Questo post me lo ha ispirato l’amico Germano recensendo un film semi-sconosciuto, La Macchina Nera.
Tra un commento e l’altro è saltato fuori che entrambi ci siamo visti questo interessante b-movie nel bel mezzo di un pomeriggio afoso, a metà degli anni ’80.
Stiamo parlando di un film horror senza troppi significati reconditi: un’automobile demoniaca investe la gente e l’ammazza. Niente mezze misure, né concessioni alla commedia o al dramma famigliare in stile hollywoodiano. Ma senz’altro avrete notato il nocciolo della questione, ossia l’orario di programmazione della pellicola in questione: pieno pomeriggio. Vi dirò di più: per quel che mi è dato ricordare, La Macchina Nera venne trasmesso da una delle reti Rai.
Si vede che è passata un’intera generazione, eh?
Sento ancora il caldo di quell’estate.
Solo che allora il caldo non lo odiavo come adesso. In fondo coincideva ai mesi in cui eravamo a casa da scuola; giornate in cui ogni pomeriggio diventata una lunga avventura di quattro o cinque ore, tra escursioni nei boschetti (che sembravano jungle birmane), i primi videogiochi col Commodore 64, l’appuntamento con la merenda davanti alla TV. I canali regionali trasmettevano Ken il Guerriero verso le 16, ma con un po’ di fortuna non era difficile beccare qualche film horror in pieno pomeriggio. Con buona pace dei moralisti e del Moige.
I ricordi si accavallano, e questo vuole proprio essere un post sui ricordi.
Non m’interessa fare particolari paralleli tra i modelli che ci imponeva allora, e che oggi verrebbero giudicati sbagliatissimi (preferendo forse uno strupro subliminale come Uomini e Donne a un horror pomeridiano).
Ogni tanto ci rifletto e mi viene naturale considerare come queste piccole ma non insignificanti cose siano cambiate nel giro di 25-30 anni, che non sono poi nemmeno tanti.
Mi ricordo anche altre estati trascorse in montagna insieme ai nonni, con Rai Uno che alle 14.00 trasmetteva i film della Hammer, intervallati magari da qualche peplum. Gli stessi film della Hammer erano anche rintracciabili con una certa facilità in prima serata, magari su qualche emittente locale.

Le stesse emittenti locali – Odeon TV, Rete 55, Italia 7 etc etc – che pochi anni dopo furono le vere pioniere del cinema di genere “moderno” in Italia. Ho perso il conto di quante volte passarono Zombi di Romero alle 20.30, tanto per dirne una. Chiudendo gli occhi riesco in realtà a visualizzare un’infinità di titoli di cui noi, la generazione cresciuta negli ’80, ci siamo cibati. Da Mad Max ai Critters, dagli z-movie come I guerrieri del Bronx a I predatori dell’anno Omega. Da Dark Star a Kaan principe guerriero.
C’era poi un telefilm che ai tempi mi sembrava bellissimo, e che ora mi farebbe soltanto ridere, Storie di Maghi e Guerrieri (Wizards and Warriors). Facendo una non semplice ricerca su Google scopro ora che FantasyMagazine gli ha dedicato un corposo speciale, e che la serie venne tagliata a causa degli ascolti bassi (ora come ora, con la giusta dose di estetica, credo che riscuoterebbe un successone). A ogni modo ne vedete un’immagine a inizio articolo: il cattivo Dirk Blackpool affronta il buono, Erik Greystone. Uno scontro che non vide mai un vinto e un vincitore.
Altrettanto trash (ma negli anni ’80 sembrava geniale) era Capitan Power e i combattenti del futuro (Captain Power and the Soldiers of the Future), una trashata di produzione canadese ambientata in un futuro post-apocalittico in cui le macchine hanno preso il potere, annichilendo il genere umano. Il capitano Jonathan Power e i suoi commando costituiscono la Resistenza.
