A una prima occhiata si tratta di un semplice dipinto che raffigura un uomo barbuto, dipinto con del gesso rosso.
Da anni c’è però chi sostiene che tale autoritratto, realizzato nientemeno che dal grande Leonardo Da Vinci, avrebbe grandi poteri medianici. Perfino alcuni curatori della Biblioteca Reale di Torino, dove viene custodito il dipinto, sono di tale avviso. Lo erano anche sul finire degli anni ’30, quando lo trasferirono in gran segreto a Roma, dove rimase fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, per impedire a Hitler e ai suoi esperti di occultismo e di misticismo di prenderne possesso.
Ma quali sarebbero i poteri dell’autoritratto vinciano?
Non è chiaro, ma pare che esso sia in grado di trasmettere una grande energia fisica e mentale a chi lo osserva.
Questa strana sensazione è stata riportata da molti addetti della Biblioteca Reale, ma anche dagli studenti che, prima del 1998 (anno in cui il dipinto è stato rimosso dall’esposizione pubblica) hanno avuto modo di vederlo, in relazione ai corsi artistici che frequentavano.
Uno dei curatori della Biblioteca, Giovanni Saccani, è convinto dell’esistenza di un segreto, non meglio identificato, riguardo a questo fenomeno di trasferimento di energie psicofisiche.
Il primo indizio di questo strano processo è una sensazione crescente di brividi, a cui segue la trasfusione di “forza” dal quadro all’osservatore.
Purtroppo l’autoritratto è andato via via rovinandosi, tanto che si è reso necessario metterlo al sicuro in una stanza dalla temperatura controllata e asettica, dove poche persone all’anno possono vederlo, per ridurre l’impatto del calore corporeo sul processo d’invecchiamento del dipinto.
Ovviamente i soliti cospirazionisti credono che “l’imboscamento” del ritratto vinciano nasconda ben altro, per esempio uno studio segreto riguardo i suoi presunti poteri. Del resto Leonardo scatena sempre la fantasia degli addetti ai lavori. Se non ci credete, chiedete a un certo autore americano…
Oppure, e questo è un sogno destinato a rimanere tale, la questione del quadro “magico” di Da Vinci potrebbe essere un ottimo plot per un nuovo film di Indiana Jones. Altro che alieni e teschi di cristallo…
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Non faccio nessuna fatica a crederlo. Ne ha parlato a suo tempo anche il famoso esoterista e mistico Georges Ivanovic Gurdjieff. Alcuni rari artisti, e fra questi cita esplicitamente Leonardo da Vinci, sono in grado di produrre “arte oggettiva”, che è esattamente quello che hai descritto nel post. Lo stesso effetto veniva attribuito nell’antichità a una famosa statua di Zeus, mi sembra realizzata da Fidia, oggi perduta.
Non ne sapevo nulla!
Il bello di questi post è che spesso i vostri commenti arricchiscono enormemente il contenuto.
A questo punto in futuro ci starebbe bene un bel post sull’Isola dei morti di Arnold Böcklin
Protagonista, tra l’altro di un buon romanzo Urania di qualche anno fa, “Ai margini del caos”.
Io ho avuto la fortuna di vederlo qualche anno fa in una delle sporadiche esposizioni: posso solo dire che è magnetico, non riuscivo a staccare lo sguardo e avevo la sensazione che emanasse una strana energia, ma della storia che tu hai raccontato non sapevo nulla.
In casa ho le riproduzioni di alcune opere di Leonardo, compreso l’autoritratto, e sebbene in maniera ridotta, mi provocano le stesse sensazioni degli originali, mi inquietano e mi attirano, prima i brividi lungo il corpo e dopo mi sento come carica di qualcosa e questo succede da quando ero bambina.
Preziosa testimonianza dal vivo, che tra l’altro conferma queste dicerie a proposito dell’autoritratto leonardesco (e non solo quello, a quanto pare).
Grazie!
Visione decisamente non ordinaria quella di Gurdijeff. I suoi testi non possono mancare nella libreria di un “ricercatore”
Potrebbe essere dovuto al fatto che l’autoritratto di Leonardo rimandi al volto della Sindone. Gesù, Leonardo e Michelangelo Buonarroti hanno avuto un’intelligenza simile e un volto somigliante verso il termine della vita. Cfr. Ebook. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo.