Il Settimino: un thriller-horror politico

Nel folklore piemontese, un bambino nato prematuro al settimo mese viene chiamato setmìn, il Settimino. Secondo tradizione, è dotato di oscuri e terribili poteri sovrannaturali. Davide Bo è un Settimino; e questa è la sua storia.

I misteri di Stato. Le stragi. Gli anni di piombo. La strategia della tensione. I terroristi. La massoneria. I servizi deviati. E’ l’Italia; e questa è la sua storia.

E quando la storia del più potente ESP al mondo si sovrappone alla storia di una nazione dalle mezze verità, dove dominano mafie, logge, rigurgiti totalitaristi e poteri occulti di ogni genere, il risultato finale non può che essere catastrofico.

Ecco la nuova avventura di Stefano Drago, agente speciale del Dipartimento Indagini Paranormali; Fabrizio Borgio, raffinato giallista, per la prima volta nella narrativa di genere italiana mescola l’elemento supernatural con una trama poliziesca ad altissima tensione che, come il filo di una ragnatela, si ricongiunge con altre mille Trame segrete…

… quelle del nostro Paese.

Mi sono appena reso conto di non aver mai parlato, qui sul blog, de Il Settimino, romanzo thriller-horror di Fabrizio Borgio.
L’ho fatto su altri miei canali, per esempio Telegram e Twitter, ma mai qui, dove mi ero limitato a segnalarne l’uscita in un post piuttosto scarno.
Una lacuna da colmare perché – dati alla mano – Plutonia Experiment continua a essere un blog molto letto e capace (mi auguro) di dare la giusta visibilità alle opere meritevoli.
Cosa che Il Settimino è fuor di dubbio.

Inizio col dire che si tratta di un romanzo autoconclusivo, che ha però per protagonista l’ispettore Drago, già visto in due storie pubblicate da Frilli Editori: Masche e La Morte Mormora. Abbiamo a che fare con romanzi horror ibridati col thriller, o addirittura col giallo, ma in cui gli elementi fantastici sono sempre e orgogliosamente presenti.
Questa terza avventura di Drago è invece edita da Acheron Books, che per fortuna ha ridato spazio e vita a un ciclo narrativo che forse per altre case editrice peccava proprio di non essere rigidamente neorealista.
Il lettore medio, che magari cerca l’ennesimo, bolso commissario di campagna, pronto a risolvere dei comuni casi di omicidio, potrebbe infatti trovarsi spiazzato, seguendo le indagini di Drago.
Da buon indagatore dell’incubo (ma rigorosamente al servizio dello Stato), Drago si trova infatti ad avere a che fare con streghe, maledizioni, libri maledetti e manifestazioni soprannaturali, senza rinunciare a una sottile analisi di quella che è la provincia italiana, coi suoi pregi, i suoi difetti, le sue chiusure.

Con Il Settimino Borgio calca la mano sul thriller, introducendo una forte componente politica (o fantapolitica) in una trama che, una volta ancora, non lesina nel concentrarsi su un elemento fantastico, rappresentato in questo caso proprio dal Settimino, un ragazzo dotato di poteri paranormali che qualcuno vorrebbe utilizzare per scopi eversivi.

La storia narrata da Borgio è una delle più interessanti tra quelle pubblicate negli ultimi anni, sia per quel che riguarda il thriller che nel panorama horror, generi che tendono a volte un po’ a ripetersi. Cosa che invece Il Settimino non fa, componendo un riuscitissimo ibrido letterario che affonda nella storia recente del nostro paese, in un modo non ancora affrontato da altri autori.

Concludo questa breve recensione augurandomi un ritorno di Drago, o quantomeno del DIP (Dipartimento Indagini Paranormali). C’è ancora molto da dire, riguardo a quanto rimane in sospeso dopo la lettura del Settimino, e io non vedo l’ora di leggerlo.


Articolo di Alex Girola: https://twitter.com/AlexGirola
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3 commenti

  1. E niente, l’accoppiata login di wordpress + commenti a Plutonia proprio mi odia. Ci riprovo da twitter…
    Bellissimo! Complice il fatto che compro quasi tutto quello che Acheron pubblica, l’ho preso poco dopo la sua uscita e l’ho letto durante una fortunatissima, bellissima e interessantissima vacanza estiva in Piemonte, tra la Val Maira e la Val Varaita, con occasionali gite a Cuneo e Torino.
    Mi è piaciuto moltissimo, oltretutto in quel periodo (guarda te le coincidenze! :D) stavo anche studiando gli Archetipi Junghiani per questioni di lavoro e cultura personale… Insomma, un intreccio davvero azzeccato che mi ha permesso di godere appieno della lettura di questo thriller che, anche come affresco dell’Italia durante gli anni di piombo, è davvero molto bello. Per quanto può valere, lo consiglio anche io a chi non lo avesse ancora letto! 🙂

  2. Un passettino alla volta…

    Per il momento sono fermo a “Masche” ed è stato un bel leggere. A breve provvederemo a completare il trittico, ben sperando in un approfondimento sia del personaggio che del DIP, una creazione che merita di essere approfondita.

    Speriamo presto di ritrovare Drago in libreria.

    Pace Profonda nell’onda che corre

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