La particolarità era però una specie di interattività del telefilm, visto che lo spettatore, comprando l’apposita “pistola laser”, poteva in qualche modo partecipare ad alcuni scontri che costituivano il fulcro di ogni singola puntata. Pensate che di questo serial esiste oggi un sito ricchissimo di informazioni, immagini e altro.
Questo per tacere degli eventi televisivi più classici, che un po’ tutti ricordiamo: da Goldrake e Jeeg alle prime serate di Italia 1, con Terminator, Runaway, Il mio nome è Remo Williams.
Ma questa, in fondo, è già un’altra storia, e per oggi ho già fatto un’overdose di nostalgia.

Storie di Maghi e di Guerrieri era il top del fantasy per me a quei tempi. Mi ero sempre chiesto se avesse avuto una conclusione e mi hai risposto tu. E Capitan Power? Funzionavano davvero le armi interattive? Bei tempi quelli di Odeon Tv
Davvero…
Io lo guardavo Capitan Power… era fatto davvero in maniera indecente, ma mi divertiva. Certo… non ho mai pensato di comprare la pistola interattiva. Ancora oggi mi chiedo se (e come) funzionasse. ^^
Sì, era davvero obrobrioso ^^
Comunque il pistolone di Capitan Power funzionava come un telecomando 😉
Io mi ricordo di aver addirittura beccato, in uno di quei pomeriggi estivi, su una rete privata, i film di Fulci. Ed è così che l’ho conosciuto.
Che poi l’ estate era davvero eterna quando eravamo piccoli. e si facevano scorpacciate di film e telefilm improbabili.
Ma quanto mi piacciono i post sul viale dei ricordi 😀
Fulci al pomeriggio… Detta oggi sembra fantascienza pura, invece accadeva davvero!
Bellissimo post nostalgico, per una serie di titoli che ancora ricordo bene, compresi i cartoni di Dungeons&Dragons e film in b/n, trasmessi al pomeriggio, come King Kong, La iena, L’uomo lupo e tanti altri che ormai non vengono trasmessi da nessuno.
Tantissimi titoli mai più trasmessi, in compenso ci ripropongono i film di Steven Seagal almeno dieci volte all’anno. Fai te…
Ho un sacco di ricordi televisivi legati al boom delle tv private…da Antropophagus di Joe D’Amato trasmesso dopo pranzo su TRS (un’emittente della bassa) e visto con mia madre che a un certo punto mi ha piantato un cuscino in faccia, al ciclo “Il giallo del martedì” di Antenna Nord (poi diventata Italia 1) trasmesso alle 20.30 subito dopo Lupin III (durante il quale appariva una scritta lampeggiante in sovrimpressione che avvisava del film e che sarebbe stato “per soli adulti”, frase che mi ha sempre traumatizzato), a quello dei film horror in prima serata sulla RAI (da Dr. Cyclops al Dr. Phibes e Oscar Insanguinato con Vincent Price al Mulino delle donne di pietra, e la sigletta del ciclo era “My Sharona” dei Knack). Per non parlare di tutti i programmi di spogliarello (tipo “Rosso di sera” su Telereporter, per il quale cercavo di accendere l’unica tv di casa alle 23.30 senza che questa facesse casino e mi beccassero i miei), poi i pornazzi di Telealtomilanese (mai riuscito a vederli) e quelli di Telereporter che causarono un blitz dei carabinieri dopo le denunce di qualche bigotta. Stavamo meglio quando stavamo peggio. Almeno per certe cose…
Sì, non li ho citati tutti, ma ricordo benissimo il Dr.Phibes in prima serata e anche gli horror-trash degli anni ’80 trasmessi poco dopo l’ora di cena O_O
I pornazzi non li ho mai presi, però ricordo la “pubblicità” dei pornazzi, regolarmente in onda da mezzanotte all’alba su tantissime emittenti!
Capitan Power!!! Era un flash allucinante. Ero piccolo quando lo trasmettevano, ma mi piaceva un sacco.
