Un laboratorio segreto tra i monti del Dagestan.
Un incauto raid da parte di un gruppo di miliziani jiahidisti, in cerca di testate chimiche da usare in battaglia.
Un’antica arma sperimentale mai testata sul campo.
Ultimate Pogrom racconta la storia del risveglio dei super spetsnaz, modificati geneticamente e dotati di poteri superumani.
Ridestati da un sonno trentennale, i soldati invincibili del defunto Impero Sovietico seguiranno le direttive impiantate durante la programmazione neurale: distruggere l’Occidente, portare gloria alla Rivoluzione.
Il loro inespresso potenziale si rivelerà presto ben superiore alle più rosee aspettative dei loro misteriosi creatori.
Alcuni di loro scopriranno di essere anche capaci di distorcere lo spazio/tempo attraverso la ferrea volontà socialista sovietica…
A quel punto Washington sarà a un passo.
Questo è un abbozzo di trama, nato da un po’ di appunti sparsi, presi per divertimento durante un noioso viaggio in treno.
No, non c’è nessun racconto di tal genere in fase di scrittura. Ultimate Pogrom al momento è soltanto una sinossi. Perdonatemi, volevo giocare un po’.
L’idea in realtà mi piace e la svilupperei volentieri, ma in questo momento non ho tempo. Idealmente si inserirebbe benissimo nel contesto di Due Minuti a Mezzanotte (o nella sua variante più cupa, Darkest), ma questo genere di ebook interessa davvero a pochi affezionati. Ci siamo già detti altre volte che il genere supereroistico funziona poco, nella letteratura di genere italiana.
Oppure potrei ricavarne un racconto stand-alone (autoconclusivo), di quelli intensi, forti e ristretti – la consueta novelette sulle 50 pagine. Mi basta chiudere gli occhi e ragionarci su per qualche minuto per elaborare una struttura narrativa adeguata. In fondo è solo una questione di allenamento.
Ma è probabile che per il momento rimanga soltanto un divertissement.
Lo lascio qui, in pubblico sul blog, visto che magari qualche plagiatore è a corto di idee, e vuole di nuovo attingere alle mie.
Poi non dite che manco di generosità 😉
PS: Avrei pensato di metterci anche dei dinosauri.
– – –
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Io già vedevo Sibir impegnata in una nuova avventura…
E magari!
Sarebbe lo scenario perfetto 🙂
se ci metti i dinosauri, faresti troppo omaggio a “le uova fatali” di Bulgakov (non la cosa mi dispiacerebbe, sia chiaro eh)
La sinossi c’è… e mi garba. Che poi a me i misteri e le potenzialità di armi e laboratori sovietici più o meno segreti, tipo quelli sull’isola di Vozrozhdeniye, nel Mare d’Aral, mi han sempre affascinato 😀
ma la misteriosa stazione numerica russa che continua a trasmettere da decenni potrebbe entrare nel racconto?
Nel racconto potrebbero esserci molte cose che ho incidentalmente studiato (e a volte condiviso qui sul blog) in questi anni 😉
Alessandro, visto che hai numerosi “compagni di cella” nel “blocco C” della blogsfera, non hai pensato ad una (potenzialmente profiqua) collaborazione per lo sviluppo di questa bozza?
fra i “compagni di merende” (perdonami l’espressione, ma mi piace di più di “compagni di cella”, se devo scegliere XD) non c’è nessuno che possa (o voglia) gettarsi in un’ “avventura a quattro mani”? *
(*) che, detta così, pare la sinossi di un film sozzo XD