Il meglio del 2015

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Mi ero riproposto di non fare post riassuntivi del genere “i migliori film del 2015”, e infatti non li farò.
Approfitto tuttavia dell’ultima festa del periodo per riportare qualche nota su quanto ho visto, letto e ascoltato durante l’anno che si è da poco concluso.
Visto che sarebbe inutile andare per elenchi (inutile e faticoso), preferisco citare soltanto qualche titolo, andando a istinto e per associazione di idee.
D’altro canto ho recensito tutti i prodotti di cui ho usufruito, quindi se cercate qualcosa di più schematico lo trovate nelle sezioni libri, film e serial e fumetti.

Comincio col dire che nel 2015 ho letto di meno.
Ho letto di meno perché ho letto molti romanzi in lingua originale, cosa che mi porta via molto più tempo.
Una nota davvero triste è che nessuno di questi romanzi è stato acquistato da un editore italiano, per una pubblicazione nel nostro paese. Il che la dice lunga sul crescente divario tra la speculative fiction internazionale e quella venduta nelle librerie italiane.

14 peter clines

Per fortuna ci sono le eccezioni, come l’ottimo 14, di Peter Clines, che da noi è stato distribuito grazie a Multiplayer Edizioni. Il solido e corposo romanzo che unisce misteri “alla Lost” a una trama lovecraftiana è senz’altro uno dei titoli che ricordo con più piacere del 2015.
Segue l’insolita ma ottima “kaiju novel” Kua’Mau: Kaiju Mother Of Wrath, di Mark Onspaugh, qualcosa a metà tra Godzilla, King Kong, ma scritto con grande senso del ritmo e dello spettacolo (se così si può dire).
Il romanzo weird The Lost Level, di Brian Keene (uno dei miei autori preferiti) ha soddisfatto tutte le aspettative che avevo in merito, seguendo la lavorazione del medesimo grazie a Facebook. Se volete leggere una storia davvero strana, ma lontana dalle idiozie della bizarro fiction, The Lost Level fa per voi.

Mad-Max-Fury-Road-art-book-back

Riguardo ai serial TV, nel corso del 2015 non ne ho seguito nessuno. Zero su tutta la linea, quindi non posso esprimere alcun giudizio.
Anche per quanto concerne i film la mia lista risulta indubbiamente monca, visto che mi sono perso molti titoli importanti. Non guardo più film in streaming, bensì solo al cinema o tramite Google Play, quindi difficilmente riesco a stare al passo con tutte le uscite che mi interessano.
A ogni modo, Mad Max Fury Road è di gran lunga il più bel film del 2015. E probabilmente anche dell’ultimo decennio.
Seguono altri due ottimi titoli, seppure per ragioni diverse: The Martian e il piccolo e semisconosciuto Maggie.
Citazione da quarto post per Age of Ultron, che è un po’ meno bello del primo Avengers, ma pone le basi per un ottimo proseguo della saga.

the life eaters - estratto
The life eaters

Di fumetti ne ho letti parecchi, molti dei quali decisamente interessanti.
Tra i tanti titoli di cui ho parlato qui sul blog nei mesi scorsi, vale assolutamente la pena ricordare almeno questi tre titoli: The Life Eaters, tratto da un racconto lungo di David Brin (fumetto disponibile anche in versione economica, grazie a Cosmo Editoriale), Lo Scultore, di Scott McCloud, e Va tutto bene, del talento spagnolo Alberto Madrigal.
In Italia ci sono state uscite interessanti, anche nella famigerata Bonelli. Ottima l’iniziativa che fonde gli sforzi di due editori, l’indie Radium e Saldapress. Da Quebrada a Rim City (ne parliamo fra un paio di giorni), i progetti Radium/Saldapress sembrano promettere davvero bene.


