X-Statix
di Peter Milligan e Mike Allred
Panini Comics
144 pagine a colori, 13 euro
Sinossi
Peter Milligan e Mike Allred spiazzano lettori vecchi e nuovi con il rilancio di X-Force. Non si tratta dei soliti supereroi: ai membri della squadra interessano la popolarità, il denaro, il successo, dare sfogo alle perversioni… La serie che ha spinto la Marvel ad abbandonare il Comics Code Authority avvicinando i supereroi a temi mai affrontati prima. Un vero e proprio cult! X-Statix Collection riproporrà in sette volumi tutte le storie, sia quelle già apparse su X-Men Deluxe, sia quelle inedite in Italia. (da: Panini Comics)
Commento
Eccoci qui di nuovo a parlare di supereroi e di casa Marvel. Siamo però dalle parti della nuova, moderna interpretazione degli eroi in costume. X-Force è stata forse una delle prime saghe (minori, poco conosciute fuori dall’ambito dei lettori incalliti) a proporre il concetto di Super a metà tra luci e ombre, spesso più interessati a tutelare il loro status di celebrità e di testimonial che non a compiere qualcosa di eroico.
Tra l’altro il team X-Force presentato in questo volume non è quello originale, bensì una seconda formazione, ribattezzata in seguito X-Statix per ragioni di marketing (ma sempre all’interno delle autonomie del marvelverso, non nella realtà).
I membri di questa squadra sono mutanti, come gli X-Men, ma non hanno un grammo della loro umiltà. Gestiti da un manager senza ritegno, gli X-Statix lavorano per soldi e per notorietà, passando con gran facilità da missioni all’estero per assassinare qualche signore della guerra a operazioni salvataggio di cantanti famosi sequestrati da ricattatori.

Peter Milligan e Mike Allred sono bravi ad allestire un’atmosfera dissacrante, con tanto di dialoghi senza censure. Il tutto va a comporre una sarcastica presa in giro del mondo dello show-business e dei meccanismi che lo regolano.
I due autori non si pongono limiti nel rendere umani e mortali i supereroi che compongo X-Statix. Per farlo non c’è nulla di meglio se non ucciderne alcuni durante le missione e trattare gli altri come star più o meno viziate.
A differenza degli altri sottogruppi che compongo l’universo degli X-Men, i membri di X-Statix sono ben felici di essere mutanti. Sono anche pieni di sé, boriosi, ambiziosi. Non è facile inquadrarli. Più che cattivi esempi sono giovani che si sono trovati fin troppo presto al centro dell’attezione, distorcendo il loro carattere come solo lo show-business (appunto) sa fare.
Volume autoconclusivo consigliatissimo se cercate un’interpretazione moderna e irriverente dei supereroi.
– – –
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L’intervista di Nicola Parisi a Mike Allred

Grazie per il link. 😉
Dovere!
Li ho sempre visti in giro, immagini di copertina qua e la per gli albi a fumetti, ma non ho mi ero mai informato di cosa si trattasse con precisione, e non immaginavo questo xD
Belli, ma lo stile di disegno non mi è mai piaciuto D:
Stile di disegno molto strano, capisco che può non piacere.
Non è tra i miei preferiti.
Pià che strano, lo stile di disegno è tutto un omaggio a Kirby. Cioè, sembrano davvero disegni di Kirby. 😉
Niente male come lettura, comunque! 😀
Questo è quel fumetto in cui avrebbe dovuto comparire anche la Principessa Diana come membro del team…
Milligan & Allred sono deviati.
Ma bravi.
Esatto, è proprio questo 😉
Idea balzana, ma geniale.
Ottimo fumetto uno dei migliori nati nel periodo Jemas della casa delle idee.
mah!, forse lo stile ispirato/omaggio a Kirby è voluto proprio per un rimando agli anni “psichedelici”..quando appunto Lee & Kirby creavano ..negli albi forse non si respirava molto, ma intorno c’era molto da respirare..e sniffare…peace and love.
Eh sì! Era un periodo in cui “nevicava” parecchio, mi sa 😀
Ci ho messo un po’ per interiorizzarli, ma alla fine mi ci sono decisamente appassionato, ho ancora gran parte della serie (mi son perso gli ultimi, so che è stato pubblicato di recente un volume- raccolta, devo procurarmelo).
Mi erano tornati in mente già leggendo il tuo due minuti a mezzanotte, che secondo me ha qualcosa di X-Statix nel DNA, pur essendo un opera supereroistica di stampo più classico e meno dissacrante: nel descrivere l’immagine pubblica dei supereroi nel mondo moderno, in cui Libby è testimonial di profumi e articoli sportivi e American Dream è l’idolo delle teen ager, sembra che qualche influenza dal lavoro di Alllred ci sia stata.