Cinque volte Alex: una top 5 quantistica

Ne abbiamo parlato pochissimo tempo fa in questo articolo sugli universi paralleli.
Vi avevo promesso una Top 5 a tema e ora sono qui a saldare i conti. Normalmente un articolo del genere andrebbe in onda di sabato, ma visto che il tema è un po’ meno leggero del solito, ve lo beccate nel bel mezzo della settimana.
Le regole con cui ho scritto questo post sono semplici e fanno riferimento alla teoria dell’interpretazione a molti mondi, di Hugh Everett III. Non mi dilungherò a trattarne i lati tecnico-scientifici (non ho la capacità per farlo). Vi basti questa estrema semplificazione romanzata: a ogni azione che compiamo/non compiamo si crea un universo parallelo.
L’esempio più classico e semplice di tale teoria è dato dal film Sliding Doors, che sicuramente conoscete. La vita della protagonista, Gwyneth Paltrow, viene seguita in due esistenze parallele: la prima in cui è riuscita a prendere la metropolitana in tempo per arrivare a casa e trovare il suo fidanzato che la tradisce; la secondo no.
Io ho giocato su situazioni del genere. I cinque Alex alternativi di cui leggerete partono da “punti di biforcazione” reali, da scelte che mi si sono presentate per davvero in determinati momenti della mia vita, solo che io ho fatto altro (o per volontà mia, o per “destino”). Ma se avessi fatto altrimenti?
Presto detto: leggete.

Alex di Terra 2: Lo Storico

Anno di biforcazione: 1995
Probabilità che esista un Alex così: 80%

Finite le superiori ho fatto di testa mia, senza ascoltare il parentado, gli amici, i consiglieri improvvisati dell’ultima ora. Al posto di iscrivermi a Legge mi sono iscritto a Storia. Il percorso di studi è stato decisamente più piacevole, rapido e soddisfacente.
Pochi anni dopo, felice con la mia laurea in Storia in mano (a detta di tutti inutile come un foglio di carta straccia) ho iniziato una lunga serie di colloqui per entrare nella redazione di qualche rivista di settore. Dopo tanti stage sottopagati ho trovato lavoro all’estero, in Inghilterra, e sono finito a collaborare con History Channel.
Nel 2012 l’Alex di Terra 2 è un affermato giornalista. Ho anche pubblicato il mio primo romanzo a sfondo storico, in lingua inglese, e la casa editrice mi ha già opzionato il secondo, questa volta ucronico, sulla sconfitta degli Alleati nella Grande Guerra a opera degli Imperi Centrali.
Sono sposato con una ragazza gallese dai capelli rossi, conosciuta negli studi televisivi. Non abbiamo figli ma viviamo in una bella casetta vicino a Covent Garden.

Alex di Terra 3: Il milanese

Anno di biforcazione: 1996
Probabilità che esista un Alex così: 55%

Alla fine, anche se siamo così diversi, io e Alessandra ci siamo messi insieme due anni dopo esserci “frequentati”, in quinta superiore. Dopo la maturità non ci siamo persi di vista, anzi, fuori dal contesto della scuola la nostra storia è decollata.
Però sono io a essermi adattato alle sue abitudine e non viceversa. Ho iniziato a frequentare i locali dove lei andava coi suoi amici, ho accettato la raccomandazione di suo padre e sono finito a lavorare per la sua agenzia turistica ben avviata. Gli anni sono trascorsi tra alti e bassi – lei mi ha tradito un paio di volte, io mai – e alla fine ci siamo trasferiti a Milano.
Ho abbandonato quasi tutte le mie passioni e ora trascorro il tempo libero dividendomi tra aperitivi, week end a Forte dei Marmi (dopo abbiamo la seconda casa) e palestra. C’è un’insoddisfazione di fondo che emerge ogni tanto, quando dormo, ma al risveglio sono sempre troppo preso dagli affari per ragionarci su.
Alessandra è ancora bella. Non ha voluto figli per non rovinare il fisico a cui tiene ancora tanto, ma in compenso è riuscita a smettere di fumare. Nel 2012 la nostra vita sta per avere un bello scossone: con la crisi il ramo turistico perde colpi, quindi forse a breve arriveranno dei guai.
E io non riesco a pensare ad altro.

