L’occhio per i dettagli

Breve post pomeridiano.
Ho iniziato la prima revisione di Pandemic AD, il crossover tra Survival Blog e Due Minuti a Mezzanotte, di cui vi ho già accennato settimana scorsa. L’idea è di riuscire a pubblicarlo per Halloween, anche se non si tratta di un horror puro, bensì di un’ibridazione vera e propria. Non sono sicuro di farcela, perché l’editing mi porterà via più tempo del solito, dovendo anche ricorrere a un preziosissimo aiuto esterno.
Ancor più di altri miei lavori – trattandosi di un crossover – sto curando i dettagli, la fase di documentazione e i vari easter egg ed inside joke che ho disseminato nel racconto. Come già preventivato si tratterà di particolari che verranno apprezzati soprattutto da chi ha seguito il progetto Survival Blog e 2MM, sia nella sua versione Round Robin che negli spin-off ufficiali.
La mia scelta trasforma automaticamente Pandemic AD in un prodotto che spaventerà i lettori totalmente avulsi da questi due scenari. Che poi è proprio quel che cercavo: una nicchia attenta e ricettiva.
Tuttavia mi sto ponendo una domanda: quanti, anche tra i lettori che hanno seguito entrambe i progetti, sono realmente attenti ai dettagli?

L’interrogativo nasce da domande che ogni tanto mi arrivano via mail e che mi causano degli WTF? grandi come grattacieli.
Tizi che mi chiedono se il mio personaggio tal-dei-tali agisce da solo, quando è da ben tre racconti che spiego il suo essere parte di un’organizzazione segreta (etc etc). E questo è solo un esempio tra i tanti.
Ok, a dirla tutta questi non sono nemmeno dettagli, anzi, fanno parte della struttura dei racconti stessi. Quindi figuriamoci quanto sia grande il rischio che alcune finezze in fase di documentazione e di “citazione” vengano bellamente ignorate.
Il che mi fa pensare sul come certe persone leggono romanzi e racconti.
Si pone spesso una grande attenzione sugli aspetti tecnici – infodump, POV, show don’t tell – perché fa figo parlarne. Nel mentre ho però l’impressione che le storie, che poi sono il succo di un libro, vengano lette distrattamente, quasi come se fossero di contorno alla mera tecnica. Oppure, l’ipotesi numero due, vengono lette velocemente, in modo distratto, saltando dove l’occhio vuole saltare e tralasciando tutto il resto. Il che, lasciatemelo dire, sarebbe un piccolo dramma, un’eventualità peggiore della precedente.
Per fortuna il fenomeno riguarda una percentuale minoritaria di lettori, però desta diverse perplessità. Perché, ovviamente, non riguarda solo me, bensì molti libri/ebook di cui leggo recensioni e commenti in giro per il Web.
Tutto ciò tralasciando il fenomeno (apparentemente) opposto, ossia i cercopitechi che  – per esempio – pubblicano noiosissimi articoli di oltre cinquemila parole per sostenere che un noto e celebratrissimo scrittore di fantascienza è un incompetente perché il suo stile non è conforme ai moderni manuali di scrittura. Questi non devono nemmeno essere considerati lettori, bensì solo disadattati in cerca d’attenzione.

(A.G. – Follow me on Twitter)

17 commenti

  1. A volte capita, per stanchezza o per stati di preoccupazione, di perdere alcuni dettagli durante la lettura. Piccoli particolari magari importanti ma citati una sola volta. Non sempre abbiamo, o almeno io, la necessaria concentrazione per leggere. Certo il problema si pone quando si tralasciano particolari importanti od interi pezzi di trama, di quello è facile accorgersene e tornare qualche pagina indietro a rileggere qualche paragrafo non fa mai male. C’è anche chi non riesce a stare concentrato per la durata di un film.

    1. Bravo, dici bene. Sembra che la capacità di concentrarsi stia venendo meno. Guarda, capita anche a me (ma coi film, non coi libri). Forse è anche perché siamo diventati troppo multitasking. Quando facciamo una cosa ne pensiamo altre tre… sempre col cellulare di fianco e il browser aperto su Facebook o sulla posta elettronica.
      Troppe distrazioni?