Ho ancora alcuni pupazzetti conservati (che sono pure abbastanza minuscoli, più o meno delle dimensioni dei GI JOE)!
So che non lo continuarono perchè “l’interattività” e l’utilizzo degli effetti speciali provocava in alcuni bambini improvvisi attacchi epilettici.
Comunque è vero, le emittenti locali erano, sotto certi aspetti, avanti anni luce per ciò che concerne la programmazione di film, programmi, telefilm e cartoni “di genere”. Altro che digitale terrestre…
Il digitale terrestre è – salvo lodevoli eccezioni – il ripetersi di programmi e telefilm quasi tutti uguali, visti mille volte. Quello a pagamento non è poi tanto meglio, tranne forse Sky.
Ma del resto siamo arrivati a un’uniformità tanto sbrilluccicante quanto noiosa.
Rimpiango i vecchi, sgangherati (ma in alcuni casi geniali) prodotti artigianali della vecchia TV.
Anch’io avevo la action figure (altrimenti detta pupazzetto, o “omino”) di Capitan Power: proprio quella del capitano!
Capitan Power era veramente tragico – ma lo aveva scritto quello stesso J. Michael Straczynski che qualche anno dopo avrebbe fatto Babylon 5.
Quando si dice la gavetta.
Wizards & Warriros cavalcava la prima ondata di D&D in America (prima che cominciassero a girare storie di suicidi e satanismo fra giocatori) ed ha per me un significato speciale – non sono infatti MAI riuscito a vederne un episodio dall’inizio alla fine. Li ho sempre beccati cominciati.
Strano, eh?
Sulla presenza di film esecrabili sulle reti RAI, io credo che chiunque amasse il genere sia stato epurato in maniera staliniana negli anni ’90.
Resta un pugno di guastatori, che a tradimento passa cose invise al MOIGE – come The Final Programme o DEBS – a metà pomeriggio del sabato.
E il MOIGE non se ne è mai accorto.
Ma dai? Non sapevo della firma prestigiosa di Capitan Power (veramente orrido, sì).
Wizards & Warriors era poverissimo a livello di scenografia. Pare che molte scene fossero riciclate dal montaggio di Excalibur.
Però i due cattivi avevano qualcosa di interessante: erano più simpatici dei buoni!
Sulla Rai, mah… dire che ha subito un rigurgito bigotto è dire poco.
Guardare indietro come stai facendo tu può avere anche dei risvolti interessanti. Con l’avvento del digitale terrestre e la necessità vitale di smarcarsi dallo strapotere dei canali principali a qualche imprenditore intelligente potrebbe anche venire l’idea di comprarsi (a basso costo immagino) i diritti per ritrasmettere qualche serie televisiva di quegli anni o fare un ciclo di film di buon livello. Io guardo molto poco la TV ma segnalo che su RAI4 (non a caso diretta da Carlo Freccero) qualche cosa di interessante compare. A Romero hanno dedicato uno speciale 2-3 serate fa con annesso film in prima serata.
mah, alla fine abbiamo miliardi di canali tra free e pay ma la scelta è rimasta quasi sempre la stessa…pure horrorchannel è una sòla colossale. Da nessuna parte trasmettono film vecchi (tranne i classiconi di Billy Wilder o Hitchcock che sta dando IRIS)…che so, i film della Hammer o i classici horror della Universal. Probabilmente interessano meno dell’ennesima replica di CSI che ormai a momenti danno pure su RAI Gulp…
Iris e Rai 4 si salvano – ogni tanto e senza esagerare.
L’impressione, soprattutto per Rai4, è che qualcuno là dentro sia tentato a osare di più, non potendo però farlo.
Intanto continuo a rimpiangere le scalcagnate emittenti locale degli anni ’80 e ’90.
