I terribili maiali neri di Londra

Black Swine 2

Esiste una particolare, affascinante categoria di leggende metropolitane che coinvolge il sottosuolo delle città. Essa riguarda tutti quegli avvistamenti di creature insolite o mostruose fatte nelle fogne di metropoli grandi o piccole. Si va dai celeberrimi alligatori nei sotterranei di New York ai rettiliani che abiterebbero nei livelli bassi di molte città, da San Francisco a Milano (ebbene sì!).
In passato abbiamo anche parlato dei ragni giganti delle fogne di Tokyo e del Popolo Lucertola che vive (vivrebbe) nelle profondità di Los Angeles.
Oggi ci occupiamo di un’altra urban legend di questo tipo, meno nota ma ancora più “horror”.
Avete mai sentito parlare dei maiali neri che nel 1800 invasero le fogne di Londra, utilizzandole come passaggi per portare delle feroci sortite in superficie?

Tutto ebbe inizio nel 1800. Pare che una grossa scrofa nera gravida e senza padrone, trovò rifugio nelle fogne dalle parti di Hampstead.
Laggiù si nutrì di ogni genere di porcheria e di rifiuti che i cittadini di Londra, ai tempi alquanto zozza, scaricavano ai margini della strada, affinché finissero negli scoli fognari. Grazie a una concentrazione di botteghe di macelleria nel quartiere, la scrofa riceveva anche frattaglie, ossa e altri scarti di carne. Il tutto servì a farla crescere in peso e a farle gestire la gravidanza.

Suino Nero

La scrofa partorì e allevò i suoi cuccioli laggiù. Questi a sua volta si riprodussero, dando alla luce altri figli. Presto il flusso di rifiuti divenne insufficiente a nutrire tutta la comunità di maiali neri. I suini si spinsero quindi in superficie, spinti dalla fame e abituati a nutrirsi di carne. Attaccarono diversi passanti ad Hampstead, tanto che alcuni di loro (si dice) furono trascinati nei condotti fognari per essere utilizzati come riserve di cibo.

Negli anni gli avvistamenti dei terribili suini neri si moltiplicarono. Probabilmente fu frutto della psicosi di massa che alimenta le leggende metropolitane, anche se non è certo impossibile la reale esistenza di un primo episodio riguardante dei maiali riparati nelle fogne.

Ancora nel 1859, quasi sessant’anni dopo i primi avvistamenti, il Daily Telegraph dedicò un editoriale al caso dei maiali neri. In quell’articolo si legge di una “razza di mostruosi suini neri”, che la gente avvistava non solo più a Hampstead bensì anche dalle parti di Hyde Park e a Grosvenor Square. Il giornalista responsabile del pezzo tendeva a farsi beffe della credulità del popolino, ma non escludeva del tutto una verità alla base di questi presunti avvistamenti delle orride bestie “i cui grugniti intollerabili turbano le notti di non pochi londinesi“.

Fogne di Londra

Tuttavia i “maiali demoniaci” sono figure in qualche modo ricorrenti nel folklore britannico. Vale la pena per esempio ricordare il “cinghiale nero fantasma” che faceva la sua comparsa, minacciosa e infernale, nel sagrato della chiesa di Newbury, nel Berkshire.

Oramai il Maiale Nero è una figura che entra di diritto in tutti i libri e gli articoli che elencano gli elementi del folklore urbano londinese, al pari del più famoso vampiro di Highgate, a Sweeney Todd e al grottesco Re Ratto.
Ma, non so a voi, l’idea di trovarmi aggredito da un branco di maiali carnivori, luridi del viscidume delle fogne, mi spaventa più del morso di un vampiro…

Black Swine

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Alex Girola – follow me on Twitter

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18 commenti

  1. Questi maiali sono venuti prima della leggenda urbana americana del coccodrillo albino nelle fogne?
    A ogni modo, la cosa buffa di questa storia è che, in parte, è credibile ^ ^
    Non ha elementi troppo strani, a parte quando si tirano dietro le vittime per sgranocchiarle con calma a casa…