  2. Io DEVO tacere.
    Anche se… dico che all’autore fa piacere sapere che il lettore sappia almeno di cosa sta parlando, ovvero che dia prova di aver letto la storia, prima di esprimere un qualunque tipo di giudizio.
    È una questione di rispetto reciproco.

    1. Più che altro – diciamo così – il mio vuole essere un invito a leggere con più calma, senza affannarsi a finire prima degli altri per sparare la prima recensione/commento sul web 😉
      Forse vale la pena spenderci un post, ma un tempo la lettura – parlo assolutamente in generale – mi sembrava un gesto più concentrato…

  3. Un lettore attento è una specie di tesoro, lo dico senza fare sarcasmo. Io stesso sbaglio parecchio ultimamente o comunque fatico di più a tenere presente il quadro generale. L’unica strategia che ho trovato per ovviare a questo inconveniente è rallentare la velocità di lettura.

    1. Vero. Infatti credo anch’io che la strategia vincente sia rallentare la velocità di lettura, oppure dedicarle momenti esclusivi, in cui non ci sono distrazioni di alcun tipo attorno (no letture dall’ufficio, no letture col cellulare sotto il naso etc).

  4. Io confesso che a una prima lettura spesso tralascio qualche dettaglio. Questo solitamente mi capita se quel che leggo è bello. Sono un ”ingordo” e non mi godo il testo. Poi però recupero! 😀 Comunque sia, attendo il racconto 🙂 Magari leggo pure il SB che mi manca… (non picchiarmi!)

  5. Io devo dire che credo di essere un lettore abbastanza attento. Per esempio, mi capita spessissimo di imbattermi in lettori (o anche in persone che giocano alle mie avventure di D&D) che non ricordano i nomi di personaggi, o di luoghi citati in precedenza. Ecco, devo dire che questo non mi succede mai. La storia è in genere la cosa che seguo con più attenzione… Magari capita che mi perda gli inside jokes di certi testi, è vero.. ^_^”’
    Però giuro che sono attento! 😀 E’ il motivo per cui quando nelle mie recensioni segnalo la presenza di refusi, grosse porcherie stilistiche o cose del genere lo faccio perchè sono cose talmente grosse e/o numerose da avermi colpito particolarmente, nonostante la lettura veloce.
    Comunque il crossover (come dicevo anche nell’altro post) mi ispira una cifra… Leggerò appena posso tutto il SB che mi manca (un po’ di racconti, a dir la verità…)

    1. Sì, noto che molti lettori dimenticano del tutto i nomi di personaggi e luoghi un nanosecondo dopo averli letti. Anche nel caso di libri semplici, non necessariamente di George Martin 😉
      Che sia anche colpa della poca abilità di certi scrittori? Non mi tiro indietro da eventuali critiche ^^

  6. Io personalmente quando leggo DIVORO, e mi perdo un sacco di sfumature. Se pero’ sto preparando qualcosa, leggo e rileggo e prendo appunti. Ad esempio, al momento mi sto letteralmente studiando i tuoi racconti su Sibir, per scrivere quel raccontino di cui ti parlavo e in cui voglio evitare gli scivoloni.

    1. Questo è un ottimo modo di procedere. Anzi, è l’unico modo valido di procedere in fase di scrittura, sfruttando scenari e personaggi preesistenti.

  7. Penso che perdersi qualche dettaglio possa capitare, soprattutto a un divoratore di carta stampata (e virtuale 🙂 ) come me: leggo sempre contemporaneamente almeno due libri (uno in bagno e uno altrove XD ), a cui aggiungere svariate serie di fumetti, più film e telefim, senza contare le mille trame che ho in testa io stesso, e capita che quando non prendo in mano una storia per qualche giorno mi scordi qualche pezzo. Quando succede mi girano, ma come mi girano…

  8. Il mondo è bello perché è vario… il web è bello perché in tanti si improvvisano esperti illustrissimi di qualunquecosismo!

    Io sono curioso, ma please… non accelerare i tempi. Se ti servono due giorni in più per sistemarlo, prendili. Non darti scadenze imprescindibili ^_^

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