Credo di avervelo già detto: non amo particolarmente i libri di concept art dedicati a libri e film, soprattutto perché hanno dei prezzi proibitivi.
Anzi, il motivo è quasi esclusivamente quello pecuniario 😛
Spendere dai 35 ai 100 euro per un volume solamente da sfogliare è troppo, anche per un amante del fantastico come me.
Poi ci sono le eccezioni. Per esempio Pacific Rim: Man, Machines & Monsters, di cui ho parlato tempo fa sul questo blog. Libro eccellente, un must have.
Adesso ho in wishlist The Art of Doom, che potenzialmente mi interessa ancora di più rispetto al volume sui robottoni giganti.
Se mi leggete da un po’ sapete che con Doom ci sono cresciuto.
Non ho più giocato alle nuove versioni del videogame, ma non mi sono perso i vari teaser, trailer e tutto ciò che ha a che fare con la resa estetica del mondo di Doom.
Il libro in questione pare davvero molto bello e ricco di illustrazioni, di infografiche e di artwork.
Gli sketch dei paesaggi infernali – a mio parere il punto forte dell’intera saga videoludica – sono veri e propri bozzetti d’arte, quantomeno di arte del Fantastico. Idem per le schede e gli schizzi dei vari mostri che compongono le complesse armate demoniache-aliene contro cui combatte Flynn Taggart (il marine spaziale protagonista di Doom).
Già nel lontanissimo 1993 ero affascinato dall’idea dell’ibridazione tra tecnologia avanzata e magia nera, concetto che sta alla base dell’invasione dei ciberdemoni sulle colonie umane di Marte, di Phobos e di Deimos.
Le recensioni parlano molto bene di The Art of Doom e – a giudicare dalle foto reperibili online – il piatto è davvero ricco, a fronte di un prezzo tutto sommato al limite dell’accettabile.
Prima o poi mi farò questo regalo, anche perché le ambientazioni del primo Doom sono state vere e proprie fonti d’ispirazioni per i miei racconti fantahorror, e non solo.
(A.G. – Follow me on Twitter)
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Adoro questi libri e immagino cosa possano essere per uno che sa disegnare e trarne ispirazione. Il motivo economico me ne tiene lontano di solito, a parte a suo tempo quelli di Warcraft (ma li vendevano col gioco) e pochi altri.
Questo di Doom, come quello di Diablo anni fa, lo comprerei subito 🙂
La questione del prezzo – comunque giustificato – è una bella fregatura.
Diciamo che però, per tematiche che proprio mi interessano, posso fare un piccolo sacrificio economico.