  2. Il sottosuolo stimola angosce ancestrali, è il luogo del buio e del nascosto. Da quel che sento ogni metropoli ha le sue leggende metropolitane legate alle gallerie e agli anfratti che si sviluppano sotto ai quartieri, come uno specchio oscuro della città luminosa (ma di fatto non meno pericolosa) sovrastante. Non per nulla ho ambientato buona parte dei mio “Il Mediatore” nella Napoli sotterranea, vera città sotto la città. Ma devo ammettere che dei maiali neri londinesi non ne sapevo ancora nulla.

  3. Certo, le fogne, le cantine, sotterranei in generale, sono luoghi ideali per far nascere leggende spaventose. E giustamente questi luoghi vengono sfruttati. I maiali poi, sono animali molto particolari e sanno essere anche molto aggressivi, quasi come i cinghiali. Primo premio per lo sfruttamento delle fogne in letteratura: It.

  4. Questa leggenda è molto affascinante ed anche spaventosa. I maiali anche se non sembra sono animali comunque molto aggressivi. Sono davvero interessanti questi post sulle leggende metropolitane. Li leggo sempre molto volentieri. 🙂
    P.S. Nelle fogne vivevano anche le Ninja Turtles… la mia generazione non ha paura del sottosuolo! 😀 😀

  5. In effetti i vari suini semiselvatici sono molto presenti nelle leggende di regioni celtiche; credo fosse in Inghilterra un simbolo di alcune tribù perchè dove avvistano il cinghiale mitologico non avvistano l’aquila o il cane, il cavallo nero o la giumenta nera, e spesso nel medioevo erano fusi col diavolo. Che poi si tende molto a sottovalutarli come animali; possono essere pericolosi davvero, oltre che un evergreen per far sparire le prove (mi ricordo un film su Hannibal Lecter ed un episodio di Criminal Minds a tema maialini).

    1. Dovrò rispolverare le vecchie storie sui cinghiali mannari… che (dicono alcuni) ispirarono Tolkien per la realizzazione “estetica” degli orchetti.

      1. Davvero? Pensavo fosse una trovata da illustratori e film, che carineria! Io avevo inserito un cinghiale mannaro in una mia storia, ma perchè li trovo simpatici ma mi fanno una paura assurda, sentirli grugnire imbizzarriti nella boscaglia attorno a casa è un’eaperienza che non auguro a nessuno y.y

  6. Io da piccolo sono stato realmente inseguito da un maiale incazzato che era fuggito da una porcilaia. E non la ricordo come un’esperienza piacevole. Ero letteralmente terrorizzato all’idea che quel bestione mi puiombasse addosso con tutta la sua stazza e magari mi rifilasse anche un bel morso. Avevo cinque o sei anni, ma credo che se mi avessero cronometrato avrei demolito il record di Bolt.

    1. Deve essere stata un’esperienza allucinante.
      Io ho “solo” incontrato un cinghiale che, seppur abbastanza tranquillo, incuteva un certo atavico timore.

    2. I maiali non sono per niente animali teneri e amichevoli, almeno finché non li fanno ingrassare fino allo sproposito. Dev’essere stata davvero una brutta esperienza.

      1. Sarà che ero piccolo e magari la vedo più grande di come è stata in realtà, ma me la sono fatta davvero sotto. Saranno pure grassi ma quando corrono filano come treni. E mi ha pure seguito per un bel pezzo. Sono entrato urlando e senza fiato in casa di mia nonna convinto che avrebbe buttato giù la porta. Per fortuna invece che ha cambiato direzione. Altro che Cujo! 🙂

  7. Conoscevo questa leggenda perché Neil Gaiman l’ha citata (e non dico altro perché sarebbe spoiler) nel suo “Nessun dove”, un gran bel libro su una Londra altra 😀

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