Chernobog Avarija (1): La Mossa dell’Alfiere

Bene, da oggi parte questa nuova sperimentazione.
Racconti autoconclusivi, ma legati da continuità. Idea rubata a Davide e a questo suo pezzo, ma in fondo anche a Glauco e ai suoi ebook relativi a Mauro Bianchi.
Il mio ciclo narrativo si chiama Chernobog Avarija.
Siamo dalle parti delle ucronie impure: storia alternativa pesantemente influenzata da iniezioni di “fantastico”. In questo caso il mio punto di rottura col continuum è l’anno 1986. L’incidente di Chernobyl non è stato casuale, bensì è servito a richiamare delle forze misteriose sul nostro pianeta, al servizio dei sovietici. La Guerra Fredda non è finita e  nel 2012 ci sono ancora i due blocchi contrapposti, solo che in quello orientale coabitano demoni, redivive creature mitologiche e tecnomanti sostenitori del comunismo magico. Per gli amanti delle etichette potrei dire che in questi racconti c’è anche un pizzico di atompunk, ma a livello molto vago.
Di più non vi dirò, non in questi post introduttivi ai vari racconti.
Ho scelto una narrazione spiccia e asciutta, sia per facilitare il mio lavoro di autoediting, sia per provare a superare alcuni limiti che mi vengono di tanto in tanto rinfacciati. Ci sarò poi riuscito?
Comunque sia, si parte oggi col brano introduttivo, che vado a presentarvi.

Il primo racconto, La Mossa dell’Alfiere, è scaricabile da adesso. Diciamo che, metaforicamente parlando, dovrebbe essere l’apertura di una partita di spionaggio horror su cui si basa questa mia storia.
Trattasi di un pezzo veloce, 15 pagine in formato A5. Disponibile in formato ePub, PDF e Mobi. Impaginazione “grossolana” da parte del sottoscritto.
Cercherò di proporvi altri racconti con una scadenza di 15-20 giorni l’uno dall’altro, fino a ricomporre quello che è una specie di romanzo breve spezzettato. Poi alla fine, se ne varrà la pena, riunirò tutto in un vero e proprio ebook più professionale, nonché unico e spero gradevole.

La Mossa dell’Alfiere
Racconto – 15 pagine circa, formato A5


53 commenti

  1. Attendo con trepidazione di leggere tutti i racconti.
    Quel pizzico di atompunk mi ispira molto, oltre che l’ambientazione storica e l’ucronia
    E poi che altro dire, se non grazie per aver linkato il mio blog sotto la voce atompunk.
    Già scaricato “La mossa dell’Alfiere” ed oggi pomeriggio mi accingo alla lettura.

        1. Finalmente sono riuscito a trovare il tempo di leggerlo.
          Mi piace molto come scrivi, sopratutto la gestione dei dialoghi che risultano fluidi e ben organizzati.
          Avevo già letto qualche tuo e-book e questo breve ma intenso racconto ha confermato quello che sapevo già e cioè che sei davvero bravo.
          L’ambientazione mi stuzzica molto e sono curioso di vedere come si sviluppa.
          Volevo inoltre ringraziarti per il trackback.

        2. Grazie mille, gentilissimo!
          Spero che i prossimi capitoli ti piacciano allo stesso modo.
          Per il pingback non ci pensare: era dovuto e l’ho fatto con gran piacere 😉

    1. Non ti preoccupare. Figurati che io volevo leggere qualcosa di Mauro Bianchi, anche se non è il mio genere, ma non so proprio quando riuscirpa farlo :-/

  2. Ho finito di leggerlo ora. A parte qualche refuso l’ambientazione è intrigante e hai derivato alcune modifiche temporali molto interessanti. Occhio alle incongruenze, i giubbotti antiproiettile coprono anche la schiena, con solo la placca frontale non ci si va sul campo.

    1. Ai refusini ci penserò quando farò tutt’uno di questi racconti, accorpandoli in un solo ebook.
      L’incongruenza che mi citi sinceramente non la ricordo, ma può farsi che abbia cannato un passaggio descrittivo. Rimedierò anche a questo.

  3. Alex!!!Ma sei incredibile!
    Quest’idea dei racconti proprio non me l’aspettavo…forse perchè qualche giorno fa scrivevi che eri in un momento di bassa marea con la scrittura?
    Ora ho capito!Tentavi di depistarmi! 😉
    Scarico e leggo il racconto!Poi ti dico!
    Intanto grazie mille, sai che mi piacciono certi omaggi 🙂

    Cily

    1. No, affatto 😉 è proprio perché sono fermo sulla narrativa lunga che ho pensato di recuperare una vecchia idea e di tirare fuori questi racconti. Mettere la parola fine dopo 10-15 pagine mi toglie un bel po’ d’ansia da prestazione.