Alex di Terra 4: Il Press Agent di successo

Anno di biforcazione: 2007
Probabilità che esista un Alex così: 40%

L’Alex di Terra 4 è stato meno sognatore e più pratico di quello Terra 1. Sentiamo la sua storia.
Una volta inserito in un giro dinamico di conoscenze nel mondo della musica, dell’editoria e dello spettacolo ho colto l’occasione e, grazie alle buone referenze di alcuni artisti con cui ho collaborato, ho abbandonato il mio vecchio lavoro per diverntare un press agent freelance.
Le collaborazioni non mancano mai, anche se all’inizio si è trattato di incarichi sottopagati, o gratuiti. Lavorare onestamente mi ha però creato una buona fama. Sempre più gente si rivolge a me per avermi come addetto stampa o promotore d’immagine. Alla fin fine è però il mondo della musica quello che mi permette di vivere con le mie capacità, non quello dell’editoria, che rimane marginale in quanto a serietà/introiti.
Ho vinto parte della mia abituale diffidenza nei confronti di certi ambienti. Questo però mi ha portato, volente o nolente, una serie di conseguenze nefaste: non ho una donna fissa, bevo parecchio (ma mai sul lavoro), tendo a spendere molti soldi, tanto da non raggiungere mai una vera sicurezza economica.
Ora che ci penso l’Alex di Terra 4 dovresta averlo visto in prima fila, a Sanremo, durante l’ultima serata, quando è arrivata in finale una delle cantanti della sua “scuderia”… Ma, no, in fondo è successo in un’altra realtà.

Alex di Terra 5: Il montanaro

Anno di biforcazione: 1986
Probabilità che esista un Alex così: 25%

Quel maledetto passaggio a livello è sceso più in fretta del previsto e l’auto guidata da papà non è riuscita a superare la sbarra prima del passaggio del treno. Nel 1986 mi sono ritrovato orfano di entrambe i genitori, affidato ai nonni materni. Essi hanno venduto la casa ai miei zii, coronando così il sogno di trasferirsi in Valsassina. In tal modo, allontanandomi dall’hinterland di Milano e dai suoi tragici ricordi, speravano che io possa ricominciare a vivere con una certa serenità. Per molti versi è stato così.
La vita di montagna è più quieta e genuina. Le persone si guardano in faccia senza vergogna e c’è ancora fiducia nel prossimo. Cresco e studio in un contesto di una comunità piccola. Le prospettive cambiano molto rispetto a Terra 1: proseguire le scuole a Lecco comporta un grande dispendio di tempo e fatica. Opto per un diploma professionale, quindi torno al paesello. Nonno investe i soldi per rilevare l’emporio locale, che poi intesta a me.
Gli affari sono buoni: la mia attività, come sempre succede in contesti del genere, è un punto fermo della vita locale. Assumo una ragazza come commessa. Due anni dopo ci fidanziamo, nel 2000 ci sposiamo. E’ una brava fanciulla, senza troppi grilli per la testa, anche lei abituata ai ritmi della montagna.
Nel 2012 abbiamo due figli, di dieci e otto anni. L’emporio è diventato un minimarket e si parla anche di rilevare la trattoria a fianco del nostro negozio e di espandere così la nostra attività.
Curo un blog in cui pubblico racconti di vita vissuta, niente di pretenzioso o di elaborato. Ho una moto, unica mia vera passione, con cui d’estate giro l’Europa.

Alex di Terra 6: Supercriminale

Anno di biforcazione: 1988
Probabilità che esiste un Alex così: 10%

A furia di insistere papà mi ha comprato il computer che tanto desideravo. E’ il 1988 e sono il felice possessore di un Commodore 128. Videogiocare è bellissimo, ma presto non mi basta più. Nel giro di pochi anni divento una sorta di abile programmatore freelance. Dal 1990 in poi, a soli quindici anni, conosco già tutti i trucchi del mestiere. Metto da parte le mance dei nonni per comprare sempre più hardware. Alle superiori faccio i primi affari vendendo giochi copiati e programmi pirata.
La svolta vera e propria arriva nel 1997, quando divento uno dei primi internatuti italiani a occuparsi di hacking. In breve però vengo tentato dal lato oscuro della Rete. Divento un cracker e approfitto della grande ignoranza in materia per violare account, per compiere frodi sempre più rischiose (e remunerative). Dal 2000 in poi, iscritto a ingegneria informatica più come copertura che per altro, mi dedico al vero e proprio spionaggio industriale.
Non cresco mai, vivo come un eterno Peter Pan votato al crimine (informatico). Ogni tanto mi beccano. Faccio qualche settimana di domiciliari, poi sperimento anche la gattabuia. Non riesco a smettere.
Nel 2012 sono la persona che andreste a cercare per fare dei danni all’azienda che vi fa concorrenza, o per rubare l’account di Facebook della celebrità di cui volete pubblicare le foto osé sul vostro tabloid. Qualcuno mi chiama supercriminale informatico, altri (pochi, a dire il vero) eroe.
Ho come l’impressione che farò parecchia fatica a diventare vecchio.

