Nell’ambiente della scrittura e dell’editoria è il segreto di Pulcinella, ma all’esterno la verità desta stupore ogni volta che qualcuno ne parla. Infatti è successo ancora pochi giorni fa: ho accennato alla faccenda su un gruppo Facebook che gestisco e mi sono arrivati diversi messaggi privati per chiedere spiegazioni in merito.
A cosa mi riferisco? Al fatto che il mercato degli ebook, su Amazon e sugli altri grandi store digitali, è drogato.
Ovvero, per farla molto semplice, diversi autori (indie ma non solo) comprano finte recensioni a pacchetti, per rimanere sempre al vertice delle classifiche di vendite.
Stare al vertice significa avere molta visibilità e quindi – in teoria – vendere di più.
Senza dilungarmi in un discorso molto noioso e retorico, cercherò di spiegarvi tramite una serie di FAQ come funziona questo doping letterario.
- Chi vende finte recensioni?
Ci sono gruppi segreti di Facebook che accolgono richieste del genere e che offrono esattamente quanto ho appena detto, vale a dire finte recensioni, a volte anche finti acquisti e finte letture tramite Kindle Unlimited (il servizio che paga royalties in base alle pagine lette e non in base al numero di ebook venduti). Un tempo il commercio di servizi truffaldini avveniva anche via blog, ma poi qualcuno ha iniziato a scoprire questi imbroglioni, che sono migrati nella segretezza del social più popolato e più ambiguo del Web.
- Come è possibile pubblicare finte recensioni?
Chi vende questo genere di servizi solitamente gestisce decine e decine di falsi account su Amazon, ciascuno pensato solamente per recensire (senza averlo letto) l’ebook da “pompare”. Lo stesso discorso vale per chi ha bisogno di accumulare vendite fittizie. Basta ricaricare ciascuno di questi account con buoni regalo da 4-5 euro e poi spenderli per auto-acquistare il proprio ebook.
Recensire a casaccio – su pagamento – è perfino più facile e immediato.
- Quanto costa un servizio del genere?
Un tempo qualcuno aveva fatto da infiltrato, pubblicando il listino prezzi di uno di questi truffatori. Anzi, era successo diverse volte di smascherarli, anche se non è servito poi a granché.
Beh, non si tratta certo di servizi economici. I pacchetti di finte recensioni e finti acquisti variano in base alla quantità di feedback fasulli richiesti, ma si parte da una base di un centinaio di euro circa, salendo fino a cifre molto importanti.
- Si tratta di una truffa?
Assolutamente sì. Tralasciando gli aspetti etici di un traffico di questo genere, va ricordato che parliamo di servizi illegali, non permessi dalla policy di Amazon e degli altri store digitali. Se un autore viene scoperto a comprare finte recensioni può subire diverse ripercussioni, tra cui la chiusura definitiva dell’account da autore/editore.
- Ma Amazon e gli altri si accorgono della truffa?
Un tempo no, non se ne accorgevano. Ora le cose sono un pochino migliorate, ma siamo molto lontani dal risolvere il problema. Per un centinaio di recensioni fasulle cancellate dall’assistenza Amazon (e dalle altre), ne spuntano almeno altrettante. È possibile aiutare il loro lavoro facendo delle segnalazioni, purché siate ragionevolmente certi che una recensione sia fasulla.
- Come riconoscere una recensione fasulla?
Non esiste una regola generale, e si rischia di scatenare una caccia alle streghe. In linea di massima molte delle recensioni troppo generiche e stringate puzzano di falso. Parlo di feedback del tipo “splendido romanzo, da leggere tutto d’un fiato“, accompagnato da 5 stelline su 5. Nessun riferimento alla trama, allo stile, ai personaggi… niente di niente. In tanti casi queste finte recensioni non riportano nemmeno la dicitura “acquisto verificato”, che quantomeno garantirebbe l’acquisto dell’ebook da parte del recensore.
Quando vedete un ebook con un numero sovrabbondante di recensioni a 5 stelline, tutte quante accompagnate da poche parole smozzicate di generici complimenti, accendete pure il vostro senso di ragno (tanto per citare Peter Parker).
