Alla luce di quanto sta emergendo dalle indagini (non solo mie, sia chiaro) sulle truffe nel mercato degli ebook, viene messo in dubbio il dogma sovrano di tutti i creatori di contenuti: “i contenuti sono i sovrani”. Ma se truffare porta guadagni dieci volte più elevati, perché dovrebbe aver ancora senso lavorare inseguendo la qualità e l’eterogenea fantasia delle storie proposte?
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“i contenuti sono i sovrani”
Perché non è così?
Come lettore mi puoi fregare-illudere una volta, forse due, ma alla terza si deve essere masochisti per prendere un libro reale/virtuale dello stesso autore, poi sì può essere che sul breve i furbi si avvantaggiano, ma sul lungo termine non credo al più avvelenano i pozzi e rendono la vita difficile a tutti gli altri.