45 commenti

  1. tutte ipotesi interessanti, quale vedo più realizzabile, in opzione alla vita “reale”?..penso la 2 e la 4 ( chiedo scusa ai tuoi..) , la 2 era una di quelle cose che avrei voluto tanto sviluppare io, ma la vita ti porta altrove.dopo 4 anni come ufficiale mi sono ” messo ” in riserva, ( con 5 richiamoni , Libano, Kurdistan, Somalia, etc etc..) e ho sviluppato tutt’altra cosa, ma lo sfizio della storia mi è sempre rimasto, sfogandosi in letture ed interessi inerenti l’argomento.per quanto ti conosco e da quello che traspare dai tuoi scritti ti avrei visto nene come storico della corrente ” sociale”, certo non un tecnicista, eppoi, da vecchio montanaro mi saresti comunque piaciuto nell’opzione dedicata, solo , cazzarola, proprio orfano?..vabbè l’artista sei tu..buona giornata ,Alex.

    1. Ho cercato un certo realismo nel descrivere questi cinque Alex alternativi 😉 l’incidente di cui accenno nello scenario del montanaro ha rischiato di accadere davvero. Per poco non sono diventato orfano davvero.
      La passione per la Storia è rimasta, così come il rammarico di non aver provato a farne un lavoro…

  2. Beh, quello del “se in quel momento avessi fatto così invece che cosà” è sempre un terreno fertile per l’immaginazione.
    Penso che il 3 difficilmente l’avresti raggiunto e mantenuto (non sei il tipo da adattarti alla Milano da bere e al week-end “al Forte”).
    La 2 è la più adatta a te, ma anche la 6 non è male 😉

    1. Mah, anch’io non mi vedo come viveur della Milano-bene, ma chissà dove e come la vita avrebbe potuto cambiarmi. Di gente che si è trasformata a causa di fidanzamenti strani ne conosco fin troppa 😦

  3. La 6 è la mia preferita…
    Cily 6 ti chiamerebbe eroe! 😀
    Anonymous che ha creato il panico sul sito della CIA a me è piaciuto parecchio. 🙂

    Cily sovversiva

  4. Oddio, questo rischia di diventare un sub meme come quello dei dieci anni nel futuro di Davide. Assassini, bestie senza ritegno che vi approfittate dei miei neuroni!
    🙂
    Io è meglio che non pensi ai miei, l’ho scampata troppe volte per volerci riflettere più di tanto.

  5. La cosa che ho notato è il livello di refusi superiore al solito il che indica o un post scritto di fretta o, e propendo per questa, un post difficile da scrivere, visto che ti confronti con i tuoi te stessi di altre dimensioni 😉
    Comunque il cyber criminale che abita in montagna e pubblica romanzi sci fi di successo planetario, sotto pseudonimo, in Terra 7, è il mio preferito 🙂

  6. A costo di sembrare macabro, la versione di Terra 4 mi pare quella in avresti guadagnato di più, e ovviamente non intendo economicamente.
    Riscoprire i valori reali, lo stare con gente vera, condividere emozioni e non lasciarsi traviare dalle apparenze, è una delle cose a cui più ambisco.
    Bella top 5, critica e cinica il giusto.
    Complimenti!

    1. Però ti confesso che una vita così quieta e monacale mi spaventa anche, e non poco. In un certo senso lo vivrei come un appiattimento, ma forse non me ne accorgerei nemmeno.

  7. Eh, mi piacciono, io ti vedrei bene nell’ultima come supercriminale.
    Mi spiace deluderti ma anche la vita in un paese di montagna non è posto per “ingenui” e “sognatori” come me e te.
    anche qui si tira al week end per sballarsi, ormai :-(((

  8. Io ti vedo sicuramente nei panni di Alex lo storico, magari con qualche chiletto in più; ma anche l’avventura del paesello non è proprio fuori dalla realtà. Non è detto che dal paesello non possa regalare al mondo capolavori letterari a tutto spiano. E comunque una gentil donzella che manzonianamente tiene la casa e la famiglia aiuta sempre un genio al lavoro!

