Molte cose da leggere (e da scrivere)

Partiamo con una segnalazione imperdibile: l’antologia di racconti horror Dark Italy, pubblicata da Acheron Books, disponibile in pre-order su Amazon (e presto disponibile anche in formato ebook). Lo potete ordinare qui.

Nove fra le migliori penne della letteratura horror italiana per la prima volta riunite insieme in un’antologia di racconti del terrore ambientati nel nostro paese! Sì perché l’Italia, terra spesso associata all’arte, all’eleganza e a una certa spensieratezza, nasconde (ma non troppo) spaventosi squarci di tenebra, le cui radici sono antiche e profonde. Il gotico europeo, progenitore dell’horror moderno, deve infatti i suoi natali proprio all’immaginario italiano dell’epoca: foschi castelli popolati da sinistri assassini che complottano nell’ombra, avvelenatori e inquisitori, sabba di streghe, spettri e diavoli… Ecco quindi DARK ITALY, una spaventosa cavalcata notturna in nove moderni e agghiaccianti racconti del terrore, che esplorano IL LATO OSCURO DEL PAESE DEL SOLE.

Come si intuisce dalla quarta di copertina, il concetto è il medesimo dei miei racconti di Italia Doppelganger (scusate l’autocitazionismo), perciò non posso fare a meno di attendere quest’antologia, carico di grandissime aspettative.

Tra gli autori di questi racconti ci sono alcune tra le penne italiane che preferisco. So che è poco elegante fare i nomi, ma lo faccio comunque: Danilo Arona, Davide Mana, Luigi Musolino, Claudio Vergnani e Samuel Marolla. Degli altri ho letto assai poco, ma si tratta di professionisti della scrittura e sono curiosissimo di scoprire il loro approccio all’horror autoctono.

Un altro acquisto imperdibile di ottobre sarà il numero 7 della rivista Hypnos (Hypnos editore), di cui ho già parlato sul canale Telegram di Plutonia.
Hypnos magazine è un progetto molto interessante, ricco di contenuti, approfondimenti e di racconti. Un prodotto insolito, dalla qualità molto alta, cosa che nel settore del fantastico italiano rappresenta una rarità.
Hypnos si occupa di new weird, di weird e conseguenzialmente di horror (soprannaturale). Il numero 7, disponibile da metà ottobre, promette molta carne al fuoco. Per ordinarlo tenete d’occhio il sito web dell’editore, ma ricordate che la rivista sarà acquistabile anche su Amazon.

Torna la rivista “Hypnos” con un settimo numero ricco di contenuti. L’apertura è affidata al racconto “Tra i pini”, di Karl Edward Wagner, indimenticato maestro dell’horror e del weird moderno. Tra i classici dimenticati “Il labirinto”, racconto di C.H.B. Kitchin, e “Melma”, il racconto di Anthony M. Rud che ebbe la copertina del primo numero di Weird Tales. Per i contemporanei è invece la volta del canadese Richard Gavin, la cui narrativa richiama classici quali Arthur Machen e Algernon Blackwood. Doppio appuntamento con la sezione italiana, “Il botanico”, di Andrea Atzori, racconto vincitore della IV edizione del premio Hypnos, e “Sigarette strozzate”, di Eleonora Fisco. Non mancano le rubriche, tra cui un lungo excursus su una delle autrici più apprezzate dell’horror e del weird, Tanith Lee.

Sempre da Hypnos Edizioni (giuro che non sono sul loro libro paga!) vi segnalo un’altra uscita recente di grande cicciosità, pur trattandosi della ristampa di un classico poco conosciuto qui in Italia e non di una storia inedita.
Parlo di Discesa in Egitto, di Algernon Blackwood, uno dei maestri del genere weird e del soprannaturale.

Continuò a parlare della singolarità di quella terra come un semplice nastro di vegetazione lungo l’antico fiume, per il resto rovine, deserto, desolate lande mortali inondate di sole… Sembrava esserci, per lui, un’insolita rivelazione spirituale in quei luoghi dove il Passato sopravviveva con tanta potenza. Parlava quasi come se cancellasse il Presente.

George Isley, animo errabondo e inquieto, viaggia sino in Egitto alla ricerca di memorie sepolte. Davanti agli occhi del narratore, inizia la discesa nell’oceano di sabbia e nei suoi sbalorditivi e terrificanti ricordi. E l’anima di una civiltà perduta riprende vita, stringendo i protagonisti nelle proprie spire.

Il romanzo breve è disponibile in formato cartaceo e digitale.

Veniamo ora alla scrittura.
Da poco è a disposizione il mio nuovo racconto horror, Pegea, un horror ambientato in Valsassina, che è stato apprezzato dai chi l’ha già letto. Lo trovate qui, al prezzo di un cappuccino, più o meno.
Come vi ho anticipato, Pegea è l’antipasto al mio romanzo horror (bello corposo e “pieno”), che uscirà per Halloween. Parlo ovviamente di Milano Tsunami, di cui ho già parlato sul blog.
Entrambi fanno parte del ciclo di storie indipendenti e autoconclusive Italia Doppelganger ma con un distinguo. Pegea è infatti nel pieno del canone del progetto, mentre Milano Tsunami avrà delle sfumature urban fantasy, mischiate coi classici elementi horror.

La novità è che sto anche lavorando a quella che sarà la mia uscita per le feste di Natale. Si tratta di una novelette, sempre di genere horror, sempre del ciclo Italia Doppelganger. Ho il titolo, Blu Morte, e qualche migliaio di parole scritte. Tutto il resto arriverà in queste settimane.
Blu Morte sarà il mio primo racconto di fantasmi, ma dimenticatevi le atmosfere gotiche e/o le robe in stile teen horror americano, dallo spavento facile e con la trama ritrita.
Oso dire che si tratterà di un racconto piuttosto originale, anche se in linea coi temi e lo stile di quanto ho già scritto per I.D.
Vi terrò informati anche su questo progetto, sia qui che su Telegram.
Come vedete, la carne al fuoco non manca.

Blu Morte


Articolo di Alex Girola: https://twitter.com/AlexGirola
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Pagina autore: amazon.com/author/alessandrogirola

6 commenti

  1. Segnalo, per i milanesi, che tutte le pubblicazioni Hypnos si possono trovare anche al Libraccio Romolo, dove c’è praticamente un espositore tutto per loro. Ho preso solo un paio di cose, una novella lunga e un volumone con il meglio dei racconti weird, ma ad essere sincero non li ho apprezzati molto. Tuttavia la casa editrice è assolutamente meritevole, nel panorama attuale italiano.

    1. Buono a sapersi, grazie.
      Io compro quasi tutto su Amazon, ma un giro in libreria, se ben fornita, me lo faccio con piacere. La scomparsa dei piccoli editori dagli scaffali è uno dei motivi che mi hanno allontanato da Feltrinelli e altri store.

  2. Sì, confermo per Acheron i libri sono presenti al Libraccio di Milano (Arconati, però, non Romolo). Al di là di Dark Italy, su cui taccio, le altre sono tutte opere molto golose. Mi sembra che l’horror in Italia stia vivendo, di questi ultimi tempi, un piccolo fermento creativo. Seppur per ora confinato nell’aria indipendente.

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