Tra Wraith, Ombre e Legioni

 

Quasi senza volerlo sto dando vita a una rubrica non fissa riguardante i giochi di ruolo. Merito della scrittura del GDR di Italia Doppelganger, che ha rianimato la mia passione per la narrativa ludica. Passione mai sopita ma molto a lungo trascurata, soprattutto per mancanza di giocatori con cui confrontarmi.
Ora mi accorgo che il role playing mi interessa principalmente per il grande lavoro fatto sul world building, sui sistema di gioco e sulla capacità di ampliare l’immaginazione del lettore, utilizzando semplicemente un manuale di RPG.
Tra i vari setting studiati in queste settimane mi è impossibile non citare uno dei migliori, tra l’altro al 100% made in Italy, nonostante sia scritto e pubblicato in lingua inglese, per il mercato anglofono.
Sto parlando di Imago Mortis.

Si tratta di un GDR per il sistema Savage Worlds. Lo sviluppatore è Mauro Longo, vero e proprio guru italiano del role playing, che ha preso spunto dall’ottimo romanzo breve Imago Mortis, di Samuel Marolla (reperibile su Amazon in formato ebook).
Ciò che è nato da questa collaborazione è un ibrido da un horror soprannaturale e un hard boiled.
I personaggi di Imago Mortis (il GDR) sono dei detective del mistero che lavorano per un’agenzia finanziata dall’Unione Europea. Il loro compito è quello di affiancare le forze di polizia canoniche, intervenendo laddove il soprannaturale ci mette lo zampino.
E il soprannaturale si fa sempre più impudente, gettando le sue ombre negli affari dei mortali. Soprattutto in quelli illeciti, in quelli della criminalità che colonizza come un parassita le principali città europee.

Il soprannaturale di Imago Mortis riguarda soprattutto i morti irrequieti che tendono a lasciare il “nulla spettrale” che segue la morte, per tornare a tormentare i vivi.
Dimenticate i concetti di inferno e paradiso: qui abbiamo solo il mondo dei morti e quello dei vivi, e gli sconfinamenti del primo nel secondo, attraverso “varchi”, medium o fenomeni paranormali incontrollabili.
I fantasmi, salvo eccezioni, sono mossi da rabbia, desiderio di vendetta o – a seconda della specie – dalla fame di energia vitale.
Esistono infatti diverse tipologie di fantasmi, dalle Ombre ai Poltergeist, dai Paraelementali (che sono forze primordiali, più che ectoplasmi veri e propri) ai temibili Wraith. La varietà non manca, così come la scala di pericolosità di queste creature.
Eliminarle è complicato, perché sono sostanzialmente incorporee, anche se si servono di costrutti per poter interagire nel mondo dei vivi. Tali costrutti sono soprattutto delle possessioni, dei simulacri composti da polvere, sporcizia, sabbia, oppure da corpi morti, da animali, da piume d’uccello e chi più ne ha più ne metta.

Imago Mortis è un gioco di horror soprannaturale, ma scordatevi gli spettri vittoriani di campagna, i fantasmi pallidi e incorporei della tradizione gotica. Il gioco si incentra su maligne infestazioni urbane – partendo dalla Milano che è al centro del romanzo di Marolla. Infestazioni luride e sporche, quasi sempre malvagie, nonché capaci di influenzare l’animo umano, rendendolo poco a poco più meschino e crudele. Da qui la componente “criminale” del gioco, che ben s’innesta nel contesto orrorifico.
Ma sono i fantasmi a depravare gli esseri umani, o è la depravazione di quest’ultimi a generare un numero crescente di infestazioni? Non c’è una risposta esatta a questa domanda, lasciando al master ampia libertà d’azione.

Il manuale descrive anche parte del mondo dei morti da cui arrivano queste entità irrequiete. Mondo che è composto anche da alcune “anticamere” – simili al Limbo – che permettono a noi mortali di dare una sbirciata dall’altra parte. Ammesso che qualcuno sia disposto a giocarsi buona parte della sanità mentale per farlo.
Infine c’è spazio per parlare delle società segrete che, nel corso dei secoli recenti, hanno studiato questi fenomeni paranormali, a volte contrastandoli e a volte favorendoli e aumentandone l’intensità, per esempio incidendo sull’architettura segreta delle grandi città (sì, ogni riferimento alla megalopolismanzia è assolutamente voluto e riuscito).

Nel suo articolo di presentazione del GDR, Longo è tanto gentile da citare le atmosfere di Italia Doppelganger, tra quelle adatte a essere giocate col regolamento di Imago Mortis. La cosa mi inorgoglisce, ovviamente. In effetti ci sono alcuni racconti della mia produzione che ben si adatterebbero a diventare moduli d’avventura per questo GDR. Penso soprattutto a Milano Doppelganger, Milano Tsunami e Imperial.

Se vi ho incuriosito a sufficienza potete acquistare il PDF (in inglese, lo ripeto) di Imago Mortis, sia per organizzare un vostro gruppo di gioco che per il puro piacere della lettura. Lo trovate qui.

Articolo di Alex Girola: https://twitter.com/AlexGirola
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Un commento

  1. Credo che questo articolo me lo sia perso… fino ad oggi! Grazie per l’attenzione. Effettivamente molte suggestioni per il gioco, tolto il debito principale con Marolla, Leiber e de Quincey, le ho raccolte da racconti tuoi e di alcuni altri scrittori italiani. In futuro il discorso si può approfondire senz’altro!

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