C’è un canale nuovo che dedica molto spazio ai film, e spesso trasmette delle chicche di serie B-Z (tipo Carnosaur). Qui c’è il palinsesto mensile (danno pure un film di vampiri…finlandese!):
http://www.espansionetv.it/index.php?option=com_content&task=view&id=198&Itemid=111
Essendo dell’87 io tutto questo ben di dio me lo sono perso o meglio ho fatto in tempo a vederne la fine e a rimanerne ispirato.Perchè guardacaso pure io guardavo Capitan Power e mi piaceva un casino,poi c’era un telefilm intitolato Cacciatore d’Ombre che parlava di due indagatori del paranormale che investigavano su casi che alla fine avevano sempre spiegazioni razionalo.E poi tonnellate di anime,telefilm giapponesi,i film dell’orrore visti di nascosto da mia madre.Cosi sono cresciuto e ne vado fiero:-)
Non sei il solo!
E, per essere così giovane (rispetto a noi) ne sai parecchie 😉
Che flashone, addirittura le pistole interattive ti sei ricordato! Pistola che ho sempre vagheggiato, ma che non ho mai avuto. 😦
I sogni infranti di un’infanzia proibizionista. 😀
Aggiungici quel fantastico b-movie che è Eliminators e il quadro è completo.
Oddio, Eliminators! Cosa mi hai fatto tornare in mente 😀
Per tutti: un mio amico aveva il pistolone di Capitan Power, che ovviamente funzionava tipo una volta ogni dieci. Però ai tempi sembrava una cosa fighissima 🙂
Forse ne avevo già parlato. Per un certo periodo (a memoria poteva essere ’85 / ’86) ricordo che su una rete privata del milanese replicavano ogni pomeriggio alla stessa ora I Predatori di Atlantide, filmone trash-horror dell’epoca. Immancabilmente ogni pomeriggio ero a casa di un mio amico per rivederlo, posizionati dietro al divano e brandendo armi giocattolo 😀 Bei tempi!
Forse lo avevo già segnalato; c’è un ottimo sito italiano di recensioni di b-movie, mi pare sia FilmBrutti.com, si trovano delle chicche 🙂
i Predatori di Atlantide lo adoro…uno degli ultimi fuochi del cinema di genere italiano. C’era dentro pure Michele Soavi…e una fighissima Gioia Scola.
Anch’io adoro I Predatori di Atlantide. Nella sua “ignoranza” è veramente godibile.
Quoto su Gioia Scola 😀
Cioè, Captain Power, mica pizza e fichi!
Da piccolo ero stregato e desideravo quella pistola laser con tutto me stesso, ma alla fine non la ricevetti mai…
Che dire? Un tempo la televisione era diversa, forse più trashosa, questo è indubbio, ma di una qualità e una spontaneità che ora non ritrovo nemmeno a cercarla con la lente…
E poi continuano a chiedermi perché non guardo più la Tv… c’è davvero bisogno di rispondere?
Concordo su tutto, anche se io la Tv continuo a guardarla.
Più come sottofondo, tipo radio, mentre faccio altro.
La TV era molto meno trash di oggi
Pistole interattive? Peccato essere nato anni dopo *O* xD
No, ma fermi tutti, io ero un pischelletto ed ero un grande fan di Capitan Power, ma non sapevo che – almeno a quanto ne dice wikipedia “gli action figure in vendita nei negozi reagivano agli impulsi audio e video trasmessi durante la serie televisiva”!
E io avevo puire la action figure del capitano e di Tank ma non cio ho mai nemmeno provato! Cosa mi sono perso dannazione!!!!
E così dopo Prima di Svanire e sul mio blog, anche su Plutonia si parla dei passatempi della nostra infanzia negli anni ’80! Allora Jung aveva ragione con la storia della sincronicità?
Bei ricordi televisivi (a dire il vero, bei ricordi di quando si era ragazzini e si avevano meno pensieri per la testa).
Capitan Power non l’ho mai visto, però ricordo le pubblicità per comprare la pistola interattiva.
Gli z-movies di cui parli li ricordo benissimo, non me ne sono perso neppure uno. Molto meglio di certa z-tv di oggi targata merdaset (lapsus non del tutto involontario…)