
Anno 2048
Dopo un quarto di secolo turbolento, tra guerre, catastrofi climatiche, pandemie e crisi finanziarie, il mondo ha raggiunto un principio di utopia pacifista.
Grazie all’invenzione dei motori Tangerine-Avramov, gli esseri umani hanno iniziato l’esplorazione dei sistemi extrasolari, fondando la prima colonia umana nel cosmo, New Horizon.
Quando l’umanità sembra oramai essere entrata in una nuova epoca di prosperità, su New Horizon avviene il primo contatto con una specie aliena.
I VrilYa, umanoidi dalla pelle color inchiostro e dai capelli argentati, attaccano la colonia. Li accompagnano mostri che sembrano usciti dalle fiabe oscure del medioevo: lupi giganteschi, misteriose donne dalla voce ipnotica, creature sferiche dai molti occhi, e altre ancora.
I VrilYa conquistano New Horizon in pochi giorni. I loro piani – così come la loro natura – sono misteriosi. E se puntassero alla Terra?
Solo un gruppo di ex detenuti, fuggiti durante l’attacco alieno, può scoprire la verità.
Warp Raiders è il terzo volume di una saga di romanzi brevi, Antiqua Gens, che si svolge in un arco temporale di ben 130 anni.
Il primo capitolo, C’è qualcosa sulle Alpi, è ambientato durante la Grande Guerra.
Il secondo, Razza Ventura, ha luogo nei giorni della Seconda Guerra Mondiale.
Entrambi hanno in comune lo scenario della Carnia, dove si svolgono i fatti narrati.
In Warp Raiders, terzo e inatteso volume del medesimo ciclo narrativo, ho spostato tutto avanti nel tempo, nell’anno 2048. Non è solo il piano temporale a essere cambiato, bensì anche quello geografico. Non siamo più in Carnia, anzi, non siamo più nemmeno sulla Terra, bensì sulla prima colonia extrasolare fondata dagli esseri umani, New Horizon.
Antiqua Gens è nato anni fa. Il primo racconto era concepito come uno stand alone, una storia autoconclusiva che fonde la narrativa di guerra al fantasy e all’horror. Ancora oggi C’è qualcosa sulle Alpi funziona benissimo come racconto autoconclusivo.
Anche Razza Ventura presenta il medesimo cocktail: guerra, dark fantasy, avventura, gore.
Con Warp Raiders ho voluto cambiare le carte in tavola, mettendo in campo anche la fantascienza, senza però rinunciare agli agganci coi capitoli precedenti. Il racconto che vi accingete a leggere è dunque qualcosa che ricorda un classico film o romanzo di fantascienza militare, ma con un forte innesto di quegli stessi elementi fantasy presenti negli altri Antiqua Gens.
Il risultato è buono?
Sarete voi, cari lettori, a darmi questa risposta.
Ma non è finita qui.
Questa saga si concluderà col quarto volume, L’Ultima Battaglia, che tirerà le somme di quanto narrato finora.
Quindi indossate la tuta spaziale, stappate una bibita fresca e preparatevi a un viaggio che vi porterà molto lontano da casa…
(Dalla nota introduttiva della novelette)
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Articolo di Alex Girola: https://twitter.com/AlexGirola
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Preso al volo ieri sera. Detta così, ricorda un po’ l’idea di narrazione di “Cloverfield”…
Ma in base alla sensazione del momento o dopo averlo letto? 😉
Preso subito! Peccato un po’ per la copertina, che non mi sembra molto rappresentativa, ma la storia finirà sicuramente sul mio podio!
Eh, a me la copertina sembrava carina 😀
Mi risulta carina anche a me eh, solo che mi aspettavo un volto più… Nero 😀