Lo sapete: ogni tanto mi piace presentarvi questi personaggi affascinanti e improbabili, che possono destare al contempo curiosità e sdegnato scetticismo.
Prendete questi post, come vi ricordo sempre, alla stregua di un almanacco delle curiosità. Liberissimi di rimanere profondamente e totalmente razionali (è un po’ la mia tendenza), oppure di farvi venire la voglia di approfondire l’argomento.
Oggi, in particolare, parliamo di un mistico sloveno, Jakob Lorber, dalla vita piuttosto intensa e ricca d’esperienze.
Nato nel 1800 in un piccolo villaggio della Slovenia, allora dominio dell’Austro-Ungheria, Lorber studiò per diventare insegnante. Aveva anche un grande talento per la musica: studiò violino addirittura con Paganini e riuscì perfino a esibirsi alla Scala di Milano.
A quarant’anni però la sua vita tranquilla da studioso cambiò radicalmente. Jakob iniziò a “sentire le voci”. Voci forte e autorevoli di un’entità invisibile che spesso e volentieri si presentava come Gesù Cristo in persona.
Questa entità invisibile dettò a Lorber una miriade di informazioni che l’insegnante capiva solo in parte. Il suo compito era però di trascriverle. Così fece, seguendo gli ordine delle voci.
In oltre 24 anni riuscì a scrivere una quantità di manoscritti pari a 10.000 pagine stampate. Lorber annotava tutto a mano, su semplici diari, utilizzando pennini e inchiostro.
Il contenuto di tali trascrizioni varia in molti settori, scienze e pensieri filosofici religiosi. Fu proprio la reinterpretazione dei Vangeli, e in particolare del Vangelo di Giovanni, che causò diversi guai all’insegnante. Secondo quanto gli riportavano le voci, Lorber arrivò infatti ad affermare “per bocca di Gesù”, che il mondo materiale era stato creato proprio dal Cristo, in modo da aiutare gli esseri umani a comprendere la sua potenza, che a livello spirituale era invece troppo difficile da comprendere.
Religione a parte, ciò che più colpisce delle rivelazioni di Jakob Lorber sono alcune intuizioni scientifiche che precedono di 50, 100 o più anni la loro effettiva scoperta/realizzazione.
Le voci gli hanno per esempio fatto scrivere di concetti e formule che si rifanno all’ingegneria nucleare, alla trasmissione di informazioni via wireless (ricordo che stiamo parlando del 1840!), ai motori a scoppio, ai robot in forma antropomorfa. Ancor più celebre è un passo dei manoscritti lorberiani che sembra descrivere nientemeno che Internet e il Web. Il brano è questo, sempre narrato con voce messianica:
Quello che viene scritto sarà moltiplicato entro sole poche settimane e giorni, verrà moltiplicato in molte migliaia di copie identiche in quella ottima maniera molto ben conosciuta e disponibile a molte persone a quei tempi, che allora le renderanno accessibili in modo piu comodo a se stessi e a tanti altri non tanto edotti. Allora le persone in quei giorni, quasi tutti quelli in grado di leggere e scrivere, saranno capaci di leggere e comprendere i nuovi libri. Questo nuovo modo di spargere i Miei insegnamenti, direttamente dal cielo, consegnati di nuovo ed incontaminati, renderà possibile il raggiungere le persone di tutta la Terra molto più velocemente ed efficacemente rispetto a quel che è possibile adesso tramite i messaggeri inviati in Mio nome, che pronunciano le Mie parole per bocca.
L’interpretazione è variabile, come sempre avviene per le profezie, ma i rimandi a tecnologie che sarebbero diventate di uso comune solo nel XX secolo sono evidenti.

