Eventi X
di John Casti
Edizioni Il Saggiatore
333 pagine, 18 euro (9.99 in formato digitale)
Sinossi
Un’esplosione nucleare, un’epidemia globale, un blackout delle reti elettriche o un collasso dei mercati finanziari. Il mondo ci dimostra che il futuro non è così prevedibile e non tutti i rischi sono controllabili. Abbiamo una sola certezza: la civiltà contemporanea poggia su pilastri precari come un fragile castello di carte. John Casti, teorico dei sistemi complessi, richiama la nostra attenzione sui fatti davanti ai quali voltiamo la testa e ci allerta sulle vulnerabilità a quegli eventi causati dall’uomo, possibili e nello stesso tempo rari e sorprendenti, che mettono a repentaglio la nostra vita quotidiana. Con “Eventi X” Casti esplora i sistemi vitali per la specie umana, sottolinea i pericoli che ci attendono, segnalando le spie di allarme per tenere a bada gli eventi anomali e fornendo consigli per ridurre la complessità dei sistemi umani e adattarsi a ciò che crediamo non possa mai capitarci. Tra gli eventi x presi in considerazione ci sono la possibile messa fuori uso su vasta scala di internet o di tutti i dispositivi elettronici a causa di un impulso elettromagnetico; il crollo delle filiere alimentari, un sistema di produzione e commercio globale altamente instabile; rischi energetici come il verificarsi di altri disastri nucleari e l’estinzione definitiva del petrolio estraibile. Casti, infine, esplora le probabilità di pandemie, di collassi finanziari e, soprattutto, le minacce che potrebbero impedire a tutti di avere accesso all’acqua potabile.
Commento
Parlare di Apocalisse fa più paura se la si discute un saggio come questo, che non vedendo qualche improbabile film di fantascienza.
Infatti Eventi X è un libro che inquieta, nel suo essere freddo, analitico e minuzioso.
L’autore, John Casti, è un matematico americano, con un curriculum molto ricco: ricercatore alla famigerata RAND Corporation, docente universitario a Princeton e alla New York University, fondatore della rivista Complexity.
Ora vive a Vienna, dove dirige una società chiamata X-Center, che sembra quasi il nome di un team supereroistico, ma che in realtà si occupa di studiare, prevedere e analizzare gli eventi catastrofici causati dall’azione o dalla non-azione umana.

Eventi X è un ottimo compendio delle sue idee e delle sue ricerche. Il saggio è ricco di dati e di ipotesi catastrofiche ben curate e documentate. Nulla a che vedere con sciocchezze cospirazioniste o invenzioni millenariste. Proprio questa assoluta scientificità rende la lettura interessante e sottilmente inquietante.
Casti inizia la sua analisi da un’affermazione nata dalla sua conoscenza della matematica: la nostra società è troppo complessa per poter resistere a lungo. Simulare il funzionamento e lo sviluppo della nostra società, per prevederne gli sviluppi e le crisi future: questo è ciò che fa l’autore, ovviamente partendo da “eventi x” già occorsi nel passato.
Perché se è pur vero che il nostro mondo non è “finito”, ha già dovuto subire sconvolgimenti che hanno rappresentato dei punti di svolta della storia umana. Pensate ai disastri naturali, anche quelli assai remoti (come l’esplosione del supervulcano Toba), ma anche a quelli causati dall’uomo (guerre, stermini di massa, crisi energetiche) e da virus e malattie di varia natura (come la Spagnola).
Partendo da questi esempi storici, John Casti traccia una prospettiva futura, in una serie di corsi e ricorsi storici, a cui si aggiungono nuove minacce dovute al progresso tecnologico e scientifico.
E’ così che il libro esamina questa serie di possibili Eventi X:
1) Blocco prolungato di Internet;
2) interruzione della distribuzione mondiale del cibo;
3) black out di tutti i computer per un impulso elettromoagnetico;
4) fine traumatica della globalizzazione;
5) distruzione della Terra da parte di uno “strangelet” (una particella “esotica” sfuggita a un test azzardato);
6) un conflitto nucleare;
7) la fine improvvisa del petrolio;
8) una pandemia incontrollabile;
9) il crack della rete energetica e dell’acqua potabile;
10) la rivolta di robot intelligenti;
11) il crollo dei mercati internazionali.

