Alcuni horror dal catalogo Netflix

Netflix funziona benone per quel che riguarda le serie TV ma, a mio parere, dovrebbe stipulare nuovi accordi e rinfoltire il catalogo dei film, che non sempre sono all’altezza di quello che giustamente ambisce a essere il maggior competitor sia delle TV convenzionali che del cinema del grande schermo.
Tuttavia esistono già ora alcuni titoli interessanti, magari poco noti, ma che meritano sicuramente una visione. Si tratta spesso di produzioni piccole, ma non per questo scarse (anzi!).
Quest’estate, complice la necessità di un sottofondo per scrivere, ho recuperato alcuni di questi film, limitatamente al genere horror (ebbene sì: sono uno di quelli che riesce a vedere un film e al contempo a scrivere. Al contrario la musica mi infastidisce).
Inutili recensirli uno a uno – chi si fila più le recensioni, sui blog? – vi faccio quindi un breve sunto dei titoli che secondo me vale la pena mettere in lista di visione.

L’Ombra della Paura

(Iran, Giordania, Qatar – 2016)

Durante i conflitti post-rivoluzionari nel 1980, agli inizi della guerra tra Iran e Iraq, una mamma musulmana che vive a Teheran, Shideh, deve badare alla figlia Dorsa sotto la costante paura dei bombardamenti. La situazione peggiora quando il marito viene inviato, in quanto medico, nella zona di combattimento e gli inquilini del palazzo iniziano ad andarsene per paura delle bombe. Un giorno un razzo centra il palazzo dove vivono Shideh e Dorsa, rimanendo fortunatamente inesploso ma aprendo una grossa crepa nel soffitto dell’appartamento in cui abitano delle protagoniste. Da allora una serie di strani eventi sconvolgono la vita di Shideh, che diventa via via convinta della presenza di un essere maligno che sta cercando di possedere sua figlia.

Trovo molto interessante esplorare la concezione dell’horror in paesi convenzionalmente poco predisposti a certi generi (almeno a livello di percezione occidentale).
L’Ombra della Paura (Under the Shadow è il titolo originale) è senz’altro un film notevole, sia per l’ambientazione, al contempo storica ed esotica, che per l’atmosfera da brivido che riesce a creare in uno studiato crescendo. La paranoia verso uno stato oppressivo e totalitario (quello dell’Iran teocratico) si unisce a quella verso una minaccia soprannaturale legata alle tradizioni pre-islamiche.

Creep

(USA -2014)

Il cameraman Aaron, oberato dai debiti, accetta una strana offerta di lavoro: un uomo malato di cancro, Josef, vuole che venga girato un memoriale da lasciare alla piccola figlia, in modo che da grande veda com’era il suo papà. Arrivato nella villa di montagna dove Josef vive, Aaron si accorge subito che l’uomo ha qualche cosa di strano, e che forse la storia con cui l’ha convinto ad accettare quell’incarico non è del tutto vera.

Creep è uno strano found footage, con due soli attori, giocato interamente sullo strano rapporto che va a crearsi tra Aaron e Josef.
Il film ha una tensione crescente e palpabile, ben costruita sullo strano carattere di Josef, che da bizzarro e stravagante diventa poco a poco inquietante e spaventoso.
L’ambientazione isolata, di montagna, contribuisce a elaborare l’atmosfera, fino al finale a effetto, che ovviamente non posso spoilerare.
Titolo non per tutti, ma senz’altro pregevole. L’autore che interpreta il folle Josef ha un’espressività notevole.

The New Daughter

(USA –  2009)

John James è un famoso scrittore che, dopo la fuga dell’ex-moglie col nuovo compagno, deve prendersi cura dei suoi figli, l’adolescente Louisa e il piccolo Sam. Per iniziare una nuova vita decide di trasferirsi in un’isolata casa di campagna nel South Carolina. Sfortuna vuole però che la dimora sia stata costruita nei pressi di un antico tumulo funerario indiano, e che i precedenti proprietari siano misteriosamente scomparsi. John, ignaro di tutto ciò, comincia ad intravedere dei vistosi cambiamenti nel carattere della figlia… (Fonte: http://cinema.everyeye.it/)

Molto interessante, questo horror soprannaturale che ha per protagonista un Kevin Kostner insolito, slegato dai ruoli da duro e sciupafemmine che l’hanno reso famoso negli anni ’90.
In questo caso l’elemento fantastico del film è predominante: una soluzione coraggiosa, considerando i tempi che viviamo. Non ci sono velate interpretazioni psicologiche/psichiatriche a ciò che accade alla figlia di Kostner, bensì una spiegazione radicata nel folklore dei nativi americani, ma con tinte prettamente horror.
Su Internet ho visto che non ha grandi valutazioni, eppure a me è piaciuto parecchio. Forse sto invecchiando.

Il Canale

(Irlanda – 2014)

L’archivista di film David e sua moglie sono perfettamente felici o almeno così egli crede. Quando infatti un incombente segreto frantuma il loro matrimonio nello stesso momento in cui un film che sta studiando rivela che la sua casa è stata sede di uno o più omicidi nel 1902, David si ritrova a far fronte alla minaccia del ripetersi di un passato inquietante e agghiacciante.

Ecco infine quello che è – a mio parere – il miglior film del quartetto.
Abbiamo a che fare con una ghost story che viene però raccontata con elementi diversi a quelli a cui siamo abituati, e con un ritmo narrativo che non abbonda di facili “jump scare” per far trasalire lo spettatore.
Si tratta piuttosto di un film con un’ambientazione plumbea, a cui si aggiunge un’atmosfera cupa, che lascia poco spazio alla speranza e all’happy end.
Impossibile spoilerare altro (vi rovinerei la sorpresa), mi limito dunque a suggerirvi la visione di questa pellicola irlandese, che riconcilia con un filone dell’horror attualmente inflazionato da titoli piuttosto stupidi.


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Un commento

  1. Questo articolo capita a pennello, visto che a giorni rinnoverò il mio abbounamento Netflix per vedere Bojack Horseman (che consiglio caldamente), grazie per i suggerimenti! 😀

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