Neonomicon (di Alan Moore)

Neonomicon
di Alan Moore, A nthony Johnston, Jacen Burrows
Bao Publishing
160 pagine a colori, 17 euro

L’FBI indaga su una strana e sfuggevole setta che pare prendere spunto dai racconti di H.P. Lovecraft, dandone però un’interpretazione ben più carnale e trasgressiva, tra pornografia borderline e spaccio di bizzarre droghe.
Il primo agente incaricato del caso impazzisce all’improvviso, trasformandosi in un assassino con manie razziste. I suoi colleghi, dirottati dalle indagini verso la moderna Salem, si troveranno a che fare con qualcosa che trascende il reale. Proprio come nei racconti di Lovecraft.

Questo bel romanzo a fumetti prende spunto da un’idea in realtà non nuovissima.
Già Robert Bloch con Strange Eons (da noi tradotto col titolo improbabile di L’ira di Cthulhu) aveva scritto un romanzo in cui ipotizzava che le storie di HPL fossero resoconti di fatti reali mascherati da fiction. I protagonisti di Strange Eons scoprono man mano la verità, purtroppo sulla loro pelle.
La differenza tra Bloch e Alan Moore sta nella potenza del messaggio. Là dove il primo gioca la carta del terrore classico – mostri primordiali e alieni che vivono all’ombra della civiltà umana – Moore dà un’interpretazione molto più trasgressiva e violenta di questa ipotesi letteraria.
In Neonomicon le illazioni sugli allusivi messaggi sessuali presenti nella produzione del Solitario di Providence vengono prese a piene mani e trasformate in una storia “sporca”, diretta, violenta e psicologicamente pesante da reggere.

Moore lascia perdere i richiami più visionari della sua produzione e si lancia in una trama diretta, meno cervellotica del previsto e che ha il suo punto di forza nel ribaltamento del linguaggio lovecraftiano. O almeno di quello che molti classificano come tale.
Là dove HP scriveva in uno stile complesso, criptico e – appunto – allusivo, Neonomicon mostra tutto ciò che deve mostrare, senza compromessi o mezze misure. Si va dai rapporti sessuali che coinvolgono il mostruoso “figlio di Dagon”, ai rituali porno-razzisti di una setta di adoratori degli Antichi. Moore non ci risparmia nulla. Le allusioni lasciano dunque spazio al sangue, alla carne, ai mostruosi scambi di fluidi corporei tra umani e creature stellari.
I fans dei Miti di Cthulhu potrebbero rimanere scioccati, forse offesi. Oppure potrebbero prendere la palla al balzo per rileggere il loro autore preferito con occhi diversi.

Anche se la graphic novel sfiora più volte la pornografia, si caratterizza comunque per essere una lettura “colta” e ricca di citazioni per intenditori. Io ho individuato riferimenti a Borges, a Wilhelm Reich (padre della fantomatica energia orgonica), al già citato Robert Bloch, ma sicuramente ce ne sono molti altri, tra cui quelli a saggi che mettono in relazione certe pratiche feticiste con l’horror e perfino col cyberpunk.

Una lettura mai banale, di certo non di solo intrattenimento, per appassionati.
Il volume proposto da Bao Publishing è elegante, cartonato, un vero e proprio romanzo illustrato. Diciassette euro non sono pochi, ma Neonomicon li vale.

24 commenti

  1. E la lista di cose da comprare e leggere si allunga a dismisura 😀
    Leggerti è come passeggiare per il paese dei balocchi. Questo del buon Moore ancora mi manca, ma provvederò!

  2. E’ nella mia wishlist da un bel pezzo, prima o poi devo provvedere!
    Ah, “L’ira di Cthulhu” ce l’ho da qualche parte, e deve essere qualche edizione introvabile. Probabilmente vale anche qualcosa. Fthagn!

  3. Altra segnalazione molto interessante.
    Le farneticazioni lovecraftiane di Moore sono sempre gustose.
    L’ho aggiunto alla (sempre più lunga) lista dei desiderata.

  4. Per me è uno dei migliori apocrifi Lovecraftiani degli ultimi anni e uno dei pochi horror che riesce ad essere realmente sgradevole e shockante.Tutta la parte dei rituali dei cultisti ti lascia adosso un senso di disgusto..
    Due miei conoscenti Lovecraftiani duri e puri si sono molto offesi leggendolo.per via della scelta di esplicitare tutto.

    1. Ti dirò: se avessi letto qualcosa del genere vent’anni fa anch’io mi sarei offeso. Per fortuna ho imparato ad apprezzare altri aspetti del sognatore di Providence. Ma in un certo senso non mi va di dare addosso a chi odia Neonomicon.

      Detto ciò… i cultisti fanno davvero, davvero paura.

  5. È uscito l’anno scorso un graphic novel illustrato da Igort sulle avventure di Christopher Marlow, di Chandler. Ecizioni Coconino. È molto bello, ve lo cosiglio a meno che non lo conosciate già, va da se – costa un pò di soldi…

  6. Visto l’altro giorno in fumetteria, dopo averne letto la segnalazione su un altro blog, qualche tempo fa. Lo voglio! *_*
    Ero lì lì per comprarlo… poi i 17 euro hanno avuto la meglio, e sono rimasti nel mio portafogli. Ma presto lo avrò… Ah, se lo avrò…
    Mwahahahahah!

    😀

  7. Prima parte geniale, seconda parte da buttare: volgare, superficiale e del tutto aliena da una visione profonda di Lovecraft. Il finale è quanto di peggio potesse esserci. Grande delusione. Samuel M

  8. Ma chissà perchè me lo sentivo che lo avresti recensito in questo periodo! Un opera interessante e cattiva, molto ma molto cattiva. Forse si avverte particolarmente la frustrazione di Moore in questo periodo…
    Sfogliato in fumetteria, non ancora sè comprarlo o no, forse lo prenderò in futuro giusto per completare la mia collezione. 🙂

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