In altre trascrizioni Lorber fornisce accurate descrizioni degli eoni di tempo trascorsi nella creazione della Terra. Lorber la spiega in modo simile alla moderna teoria dell’Evoluzione, descrivendo tutta la lunghissima strada percorsa fino al punto, diverse migliaia di anni fa, quando Gesù mise Adamo sulla Terra, che a quei tempi conteneva soltanto creature umanoidi che non avevano libero arbitrio, dal momento che semplicemente erano i più intelligenti tra gli animali. Alcuni lettori hanno notato che Lorber scriveva queste cose molti anni prima che Charles Darwin publicasse la sua teoria sull’evoluzione nel 1859.
Lorber non tentò mai di arricchirsi con le sue doti profetiche, anzi, viene descritto come un uomo estremamente semplice, molto socievole, con un istruzione da maestro di paese e da musicista, non certo da geologo, storico, men che meno da fisico o da ingegnere.
Il manoscritto originale di Jakob Lorber si trova presso la Lorber Verlag di Bietigheim (Germania). Si tratta di piccoli quaderni antichi scritti con il pennino e l’inchiostro. Inoltre presso l’Associazione italiana Jakob Lorber con sede in Mirano (Venezia) è disponibile quasi tutta l’Opera in italiano in un CD, contenente i file dei volumi della prima edizione tedesca (anni 1860-70) tradotti dalla lingua austriaca e scrittura tedesca stampata in gotico.
Se siete interessati a leggere le versioni in PDF (in italiano) le trovate gratuitamente qui. Tenente conto che si tratta di materiale che parla attraverso il linguaggio religioso, roba che a molti fa venire attacchi epilettici solo a citarlo. Però, a livello di curiosità, potrebbe essere interessante scaricarli e cercare le tracce di queste presunte “profezie”.
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‘Azz 10mila pagine di roba sentita da ”voci” sono tante. Queste storie si che ti fanno venire i pensieri… O la sapeva più lunga di quanto desse a vedere, o sentiva davvero le voci perchè gli mancava qualche rotella, oppure…. Vabè 🙂 Cercherò qualcosa sul web e magari provo a dare un occhio ai pdf… 😀
Prendiamole così: sono storie molto curiose. Fanno pensare a cose su cui ci soffermiamo sempre meno tempo.
Bello! 🙂 Sempre interessanti queste tipologie di articoli. Pur rimanendo nella mia più totale razionalità, mi piace “giocare” a pensare che queste persone capaci di descrivere il futuro (Da Vinci, Nostradamus…) dal futuro ci provengano proprio. Utilizzando primi prototipi di una imperfetta macchina del tempo che li ha portati in epoche casuali e soprattuto che gli ha lasciato solo sbiaditi ricordi. Questo spiegherebbe perché le loro idee non siano esatte al 100%, ma solo descrizioni che collimano con le realtà attuali.
Come suggerisci tra le righe anche tu, personaggi del genere rappresentano spunti grandiosi a livello creativo 😉
No, ma che spettacolo!
Il fatto che Lorber non abbia lucrato sulle sue voci dà da pensare. Che fosse (in parte) matto o che le sentisse realmente, ce lo fa risultare comunque simpatico.
Bella curiosità! 😀
Infatti: il suo non lucrare sulle sue presunte capacità lo rende un personaggio positivo. Forse folle, ma positivo 🙂
Io personalmente adoro questo tipo di personaggi. E’ un matto? Un visionario? I suoi scritti sono davvero previsioni del futuro? Difficile da dire, ma certi episodi sono davvero inspiegabili. Non conoscevo Lorber, quindi ti ringrazio per l’articolo e vado a spulciare il PDF ^_^
è sempre un piacere 🙂
Alessandro tu li hai già letti? E’ piacevole la lettura o sono mallopponi tremendi? Perché la bibbia ad esempio in varie parti è piacevole da leggere.
Sono pesantucci, eh… Il passaggio che ho riportato in questo post è un esempio pratico dello stile di Lorber.
Secondo me, un pazzo geniale, che ha “immaginato” alcune delle cose che sarebbero state. Che dire, per esempio, della genialità di Philip Dick che ha intuito il genere di società verso la quale ci stavamo avviando?
E che dire di Nikola Tesla? E di Leonardo?
Ok, mi hai regalato l’idea per un articolo 🙂