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12 commenti

  1. Onestamente non condivido il tuo giudizio su Mad Max. La trama è molto esile, e funzionale soltanto a tenere attaccate con lo scotch le varie scene d’azione del film. Come se non bastasse, queste scene d’azione sono troppo lunghe, e tutte uguali le une alle altre.
    Mad Max è un film tutto basato sull’estetica e sulla ricerca della spettacolarità; tuttavia, ai miei occhi anche un film con 10 scene d’azione spettacolari risulterà comunque noioso, se queste scene si assomigliano tutte e soprattutto se non c’è una vera storia a tenere unito il tutto.
    Mad Max è come un alunno che non ha studiato, e cerca di camuffare la propria impreparazione tirando fuori un parolone dietro l’altro. Ma dietro quei paroloni c’è il nulla cosmico.
    Mad Max è un calciatore che ti entusiasma con le sue accelerazioni, le sue finte e la sua grinta… ma poi guardi le statistiche, e ti accorgi che non ha mai fatto né gol né assist in tutto il campionato.
    Mad Max è una scatola regalo piena di fiocchetti, che tu disfai uno dietro l’altro mettendoci 2 ore… per poi scoprire che dentro la scatola non c’è niente.
    Riguardo a Maggie, a mio giudizio ha fatto flop perché ha tradito le aspettative del pubblico di Schwarzenegger. Arnold non mena, non spara e non ammazza quasi nessuno; come se non bastasse, il film ha un’impostazione volutamente lenta e malinconica, che è l’esatto opposto di ciò che i fan di Arnold vogliono. In più, anche gli zombie latitano: il pubblico si aspettava che Schwarzenegger li trucidasse dal primo all’ultimo minuto, invece compaiono per meno di un quarto d’ora complessivo. Con queste premesse, il flop era inevitabile.

      1. Riguardo a Mad Max non devi stupirti, visto che siamo in pochissimi ad averlo schifato. Più sorprendente invece il tuo apprezzamento per Maggie, ma come ti ho detto il giudizio della maggior parte dei suoi detrattori è inficiato dalle aspettative frustrate di noi fan di Arnold. Grazie per la risposta! 🙂

        1. Premetto che Fury Road mi manca ma che vidi il primo mitico Mad max: da quando la trama è l’elemento principale del brand Mad max? I film di questa “saga” sono sempre stati caratterizzati da un elemento action predominante.

          1. Questa non è una scusa. Sarebbe come se io andassi in un ristorante, mi lamentassi che nella pasta c’è troppo sale e il gestore mi rispondesse: “Il nostro cuoco ne ha sempre messa questa quantità.” E allora? A me non interessa cos’ha fatto il cuoco George Miller in passato: io valuto il piatto che mi ha cucinato stavolta. E Mad Max è un piatto che mi è decisamente andato di traverso.

          2. L’esempio non calza. Lamentarsi di Mad max per i motivi che hai detto ha la stessa valenza, per continuare nella tua metafora, di andare al ristorante, ordinare del foie gras, e sorprendersi che sia fegato d’oca. Uno può essere il più grande cuoco del mondo, ma se ordini qualcosa non di tuo gusto ti farà sempre schifo. Al netto, ripeto, che il nuovo mad max non l’ho visto e che mi baso sui film precedenti.

          3. Il problema non sta nel fatto che Mad Max sia un film d’azione: al contrario, amo questo genere di film. Il problema è che Mad Max è un film d’azione E BASTA, senza uno straccio di storia a tenere unito il tutto. I film d’azione fatti bene, come Run All Night, una trama decente ce l’hanno eccome. Insomma, io non mi lamento del fatto che mi abbiano portato un foie gras, ma di come me l’hanno cucinato.

  2. Ho visto anch’io Mad Max infine, con aspettative altissime viste le ottime parole di un po’ tutti. L’ho trovato interessante per gli spunti che da e per l’ambientazione, ma noiosissimo… quando sul finale decidono di tornare indietro e ripartono con un inseguimento volevo non ce la facevo più.
    Vabbè, i gusti… 🙂

  3. A me i post riepilogativi e/o celebrativi di fine anno piacciono, quindi sono contento che tu ne abbia pubblicato uno. 😉
    Qualche commento sparso:
    – non l’ho letto, ma la copertina di 14 è magnifica. Una di quelle che avrei voluto fare io.
    – qualcosa di valido, questo 2015, ce l’ha dato, in termini di serie TV: butta un’occhiata e recupera qualcosa, secondo me troverai roba che vale il tuo tempo.
    – Fury Road l’ho apprezzato, ma non santificato. Diciamo che è un sottogenere che mi piglia poco, ma ammetti che la confezione è di gran lusso.
    – Maggie ho provato due volte a guardarlo… Non riesco ad andare avanti, forse per la mia zombiefobia. Ma me ne hanno detto tutti un gran bene. Ritenterò.

    1. Mi sono abbonato ieri a Netflix, quindi sto già recuperando roba: Daredevil, Jessica Jones… Serial di grandissima qualità.
      Cosa mi sono perso finora!

  4. Sorprendente come prima di andare al cinema si costruiscano delle aspettative. Solo chi non conosce la carriera di Schwarzy poteva aspettarsi un monster-movie per “Maggie”. Ragionamento simile per Miller, la cui firma è presente e riconoscibile per tutta la durata di “Fury Road”. L’ultimo “Mad Max”, insieme proprio a “Maggie” e al citato “The Martian” sono i punti alti del 2015 al cinema e toccherà farsene una ragione.

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