Dicono che gli artisti, così come gli “artigiani dell’arte” (definizione che trovo più appropriata per quel che riguarda la mia scrittura), sono egoisti solitari, snob e egocentrici.
In molti casi è vero. Si tratta pur sempre, piaccia o meno, di persone con una certa dose di esibizionismo nell’animo. Viceversa, perché dovrebbero condividere i loro racconti, le loro canzoni, le loro foto (etc) con un pubblico fatto al 99% di sconosciuti?
Certo, c’è quella faccenda dei soldi, ma ne abbiamo già parlato 🙂
Comunque, tornando in topic, l’unico guru che io riconosco come tale, Seth Godin, la pensa diversamente. Secondo lui l’artista più sereno e di successo è quello che segue sei semplici regolette, alcune delle quali decisamente altruiste.
Volete sapere quali sono?
Sei buone abitudini per gli artisti
- Trovare un momento per restare da soli e tranquilli.
- Imparare qualcosa di nuovo che non abbia alcun apparente vantaggio pratico.
- Chiedere feedback disinteressati, ignorando ciò che viene dalla massa.
- Dedicare del tempo a incoraggiare altri artisti.
- Insegnare con l’intento di cambiare le cose.
- Offrire qualcosa che sia stato “creato”.
Questo elenco è tratto da Quel pollo di Icaro: Come volare in alto senza bruciarsi le ali (di Seth Godin, Sperling & Kupfer editore). Un libro che vi consiglio senza riserve, visto che offre riflessioni interessanti, senza lo scopo di voler indottrinare il prossimo con regole furbette.
E voi? Quante di queste buone abitudini seguite? Quante ne ignorate e ritenete opportuno continuare a ignorare?
Per quel che mi riguarda devo dire di aver fatto tutto ciò che suggerisce Godin, anche se forse solo per una mera questione statistica: bazzicando il settore da molto tempo, ho inconsapevolmente imparato a come muovermi in modo giusto.
Quindi forse sono solo un Icaro più fortunato 😉
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La prima è la più scontata, in apparenza, e anche la più importante in assoluto, credo. la seconda è quasi altrettanto importante, non tanto per gli “artisti”, ma, almeno dovrebbe esserlo, per tutti.
Certo che Artista è un temine molto impegnativo, che può definire un insieme di soggetti molto vario…
La seconda, la quinta e la sesta mi mancano (a volte non ho voglia nemmeno di imparare le cose che mi servono, dipende da quanto ho dormito; raramente posso insegnare qualcosa – ma se una cosa la so, di certo non trattengo informazioni, tempo permettendo; infine, dato che ancora non mi è capitato di completare qualcosa di davvero valido – sono molto esigente, con me stesso – non sono ancora nella posizione di poter offrire qualcosa che ho creato io).
Mi sa che è di nuovo ora di migliorare 😛