Krampus – Natale non è sempre Natale

Per avvicinarsi al Natale non c’è nulla di meglio di un film che trasforma questa festività in una parata di mostri orribili decisi a distruggere chiunque non senta lo spirito della natività.
Categoria nella quale rientro al 100%, tra l’altro.
Krampus – Natale non è sempre Natale (Krampus e basta, nell’originale) è una commedia horror americana del 2015, diretta da Michael Dougherty. Ed è, una volta tanto, un film “antinatalizio” che non concede pressoché nessuno spazio (o quasi) al buonismo, pur senza essere pesante o avvilente.
In Krampus si ride, ma l’elemento horror è notevole e preponderante.
Proprio come piace a noi.

Ambientato tre giorni prima di Natale, il film segue una famiglia periferica che si riunisce per passare le feste assieme: Tom, Sarah, loro figlia Beth e il figlio più giovane Max; Linda (sorella di Sarah), suo marito Howard assieme ai loro figli Stevie, Jordan, Howie Junior, la nuova figlia neonata e Dorothy, la zia di Sarah e Linda. È presente anche Omi, la nonna paterna germanica di Max.

Max vorrebbe che la famiglia seguisse le tradizioni natalizie, ma scoppia in lite durante la cena quando le cugine lo prendono in giro per credere ancora in Babbo Natale. In un impeto di rabbia, Max strappa la sua letterina per Babbo Natale e la getta dalla finestra. Poco dopo, però, si scatena una tormenta di neve che causa un black out per tutto il quartiere. Preoccupata per il suo fidanzato, Beth decide di uscire fuori per andare a trovarlo a casa sua. Durante la camminata, Beth viene inseguita da una strana figura cornuta saltellante per i tetti. Beth si nasconde sotto un furgone finché la creatura non si allontana lasciandosi dietro un jack-in-the-box dal quale fuoriesce un mostro che l’assale. (Fonte: Wikipedia)

E questo è solo l’inizio (seguono alcuni spoiler!)

La figura cornuta citata nella sinossi è il Krampus, uno spirito malvagio tipico del folklore delle terre di lingua germanica, una sorta di antitesi diabolica di Santa Claus.
Il Krampus viene evocato, più o meno involontariamente, quando qualcuno rinnega con particolare solerzia lo spirito del Natale.
In questa occasione il massiccio mostrone cornuto compare con tutto il suo corteo di creature infernali, per perseguitare il giovane Max, i suoi parenti e il sobborgo di periferia in cui si sono riuniti per festeggiare in Natale.

Seguendo lo schema del cinema d’assedio, il Krampus prenderà d’assalto le sue prede, sia di persona che scagliandogli contro le sue armate, composte da omini di pan di zenzero assassini, giocattoli animati da istinti omicidi, folletti che sembrano usciti dalle regioni più malvagie del regno di Faerie e da altre manifestazioni distorte e cattive dei più classici simboli del Natale.
Il ritmo concitato del film porta a un finale con tanto di azzeccato plot twist, ancora una volta spoglio del banale senso di riconciliazione che caratterizza quasi tutti i film natalizi.
Per contro so che esiste una sorta di sequel a fumetti del film, che tenta di ammorbidire i toni, cosa di cui non ritengo che ci sia bisogno, considerando lo spirito azzeccato della pellicola-madre.

Krampus è un gioiellino in grado di piacere sia a chi è favorevole alla festa per antonomasia, che a chi la odia (più o meno cordialmente).
Lo trovate, oltre che sui soliti siti di streaming legale (Google Play etc), in versione DVD e Blue Ray, su Amazon, per meno di dieci ero. Spesi benissimo, tra l’altro.
Magari guardandolo durante le feste vi farà trascorrere più velocemente quelle insopportabili ore tra parenti e portate infinite.


Articolo di Alex Girola: https://twitter.com/AlexGirola
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