Personalmente ho trovato più perturbanti gli eventi x di possibile natura umana. Questo perché, per come li descrive Casti, parte di essi sembrano già in atto. Magari lentamente, ma anche inesorabilmente. In particolare la crisi finanziaria, che potrebbe appunto causare una fine traumatica della globalizzazione, oppure la possibilissima fine imminente delle risorse petrolifiere mondiali. Senza parlare del “blocco di Internet“, che pare tutto fuorché un’ipotesi remota, e di cui io non sapevo nulla, non prima di leggere questo libro.
Ovviamente, alla luce di quanto sta avvenendo nel nostro paese, anche lo scenario del crollo dell’Unione Europea, che causerebbe una balcanizzazione, forse anche violenta, del Vecchio Continente non mi lascia dormire esattamente dei sonni tranquilli e beati.
Altri eventi x – come per esempio la rivolta dei robot – sembrano ben più fantascientifici, ma solo per un motivo: arriveremo mai a un tale punto di evoluzione scientifica e tecnologica? A oggi la risposta sembra essere una soltanto: no.
L’autore offre anche alcune possibili vie di scampo agli scenari più controllabili, anche se non si tratta quasi mai di ricette semplici o particolarmente rassicuranti.
Eventi X è dunque un ottimo saggio, direi indispensabile per chi scrive fantascienza apocalittica. A livello di documentazione e di spunti, non reperirete nulla di altrettanto valido altrove, né tantomeno su Wikipedia.

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(A.G. – Follow me on Twitter)
Questo è interessantissimo. Ho paura di leggerlo, ma voglio assolutamente leggerlo.
Merita, anche se fa discretamente paura…
Grazie. Questo entra nelle mie priorità a partire da adesso.
Immaginavo 😉
Molto interessante, credo che sarà il mio prossimo acquisto!
Molti anni fa (15 credo) avevo letto un libro simile che analizzava le possibili cause per la fine del mondo, ne elencava 5:
– inquinamento/sovrappopolazione
– guerra nucleare
– impatto di un asteroide
– malattia
– uscita del sole dalla sequenza principale
Purtroppo non ricordo il titolo.
La questione del sistema complesso è vera, facendo un’analogia con l’ecosistema, esistono delle crisi che ne riducono drasticamente la complessità e la ripresa di solito è molto lenta.
Se può interessare, lascio un link ad un articolo scientifico correlato…
http://www.lescienze.it/news/2012/06/07/news/collasso_di_sistemi_complessi_punto_di_non_ritorno_popolazioni_pesci_pesca_lieviti-1072484/
Il punto è che molte delle previsioni pessimiste di 15, 20 e 30 anni fa si stanno puntualmente avverando.
La cosa trasmette un certo disagio…
Il libro è “Cinque ipotesi sulla fine del mondo” di Lorenzo Pinna, edizioni Mondadori 😉
Da leggere assolutamente, me lo segno!
Grazie per la segnalazione, stavo giusto per fare un ordine e l’ho infilato nel carrello, penso sarà una lettura interessante 🙂
Spero di sì!
Semmai poi fammi sapere 😉
Il fatto di aver lavorato per la Rand non è proprio un titolo di merito – mal’essersene andato forse sì 😀
Però Complexity non era male.
Mi segno il titolo, e ti ringrazio per la segnalazione.
Bah, conosco poco la Rand e quel poco non mi piace granché.
Ma il saggio l’ho apprezzato molto e tanto mi basta.
Un esempio su tutti – negli anni settanta il governo americano commissionò alla RAND Corp. uno studio, finanziato con un paio di milioni di dollari di allora, su quali strategie seguire in caso di invasione aliena.
Dopo sei mesi e un paio di altri milioni, la RAND rispose: arrendersi.
Potevo fare la medesima ricerca, con la medesima risposta, in cambio di una donazione via paypal.
Il libro entra subito nella mia prioritá di acquisto…nonostante che il suo autore abbia lavorato per la RAND,il testo mi sembra interessante.
Lo è!
Finalmente un testo per gli amanti del realismo pessimista!!!
Letto il post di sfuggita stamani, il libro devo comprarlo!
Leggendo dello Strangelet mi è venuto qulcosa in mente, solo leggendo l’argomento!
Roba tosta che poi la notte non ci si dorme, anzi, già non si dorme solo a leggere l’elenco delle disgrazie prossime a venire. Perché almeno una di queste robe è destinata a succedere e non si scampa.