Avengers Infinity War: epico e corale

infinity war

Questo blog non si occupa più di recensioni in senso stretto, perciò credo di potervi dare un mio parere sul nuovo film nato dagli studi Marvel senza inciampare nei tanti odiati spoiler.
Perché se esiste un film che può essere rovinato dagli spoiler è proprio Infinity War.
Ma facciamo qualche passo indietro.
Sono sempre stato un grande fan del Marvel Cinematic Universe (MCU), fin da quando questo immenso progetto cinematografico era embrionale, i personaggi pochi e non iconici come lo sono ora. Ho amato la fase 1 con tutto me stesso.
La fase 2 mi ha destato qualche perplessità. Gli ultimi film mi hanno entusiasmato poco e alcuni li ho pure saltati. C’è stato dunque un parziale disinnamoramento da parte del sottoscritto, complice anche i serial Marvel prodotti da Netflix che, in tutte le loro seconde stagioni (e nella prima di Iron Fist) si sono rivelati molto deludenti.
Quindi ho approcciato Infinity War con disincanto, sperando di divertirmi e poco più.
Invece ho visto un filmone.

Innanzitutto entra finalmente in gioco IL cattivo dell’universo Marvel, il più pericoloso e celebrato di sempre, insieme a Galactus. Parlo ovviamente di Thanos, l’Eterno (nel film definito semplicemente Titano) dotato di incredibili poteri e alla ricerca delle Gemme dell’Infinito, artefatti di incredibile potere, capaci di renderlo l’essere vivente più potente dell’universo.
Universo che Thanos vuole ripulire del 50% della sua popolazione, alla ricerca di un folle equilibrio cosmico che consenta ai superstiti di ottimizzare le risorse, di crescere ed evolversi.

Thanos è finalmente un villain del MCU che funziona egregiamente.
È fortissimo, tanto da poter testa a molti eroi (Avengers e non solo) senza rischiare la vita, ma è anche dotato di un carattere sfaccettato, di un brandello di sentimento e di una motivazione esistenziale sorretta da una volontà ferrea. Motivazione che a qualcuno potrebbe apparire come il classico “cattivo che vuole distruggere il mondo”, ma che nella mentalità aliena di Thanos ha perfino un senso.

guanto dell'infinito

Poi ci sono loro, gli eroi.
Convergono in Infinity War dai vari film singoli a loro dedicati. Abbiamo i primi vendicatori (Cap America, Iron Man, Hulk, Vedova Nera, Thor), quelli di seconda generazione (Scarlet Witch, Visione, Falcon, War Machine) e quelli di terza (Spider Man, più i “membri onorari” come Doctor Strange, Soldato d’Inverno, Black Panther etc, che non sono Avengers ma agiscono come se lo fossero).
A loro si uniscono i Guardiani della Galassia – con un Rocket Raccoon che sta una spanna sopra tutti – e una serie di comprimari, ciascuno dotato del suo momento di gloria e di visibilità.

Tutti questi numerosissimi personaggi arrivano a Infinity War cresciuti, cambiati, maturati, combattuti. Questo è il risultato del lungo progetto MCU che, bisogna ammetterlo, ha costruito un vero e proprio universo cinematografico coeso, corale, pensato sul lunghissimo periodo.
Può non piacere – molti singoli film non sono davvero niente di che – ma il risultato ultimo, questo Infinity War diviso in due parti, è davvero notevole e spettacolare.

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Ridotto alla giusta misura l’umorismo – i fumetti Marvel hanno sempre avuto sfumature di humor, ma non sono ovviamente dei fumetti comici – implementata l’atmosfera epica, si giunge a un equilibrio narrativo che ho trovato davvero ben dosato.
L’intreccio delle molte sottotrame è gestito con capacità e bravura. Ogni eroe, così come ogni comprimario ha il suo spazio, il suo ruolo, in molti casi molto drammatico.
Sì, perché in Infinity War si muore: gli eroi muoiono, i cattivi muoiono, gli Dei muoiono.
Quindi scordatevi i toni scanzonati del primo Avengers e la demenzialità dell’ultimo Thor, e preparatevi a qualcosa di nuovo e di – limitatamente alle emozioni legate a un prodotto d’intrattenimento – sconvolgente.

Se volete che vi citi i miei tre “top player” di questo film, vi accontento: Iron Man, Rocket Raccoon e Spiderman. Poi c’è anche il miglior Thor visto finora sul grande schermo, ma questa è una faccenda a parte.

Per è dunque è un sì.
Assolutamente sì.

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Articolo di Alex Girola: https://twitter.com/AlexGirola
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2 commenti

  1. Thor che è finalmente Thor… peccato duri cosi poco e non lascia il giusto tempo ad alcune scene che sono davvero super tipo:

    la scena in cui recupera lo storm breaker

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