Kick-Ass 2 (2013): Recensione

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Kick-Ass 2
di Jeff Wadlow
USA/UK 2013

Sinossi

Dave Lizewski (Kick-Ass) e Mindy Macready (Hit Girl) si sono da tempo ritirati dalla loro carriera di real life superheroes, ma molti normali cittadini hanno seguito il loro esempio, vestendo dei variopinti costumi per combattere il crimine, con risultati più o meno apprezzabili.
Tuttavia c’è ancora chi vuole vendicarsi di Kick-Ass: si tratta di Chris D’Amico, alias Red Mist, figlio di un potente boss mafioso a suo tempo ucciso da Dave.
Chris ha ereditato l’impero paterno, ma il suo unico sogno è quello di uccidere Kick-Ass. Per farlo mette in piedi una squadra di supercriminali, che sfiderà il neonato gruppo di eroi mascherati, la Justice Forever, intenzionata a sorvegliare le strade di New York City…

Commento

Il primo Kick-Ass si rivelò un buon film, per quanto molto diverso dal fumetto da cui è tratta, che è ancora più irriverente della sua trasposizione cinematografica.
Questo sequel fonde altri elementi del fumetto e prosegue sulla falsariga della prima pellicola, unendo commedia, azione, e una serie di riflessioni (più o meno volontarie) sul ricchissimo filone del cinema supereroistico, che negli anni ‘2000 ha trovato un vasto e entusiasta pubblico, ingenti investimenti e anche una massiccia ripercussione sul merchandising del mondo reale.

Ecco, partiamo proprio da qui: Kick-Ass 2 è un film sul fenomeno dei “Real life superheroes”. Sì, perché negli Stati Uniti – e in misura assai minore anche altrove – esistono davvero dei tizi che indossano buffi costumi per giocare ai vigilantes di quartiere.
Potere dell’immaginario costruito sui fumetti, che negli USA sostituiscono o quantomeno integrano una mancante mitopeica classica nazionale.
Sicché la domanda che si poneva Dave Lizewski nel primo film è in realtà menzognera. Non è infatti vero che nessuno aveva mai pensato prima di lui di indossare un costume da eroe mascherato. Oltreoceano succede, eccome.

kick ass 2 poster

Posto ciò, Kick-Ass 2 è un film divertente, che alterna momenti da commedia teen a ottime scene d’azione, il tutto condito con una violenza che, per assurdo, manda quasi totalmente nei “veri” film sui supereroi. Per capirci: il sangue scorre a fiotti, così come abbondano gli arti mozzati, i colli spezzati e altre piacevolezze. Realismo puro, in contrasto col mondo fantastico dei supereroi dei fumetti, dove il protagonista di turno può resistere perfino a una bomba atomica. Qui no: i proiettili uccidono, i coltelli tagliano, le granate ti fanno a pezzettini.

Il film dà dunque una sua risposta, per quanto sostanzialmente “allegra” e scevra da toni particolarmente cupi, alla domanda che molti nerd si pongono: come funzionerebbero dei tizi mascherati nel mondo reale?
Il resto è un buon gioco al citazionismo irriverente, partendo proprio dal gruppo della Justice Forever, che a differenza della Justice League della DC Comics è formata da studenti, squattrinati impiegati ed ex galoppini della mafia convertiti al bene. I loro intenti sono puri, le loro azione spinte più dalla buona volontà, che non da reali capacità di combinare qualcosa.
Ancora più variopinto è il gruppo dei supercattivi, guidati da un isterico Chris D’Amico, nome di battaglia Motherfucker. Anche qui, i costumi sono un surplus, un vezzo per un villain da operetta (che desidera essere tale) che ha come principale potere, per sua stessa ammissione, quello di avere un ricco conto in banca.

In realtà Kick-Ass 2 segue più la storia di Hit Girl, interpretata da un’ottima Chloë Grace Moretz, che non quella di Dave Lizewski, il cui personaggio, del resto ha detto tutto ciò che c’era da dire già nel primo film.
Proprio le parti con Hit Girl come protagonista risultano essere le migliori, compreso il suo combattimento finale con la valchiria sovietica Mother Russia, l’unica di tutta la pellicola, insieme alla stessa giovane supereroina interpretata dalla Moretz, ad avere veri capacità marziali da “supereroina”.

In sostanza Kick-Ass 2 si rivela un film divertente, probabilmente non memorabile ma gradevole, impreziosito da una regia briosa e da una sceneggiatura che spesso esagera, ma che proprio per questo non risulta banale, o stucchevole.

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(A.G. – Follow me on Twitter)

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10 commenti

  1. Ci sarebbe da chiedersi chi può essere tanto pazzo da andare in giro vestito da supereroe nella vita di tutti i giorni. Ma poi ci si ricorda che si parla di americani… e tutto torna!
    Buona recensione

  2. ho letto anche da altre parti che questo film è più la storia di hit girl che di kick ass. tutto sommato non mi dispiace, in fondo credo che fosse lei il personaggio più interessante. credo che lo vedrò appena ho l’occasione.

  3. Pellicole come questa sono sempre a un passo dal grottesco, il che può essere un bene o un male a seconda dei casi e dell’abilità di regista e sceneggiatore nel trattare il tema. Sembra alla fine un’operazione riuscita.

  4. Ho letto il fumetto e visto il film e proprio non riesco a capire tutto questo entusiasmo —troppo umorismo , eppure non fa ridere..la storia e’ veramente banale..la realizzazione cosi’ cosi’….ottimo marketing pero’!

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