
Quest’anno avrò visto una quindicina di serie TV e una marea di film, complice il fatto che spesso uso i canali di streaming (legali, sempre e comunque) come sottofondo.
Di almeno il 50% di tutta questa roba ho dimenticato quasi ogni cosa, se non forse la trama, ma solo per sommi capi. Alcuni film li ho proprio rimossi e potrei rivederli ex novo, senza riconoscerli.
Di altri titoli ricordo più dettagli, ma non i nomi dei protagonisti (forse nemmeno di quelli principali!) né molti plot twist.
Coi libri va un po’ meglio, ma nemmeno poi così tanto. Tendo a ricordare meglio le storie che leggo rispetto a quelle che vedo, ma non posso certo parlare di una memoria granitica.
Non è un problema soltanto mio.
Parlavo con un amico, come me appassionato dei film della Marvel. Dei FILM, badate, e non dell’intero mondo Marvel.
Come me ha visto tutti i film del MCU, eppure ricorderà sì e no il nome del 15-20% dei personaggi passati sul grande schermo (e probabilmente rivisti anche in home video).
Strano? Inquietante? Patologico?
In realtà è una cosa piuttosto normale.
Probabilmente questo amico, pur essendosi divertito molto coi film Marvel, non li ha mai guardati con lo scopo di “imparare” qualcosa, bensì solo con l’intento (sacrosanto) di divertirsi.
Nel mio caso ho vissuto la cosa in modo diverso: essendo un fan del MONDO Marvel (fumetti, approfondimenti vari etc) ho guardato i film anche con l’intento di espandere la mia conoscenza di questo argomento.
Cosa che, al contrario, non è avvenuta per decine e decine di altri film e serie che ho visto.
Le ultime stagioni di Game of Thrones, per esempio, le ho guardate in modo tanto distratto che faticherei a dirvi chi è morto, tra i tanti personaggi secondari, e chi no.
C’è dunque una grande differenza tra usufruire di un prodotto di intrattenimento al solo scopo di… intrattenersi, e farlo in modo “concentrato”, per studiare il prodotto stesso.
Innanzitutto è una questione di interesse personale, a cui subentra anche la faccenda della concentrazione spesa in una determinata attività.
Altro esempio: ho visto tutte le stagioni di Van Helsing ma stento davvero a ricordarne i dettagli. Sì, la serie mi è piaciuta, ma non mi sono mai concentrato davvero su di essa.
Credo che questo accada a molti di voi, oggigiorno, soprattutto a chi fa binge watching, sciroppandosi 10-15 puntate di una singola serie in un paio di giorni al massimo. A volte si fanno queste maratone per gioco, o per arrivare per primi a parlarne su Facebook, ma le si intraprendono in maniera molto superficiale.
C’è anche da dire che viviamo in un presente molto più distratto.
Ogni volta che vado al cinema mi imbatto in spettatori che guardano il film alternandolo al controllo della bacheca di Instagram o di Facebook, sullo smartphone.
Io stesso, quando leggo un libro, interrompo spesso per controllare una notifica sul cellulare. Anni fa, al contrario, riuscivo a leggere anche cento pagine senza staccarmi per un secondo dal libro.
C’è il rischio che la nostra capacità di concentrarsi vada a farsi friggere?
Secondo me no. Ciò che ci interessa veramente avrà sempre la nostra massima attenzione. Solo che abbiamo parecchie difficoltà a capire cosa ci interessa sul serio. Ecco qual è il problema, anche se a voi sembra di non vederlo.
Forse siamo di fronte a una questione di input eccessivi, sempre più difficili da scremare e da interpretare.
E voi?
Ricordate i nomi dei protagonisti degli ultimi film che avete visto?

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I nomi dei personaggi li scordato pure a 16 anni, quando i cellulari erano spesso una fantasia 😛
Ho sempre avuto dei problemi, coi nomi, pure quelli di persone reali.
Le vicende tendo a ricordarle più facilmente, ma come dici tu, c’è storia e storia, persino quando piace 😉
Stessa cosa anche per me. I nomi non li ricordo mai e nemmeno ci provo.
Infatti ho grosse difficoltà con libri dove si parla di saghe familiari lunghe e con montagne di nomi, stile Cent’anni di solitudine.
Ormai tendo ad evitarli perché perdo il filo e non so più chi fa cosa.
Per fortuna mi salvo da questa cosa delle serie TV da un po’ di tempo. Mi sono appassionato alle prime due puntate di Chernobyl. Quando poi potevo vedere la terza mi sono detto: “Ma c’è quel libro di Alessandro Girola che ti aspetta.”
La sera dopo la stessa cosa, poi c’è stato un nuovo libro. Per adesso sono rimasto alla seconda puntata.
Per le notifiche dei social ho risolto eliminandole. Entro a vedere solo quando il numerino in alto a destra dell’icona supera 100.
L’unica notifica che ho è Telegram 😉
Credo che sia proprio questo il problema: il binge watching e la possibilità di guardarsi un’intera serie di seguito ha abbassato il livello dell’attenzione che prestiamo ai dettagli…
Potrebbe essere semplicemente una forma di invecchiamento mentale.
Tre anni fa rimasi molto scosso, mentre scorrevo la mia bacheca di Anobii, quando mi accorsi che de Gli Uomini Vuoti di Dan Simmons che avevo letto ed apprezzato, non ricordavo il minimo accenno di trama, ed era la prima volta che mi accadeva.
Da allora succede che di alcuni romanzi letti durante l’anno io ricordi poco o nulla, solitamente quelli che ho apprezzato meno e che ho fatto fatica a finire.
Con i telefilm mi succede solo se è passato un tot di tempo tra una stagione e l’altra, ma in generale tendo a ricordarne i snodi principali della trama.
Vale lo stesso discorso per i film, anche se molto spesso si tratta di horror che vedo a cervello quasi spento e quindi, tendo a dimenticare gran parte di ciò che ho visto.
Raramente però mi accade con i grandi classici della letteratura, ed è una cosa ben più strana, evidentemente in quei casi mi concentro di più, chissà.
Ricordo bene se una pellicola ho visto o meno, anche se di questi ricordo la trama e tutto, ma non i nomi, anche perché in alcuni casi ricordarsi nome o personaggio è inutile.