  4. Scaricato! Appena leggo ti faccio sapere! 🙂

    E poi questo formato di serie di racconti stand alone ma legati da una stessa ambientazione piace anche me, e come tu già sai anche io ne dovrò avviare una. 🙂

    Ciao,
    Gianluca

    1. Sì, è un format che ha dei lati interessanti, sia per lo scrittore che per i lettori.
      Aspetto ben volentieri i tuoi lavori in materia, lieto che ci sia di nuovo questa sperimentazione trasversale (e spontanea) che “infetta” i vari blog…

      1. Ho letto il racconto e devo dire che ha ripagato le aspettative. 🙂 L’ambientazione sembra molto interessante e sono sicuro che con il procedere dei racconti emergeranno altri risvolti interessanti. Bella la trovata dell’ectoplasma, che non mi aspettavo proprio di trovare. Per non parlare delle varie frecciatine al modo di fare italiano e alla nostra politica… 😉

        Ciao,
        Gianluca

    1. Possiamo fare che:
      A) Ne parli bene e come al solito ti faccio un bonifico;
      B) Ne parli male e montiamo su un flame da 10.000 visite in un giorno
      😀

  5. E meno male che stavi scrivendo meno. Continui a proporre lavori su lavori, altro che, senza contare i tanti post del blog. Ovviamente la cosa mi fa molto piacere 🙂

  6. Borgo Pliss, La Nave dei Folli, e adesso pure questo… periodo prolifico!
    Letto d’un fiato, apprezzato molto! ^_^ Pensi di virare sull’atompunk? E’ un genere abbastanza inesplorato, potrebbe essere interessante…

    1. Grazie! Son contento che ti sia piaciuto 🙂
      Non so se virerò sull’atompunk. In realtà quello che ne sta uscendo finora è un incrocio tra alcune atmosfere “mignoliane” (BPRD) e una sorta di ucronia horror in tema di guerra fredda. Però sì, l’atomica in sé, e mi riferisco al termine letterale, avrà molta importanza nel racconto globale 🙂

  7. Me li leggerò tutti.
    Perchè sei bravo
    Perchè non so cosa si l’atompunk e lo voglio sapere
    Perchè sono una lettrice onnivora e insaziabile (ma non tutto quello che leggo mi piace)

    1. E’ giusto avere dei gusti, anche molto esigenti e critici. Anch’io sono così 🙂
      Però è bello anche spaziare e dare almeno un’opportunità ai vari generi.
      Per il resto posso solo ringraziarti…

  8. Ehi, uno non può essere assente qualche giorno da questo blog che – zac! – si sfornano subito idee niente affatto male! 😉
    Credo che questo si insinuerà agilmente nella mia coda di lettura in allungamento costante. L’idea del racconto breve è senz’altro ottima (vai col download).

    OFF TOPIC: cosa ne pensi in generale dei book trailer? Intendo però BT brevi, brevissimi da un minuto e mezzo al massimo…

    1. Bentornata 🙂
      Sì, il racconto breve è un bell’incentivo alla lettura, specialmente per chi, come me e te, ha delle code lunghissime!

      Riguardo ai booktrailer io ne ho fatti pochi, giusto tre. Mi sono divertito molto, quasi quanto in fase di scrittura, però non so dirti se sono poi serviti a promuovere i miei lavori…

  9. finisco l’ultimo dell’inquisitore Eymerich e parto all’attacco della nave e di questa bella novita’ che, solo dalla tua intro, mi attizza un tot;)

    A proposito di trolls: se non l’hai gia’ visto, c’e’ The Troll Hunter del 2010…..

    -Simo

  10. sbaglio o siamo dalle parti di Crepuscolaria? la cosa non mi dispiacerebbe affatto visto che quelle atmosfere erano molto suggestive

  11. Il racconto non mi attira tanto, sarà per il titolo. Volevo avvisarti che sul profilo blogger non hai inserito il link a questo sito, per cui chi ti incontra tramite qualche commento poi ha difficoltà a trovare i tuoi articoli più recenti.

  12. Scaricato e letto tutto d’un fiato! Fichissimo! ^_^
    Sono impaziente di leggere i seguiti… Intravedo “roba de sesso” tra i due… 😀

    Unico neo, se posso permettermi: la fine che fa Cahill, che hai presentato come uno “esperto” delle operazioni sul campo, che entra da solo e impreparato in una stanza dove evidentemente c’è un attacco in corso, per soccorrere un uomo probabilmente già spacciato. Non so, mi è sembrato un po’ troppo fesso…

    1. Grazie! Spero che i seguiti ti piaceranno 😉

      Riguardo a Cahill, boh, ho immaginato che essendo un paramedico fosse lecito “disegnarlo” come ansioso di soccorrere il compagno gravemente ferito.
      Non è una giustificazione, eh, ti spiego solo come vedevo io la scena al momento della scrittura 🙂

  13. Letto. Un interessante mix di presenze misteriose, spy/action-story e ucronia.
    Per essere un mondo in cui la guerra fredda non è finita, forse ci sono personaggi un po’ troppo internazionali. Mi sarei immaginato una minor circolazione tra un Paese e l’altro, non l’inverso.

    Scusa, poi, se mi permetto, ma sono concentrato sull’editing e alcune cose mi saltano facilmente all’occhio. Se ti interessase nel gruppo Web-editing cerchiamo di revisionare i romanzi prima della pubblicazione http://www.anobii.com/groups/01460cd28c4980006e/
    Segnalo:
    Beige non vuole l’accento.
    Guanti in lattice (non lattici).
    Verso il sesto piano (non senso piano).

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