziendale che ho seguito, il cervello umano ha serie difficoltà a mantenere a fuoco più di otto differenti argomenti/soggetti in contemporanea… che il sette ci faccia sentire più a nostro agio?
Più o meno la sapevo anche io… Però spiega male il 13, o il 17… Per il 13 potrebbe essere che è 12+1. 12 va bene, è facilmente divisibile in diversi modi, anche gli apostoli erano 12… 13 è uno di troppo.
Ma 17? E perché tendono a essere dispari, e anche primi?
Cercherò su Wikipedia 🙂
Vero il cervello ricorda meglio a 7 a 7.
Il 12 e il 7 son legati alle conoscenze astrologiche di sumeri, egiziani e greci
Ops, volevo dire astronomiche, anche se, ai tempi, le cose quasi coincidevano
Gli asiatici non amano il numero 4.
Ma invece adorano il numero 8.
La cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Pechino fu prevista per le ore 8.08 del giorno 8.8. 2008.
Nel corso di una trattativa commerciale a Taiwan, mi è capitato di chiudere l’accordo definendo un prezzo che finiva con due 8…
La superstizione funziona in tutti e due i sensi
Ma dai! Questa faccenda del numero 8 non la sapevo. Affascinante…
Questa la conoscevo anch’io..penso che l’8 significhi soldi e abbondanza. Poco tempo fa ho letto di un italiano che ha creato un sito d’aste per mettere in contatto cinesi e italiani per vendere attivita’, beni eccetera. E anche lui riportava l’esempio del “4” come ostacolo culturale.
17 scritto XVII alias VIXI troppo banale?
mi pare che in alcuni alberghi italiani la stanza 13 non esista per lo stesso motivo.
Probabile, almeno nei vecchi alberghi. Non so se in quelli nuovi (e nelle catene internazionali) cambia qualcosa.
Su nessun aereo, di qualsiasi nazionalità, esiste la fila 13.
Questa è un’impronta americana
Da noi il 13, in alcune regioni, è addirittura benaugurante.
La triscaidecafobia è tipicamente anglosassone.
“Venerdì 13” tipicamente.
Da queste parti è sfigato il venerdì 17, invece
La numerologia è piena di curiosità come questa. Non sapevo al storia del 4, ma non mi stupisce più di tanto.
Anzi, mi piacerebbe sapere da dove è nata, anche se alla fin fine sarebbe solo riduttivo.
Basta poco a rendere un numero “sfortunato” e appiccicargli questa etichetta sopra. Io non ho numeri specifici, anche se devo ammettere che ho sempre avuto un buon rapporto con il 7.
Senza motivi particolari, così, a pelle. 😉
La ragione è quella citata da Alessandro: Il suono del 4 è praticamente uguale a “morte”
Ok, quello lo avevo letto, ma non credo che basti questo a motivare una repulsione tale verso un numero. 😉
E’ ciò che mi dicevano i miei colleghi in Asia.
Aggiungici una superstizione patologica e hai il quadro completo
Vedo che il 7 riscuote molti consensi (a partire da me). E in numerologia, se non erro, ha un significato positivo.
Sulle “fisse” per i numeri c’è anche questo film di Jim Carrey: http://it.wikipedia.org/wiki/Number_23
Gli appassionati di anime e manga sono pregati di dare un’occhiata ai vecchi episodi (o fumetti) di Lamù/Uruseiyatsura, e verificare il numero sulla maglietta di Ataru Moroboshi nel primo e nell’ultimo episodio (ed in un sacco di altre occasioni).
😉
4
Manco a farlo apposta, allo studio (architettura) stiamo facendo un lavoro riguardante dei box commerciali da fittare a dei cinesi e il committente ci ha obbligato a numerare i box con lettere e numeri, tipo BOX A1 per indicare il primo box del padiglione A, invitandoci a non far comparire mai il numero 4 perché gli era stato imposto dagli stessi cinesi. Proprio ieri si parlava del perché di tale stranezza e, guarda un po’, proprio oggi compare questo articolo. Lunedì allo studio farò la parte del saccente 😉
Buono a sapersi
Questa poi! Incredibile… Non mi pare una coincidenza semplice in cui imbattersi, eh! 😀
Non lo sapevo, molto interessante! 😀 Non ho antipatie o fobie ma ogni tanto mi ci fisso; per esempio sia il mio nome che il mio cognome sono composti da otto lettere, quindi quattro volte quattro, e a me il quattro è sempre stato simpatico, richiama la forma quadrata e le direzioni principali, quindi lo collego alla stabilità e alla logica.
In realtà io non ho assolutamente nulla di stabile e logico, ma diciamo che proprio per questo è un gioco di compensazioni. XD
Ahahahahah, ecco, così va meglio XD
Anche il mio nome e cognome sono composti da otto lettere ciascuno.
Io ci ho soltanto visto sempre una certa simmetria, nient’altro. 😀
l’autore di uno dei blog che seguo al contrario adora il 4
http://www.steamfantasy.it/blog/2013/04/04/il-quattro-quattro-alle-quattro-e-quarantaquattro/
Pietà…
ahahah 44 gatti… o erano conigli?
Francamente non sento fobie o cattivi coi numeri (nonostante sia letteralmente handicappato in matematica!) ho però una fissazione per l’8 che ricorre spessissimo nella mia vita.
Ecco bravo: anch’io odio la matematica in senso generale 🙂
Lascia stare, alle superiori in cinque anni quattro volte rimandato a settembre per matematica…
Persino la Samsung ha avuto molte remore a far uscire il Galaxy S4 con quel nome
Questa mi mancava…
Parlando di sport il 4 lo considero da sempre un brutto numero perche’ e’ il primo fuori dal podio.
Medaglia di legno.
Conosco la leggenda del numero quattro, che in giapponese di pronuncia “shi”, esattamente come la parola morte. Ne avevo accennato molto tempo fa in mio mio post, anche se lì in realtà parlavo di un’altra leggenda. Confermo che è vera anche la faccenda del numero “saltato” negli ascensori: sono stato in Giappone due anni fa e l’ho visto con i miei occhi!
Grazie della conferma! 🙂