L’ho annunciato senza troppi clamori sulla pagina Facebook di Plutonia, ma credo sia giunto il momento di spendere qualche parola anche qui sul mio prossimo progetto.
Premessa: Milano Tsunami è senz’altro un punto di svolta nel mondo di Italia Doppelganger, un romanzo che fa da spartiacque in questo ciclo narrativo. Sebbene i racconti e le novelette di ID continuino a essere autoconclusivi/e, Milano Tsunami è, come già è stato per Milano Doppelganger diversi anni fa, una punto di riferimento per tutto il progetto.
Il sottile filo d’Arianna che collega tutte queste storie – e che è visibile solo ai “veri fan” – sta portando alla nascita di una terza pietra miliare del ciclo narrativo.
Facciamo un passo indietro.
Milano Tsunami ha già generato degli spin-off, che possono essere letti anche senza conoscere gli avvenimenti del “romanzo-madre”. Parlo di Ariel e di Un lavoro facile. A brevissimo arriverà una terza novelette su questa falsariga, Sette Vite (trovate la copertina in anteprima sul mio canale Telegram).
Questo terzetto di racconti farà da apripista a Dall’Altra Parte.
Ebbene sì, questo sarà il titolo del nuovo romanzo di Italia Doppelganger.
Al momento il conteggio parole sta a zero, quindi dovrete aspettare mesi, per aspettare di leggerlo. Pensavo di spostare l’asse dell’azione/narrazione in parte (non so in quanta percentuale) sull’Inframondo, come alcuni di voi mi hanno chiesto di fare.
L’Inframondo, per chi non lo sapesse, è la dimensione natale dei Doppelganger. Un mondo-specchio che è la versione distorta, decadente e mostruosa del nostro, in cui la specie dominante (i Doppelganger, appunto) ha una civiltà basata sul parassitismo, fisico, energetico e mentale, che spesso sconfina nella nostra dimensione.
Se volete saperne di più potete scaricare (gratuitamente) la versione beta del gioco di ruolo di Italia Doppelganger (lo trovate qui*), dove troverete anche una disquisizione sufficientemente approfondita sulla concezione del multiverso che lega molti miei cicli narrativi (sì, l’idea che tutto sia in qualche modo interconnesso è un mio pallino da sempre!).
Il fatto che lavorerò a Dall’Altra Parte non mi vieterà di occuparmi, nel mentre, di altri progetti di scrittura, anche se saranno ovviamente di dimensioni più contenute (novelette e racconti).
C’è molta roba rimasta in sospeso, tra cui tutto il filone dei kaiju, a cui sto pensando come tornare, e in quali termini.
Comunque avrete aggiornamenti anche su questa e altre idee.
Sarà una primavera impegnativa, ma divertente.
* Prossimamente avrete la versione extended del gioco di ruolo, con molto materiale extra. Poi provvederò a scrivere un paio di avventure a tema, anche se vi invito a preparare le vostre e a giocarle tranquillamente. Comunque fatevi un giro sul Plutonia Telegram e troverete un’anticipazione succosa.
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Milano Tsunami è stata una avventura fantastica, Alessandro: una corsa disperata contro il tempo, rivelazioni e retroscena orribili, scene che sbloccavano altre scene nascoste che lasciavano a loro volta il segno. Ad oggi non riesco ancora a levarmi dalla mente una scena secondaria potentissima per lo stile in cui l’hai scritta, l’accenno all’orrore e basta e lascia che sia il lettore a pensare al resto: mi riferisco alla scena in cui descrivevi en passant l’incontro di quelli che sicuramente dovevano essere doppelganger in un capannone abbandonato con la malavita dell’Est (o era italiana, non ricordo) immischiati nella tratta delle bianche, e c’era questa fila di ragazze che mestamente (sotto shock?) scendevano… basta, sennò faccio spoiler però accidenti, quella scena mi ha colpito come un pugno nello stomaco e non era nemmeno fondamentale per Milano Tsunami. Bravo Alessandro, bravo bravo bravo!!! 🙂
Per quanto riguarda il ciclo dei Kaiju, anche qui per me il capolavoro è stato in particolare la rivelazione finale di Sfinge: ad oggi ho ancora in mente la scena dello scienziato al cospetto di quell’essere gigantesco che inizia a… confabulare formule matematiche con una vocina sottile. Il contrasto pazzesco tra le dimensioni indescrivibili di quell’essere e la sua voce flebile che snocciola formule senza senso risalenti a… [spoiler] 😀
Sei un mito, Alessandro! Continua così 😉