Un altro indizio è dato dall’oggettiva bruttezza di un ebook che ha oltre 100 recensioni entusiaste. Scaricate l’estratto – Amazon vi dà questa possibilità – e leggetelo. Se è sgrammaticato, scritto male, senza editing, potete stare certi che l’intero romanzo sarà così, e che quella pletora di recensioni a 5 stelline sono in buona parte false.
- Perché questo sistema è pericoloso?
Perché sfalsa totalmente un mercato già asfittico, dando visibilità a dei prodotti pessimi. Essi tolgono spazio a chi lavora onestamente, pagando dei collaboratori per pubblicare degli ebook editati, ben impaginati, con una grafica pregevole.
Ma non è tutto: vedere queste porcherie ai vertici delle classifiche induce molti lettori a comprarle. Poi, leggendole, appaiono per ciò che sono. Porcherie, appunto. Il che aumenta a dismisura tutti i pregiudizi sugli autori indie (i famosi “self”) ma anche sulla piccola editoria indipendente. Pochi cialtroni possono dunque danneggiare l’intera categoria.
E sta già succedendo. Sta succedendo in maniera massiccia e drammatica.
- Esistono fenomeni simili in altri settori?
Sì, potete scommetterci. Vi rammento solo il caso più eclatante, di cui abbiamo già parlato in passato, vale a dire il commercio di followers fasulli sui social media, in particolare su Instagram e Twitter. Se – esempio con cui mi capita di lavorare di tanto in tanto – una sconosciuta modella acquista 100.000 followers su Instagram, per ricevere offerte di lavoro come testimonial di qualche prodotto di bellezza, tutto il sistema ne risente. A guadagnarci sono soltanto quelli che vendono followers, e che cercano di monetizzare tutto e subito, consapevoli che il sistema tracollerà, prima o poi.
Quel settore è oramai completamente dopato, e presto anche quello letterario farà questa fine.
- Cosa possiamo fare per migliorare la situazione?
Tenete gli occhi aperti. Cercate di scoprire gli imbroglioni, senza però diventare ossessionati dal sospetto della truffa. Diventati dei buoni osservatori. Fate caso ai grandi successi di autori sconosciuti e controllate le loro recensioni. Segnalate i casi in cui l’imbroglio è così eclatante che è impossibile non notarlo.
Ma, soprattutto, comprate buone storie. Buon libri, buoni ebook. Leggeteli e lasciate dei feedback positivi, se vi sono piaciuti. Fateci del passaparola, se vi abbiamo intrattenuto in modo piacevole. Parlate di noi sui vostri profili social, lasciate una recensione su Amazon, parlate di noi coi vostri amici, davanti a una birra.
Aiutateci a non farci sparire, se vi interessa anche solo minimamente il nostro lavoro.
Fatelo perché molti di noi si stanno scoraggiando rapidamente.
Articolo di Alex Girola: https://twitter.com/AlexGirola
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C’è un autore con il cognome meno originale d’Italia (quello delle firme all’8 per mille, per intenderci) che ha per il proprio romanzo fantasy quasi 500 recensioni su Amazon, di cui oltre la metà è da cinque stelle. Credibile?
Da alcuni anni ormai diffido di chi prende solo 5 stelle. Non solo, anche con chi ha media alta, vado a leggermi le recensioni a 2-3 stelle. Le ritengo più veritiere e più foriere di informazioni. In qualche caso ho comprato lo stesso e spesso non me ne son pentito, perché non tutti vedono, per fortuna, le cose allo stesso modo.
Però sì, prima c’era il filtro e non andava bene; adesso il filtro non c’è, ma proprio per questo passa più rumore bianco che segnale “pulito”
A latere di quello che hai scritto verrebbe anche da chiedersi due cose su chi trucca i mercati in questo modo. La prima è: che margini possono mai avere, se si mettono a bilanci incassi e spese (sia dirette che indirette) in un mercato limitato come quello degli ebook in Italia? La seconda è più sul versante medico, ovvero di che razza di sindrome soffrono per ridursi a dipendere dal numero di followers sui social media?