  9. Se posso essere sincero, da quello che leggo mi sembra che ci sia un pò di malinconia in tutti gli Alex che hai descritto… Di sicuro mi sbaglio, visto che personalmente non ti conosco e quindi non so esprimere un parere obiettivo.
    Però pensando ai miei io alternativi mi sento folgorato da una scarica di tristezza (e qui partirebbe la sigla di chiusura delle repliche del Drive-In – Cosa resterà degli anni ’80 di Raf)

    1. No, non ti sbagli affatto. La malinconia c’è e c’era forte in fase di scrittura… Guardare al passato e alle occasioni mancate è sempre uno shock emozionale mica da ridere…

  10. Per la carità, stiamo lontani da Alex lo storico che io la mia laurea in storia l’ho usata per scopi che non voglio dire, altrimenti diventerei volgare.
    Mi piacerebbe una realtà in cui chiamarti supercriminale eroe. Magari si potrebbe addirittura collaborare. Anche perché in quella realtà io sarei una multimiliardaria che vuole devastare la concorrenza 😀

    1. Eh, ma intanto io ho odiato ferocemente il mio percorso di studi, mai amato e portato avanti solo per far piacere alla famiglia (la cosa peggiore on assoluto, credo).
      A dire il vero, tornassi indietro, valuterei anche l’idea di non fare proprio l’università, ma quello è il famoso “senno di poi” 😛

  11. !
    Bellissima idea, ed ottima esecuzione.
    E io te la copio, Dio quanto te la copio!

    Come diciamo di solito con un mio vecchio amico nelle rare occasioni in cui ci tocca brindare “A tutto ciò che è stato, e a tutto ciò che avrebbe potuto essere!”

    1. Beh, grazie mille! Un altro esimio lettore soddisfatto 😉
      Ovviamente speravo in una tua Top 5 quantistica; immagino che avrai cinque Davide alternativi spettacolari da presentarci…

      1. Va online domattina, e mi ha lasciato pieno di amarezza.
        Per vendicarmi, nel post successivo parlerò di un libro che sarai obbligato ad acquistare.
        E poi, per il weekend, mi rilasso con una top-five proposta da Ferruccio.

        1. Ti leggo domani verso mezzogiorno, che in mattinata sono offline 🙂 Sono molto curioso, lo ammetto… Riguardo al libro, se c’è in ebook… volentieri!

  12. Io subisco il fascino del male dell’Alex di Terra 6.
    Perchè sotto sotto, quello del cybercriminale, è un “mestiere” che (ci) affascina tutti…
    Bellissimo post. Mi è piaciuto un sacco. Quello del “noi stessi alternativi” a seconda delle decisioni prese è un giochino che bene o male facciamo tutti inconsciamente.
    Come Davide qui sopra, penso che te la ruberò pure io, come idea… XD

    1. Cybercriminale, già solo il nome è figo 😉 Chi non ha la tentazione di imparare a smanettare un po’ più del lecito? Ai tempi di ICQ (una sorta di MSN ante litteram) ci avevo pure provato, ma mi sono fermato prima di sentirmi davvero una cacca. Ma in un altro universo…

      Ok: voglio leggere dei 5 Sommobuta alternativi 🙂

  13. Eh, grandiosa top 5, Alex! Te la copierò pure io, settimana prossima! 🙂 Anche perché giocare con gli universi alternativi è sì simile al “da qui a dieci anni” di Davide, ma anche completamente diverso. E stimolante.
    Dei tuoi Alex alternativi, quello che sembra più bello è lo Storico, direi. 🙂

    Ciao,
    Gianluca

    PS: Ah, grazie per il link di Sliding Doors. *O*

    1. Sapevo che non avresti resistito alla tentazione del meme 😉
      Il link è sacrosanto: perché indirizzare i lettori a un’anonima pagina wikipedia quando c’è la tua bella recensione già pronta? 😉

  14. Che bello. Poi spiegami come fa una cosa così a non diventare un meme. Un altro. 😀

    Be’, le idee sono belle e possibili. E, quanto coraggio o incoscienza o tutt’e due si deve avere per intraprendere la carriera n. 6?
    Cioè, a pensarci, è anche quella a cui hai dato solo il 10%. Sono scelte obbligate, più che liriche. Uno diventa davvero supercriminale perché non ha alternativa, o no? ^^

    1. Scelta obbligata o forse un Alex con qualche remora morale in meno? Cedere alla tentazione è più facile di quanto si pensi… Tutte le volte che ho provato a smanettare nel lato oscuro del web ne sono rimasto affascinato. Immagino che il passo successivo sia passare dalla teoria alla pratica. Se mi ci fossi messo, chissà…

      Aspetto i cinque Germano alternativi! Ma chi saranno?
      – Hell
      – Elgraeco
      – Germano
      – Kirk
      – Ash

      ?

  15. In effetti, la tentazione di scrivere di cinque mie versioni alternative è grande, ma ho paura finirebbero per assomigliare troppo ai miei cinque futuri possibili di qualche giorno fa.
    Però ci penso, sì, ci penso. 😉

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