Chernobog Avarija (2): Il discorso della Regina

Eccoci al secondo appuntamento col ciclo narrativo ucronico-horror-atompunk-pulp (etc etc) Chernobog Avarija.
Il primo capitolo, La mossa dell’Alfiere, vi ha introdotti nella storia, offrendo qualche punto di riferimento sullo scenario e su alcuni dei protagonisti.
Il discorso della Regina è invece un racconto senza action, che introduce gli altri due personaggi-chiave della storia e che (soprattutto) approfondisce in parte l’ambientazione ucronica che sto creando cammin facendo.
Siamo nel 2012, ma è diverso da come lo conosciamo. La Guerra Fredda non è mai finita, visto che nel 1986 degli stregoni sovietici noti come “Cosmisti” hanno causato un incidente nucleare in Ucraina al fine di aprire un passaggio su una dimensione parallela, dove migliaia di anni fa si rifugiarono i figli del Re del Mondo, le creature che noi chiamiamo mostri, o demoni.
In cambio della ritrovata libertà alcuni di questi esseri hanno deciso di schierarsi con l’URSS, i cui nuovi gerarchi vagheggiano di bolscevismo mistico e di proletariato universale.
Eppure gli equilibri sono instabili, tra nuovi movimenti di pace trasversale e falchi a cui l’eterna contrapposizione tra i due blocchi non basta più…
Elementi e storia che scoprirete man mano, ma i cui contorni, a grandi linee, sono esposti proprio in questo secondo racconto.
Il terzo racconto, La Torre Nera, è già pronto e in fase di revisione. Sarà un capitolo molto più lungo e decisamente pulp. Il bello di scrivere senza porsi limiti e senza dover guardare al mercato mi sta invogliando a sperimentare, nel tentativo di mixare argomenti, suggestioni e tematiche di natura diversa.
Se tutto va bene pubblicherò il capitolo tre nel giro di 15-20 giorni, ma intanto godetevi questo.
Vi ricordo infine che questi racconti sono autoeditati, pronti all’uso per un test sul campo. Un domani, quando e se li riunirò in un unico file, verranno revisionati e ripuliti, anche dal punto di vista grafico.
Buona lettura.
(Ps: causa la chiusura di Megaupload ho trasferito tutti i file su Rapidshare. Per scaricarli dovete cliccare sul tasto centrale verde, indicato con la scritta download).

Il discorso della Regina
Racconto – 15 pagine circa, formato A5


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(Capitolo 1: La mossa dell’Alfiere)

24 commenti

      1. Letto anche il “Discorso della Regina”, oltre ai dovuti elogi per la tua abilità scrittoria, devo dire che rimango sempre stupito di come tu con poche frasi e dialoghi riesca a farmi conoscere il personaggio ed il contesto storico/ucronico.
        Io devo dire che invece tendo a mettere troppi dialoghi e spero che “Jack” non diventi troppo verboso o troppo infodump.
        Comunque bravo, continua così, mi tantissimo il tuo stile.

        1. Grazie di cuore.
          Mi consola sapere che non tutti considerano dei passaggi come questo pura e semplice infodump 😉
          Non ho ancora letto qualcosa di tuo (tranne il blog, che seguo sempre). Come posso rimediare?

        2. Prossimamente (data incerta) dovrei pubblicare il mio primo e-book, mi dispiace non accontentarti subito, ma a differenza tua sono molto metodico (leggasi lento) nella scrittura.
          Mi piace rileggere, controllare grammatica e sintassi, fare ricerche e quant’altro, insomma sono un “perfezionista”.
          Dopo “Jack” arriveranno anche i miei “vecchi” racconti cartacei, dopo ovviamente una piccola revisione.
          Comunque sono davvero felice che segui il mio blog, per me è un grande onore.

  1. ma che simpatica sta donnina!
    Due righe di descrizione dei protagonisti tanto per inquadrarli meglio mi piacerebbero.
    E direi che l’ attesa per il terzo capitolo si alza…

  2. Tirato giù e letto 🙂
    L’ambientazione è parecchio interessante, sono curiosa di avere altri dettagli, anche perché trovo che la storia sia inquietante.
    Bella l’idea di usare un pezzo degli scacchi per ogni personaggio (almeno fin’ora!), ma ha un significato che l’alfiere fosse nero e la regina sia invece bianca?

    1. Grazie 🙂
      L’ambientazione la sto sviluppando man mano… spero che continuerà a piacerti anche nei prossimi episodi!
      L’utilizzo della metafora degli scacchi ha un significato più o meno sensato… a ciascuno dei miei personaggi ho affidato un ruolo, senza però comprimerlo troppo in esso. L’alternarsi dei colori non sta a significare anche un alternarsi bene/male, tuttavia qualcosina – anche in questo senso – ci sarà 😉

  3. Un buon pezzo di collegamento anche se ci sarà chi grida all’infodump / as you know Bob e via incasinando. L’immagine di parte dell’Ucraina infestata da ‘carne e micelio radioattivi’ è potente, tuttavia non riesco a vedere nella Palin una possibile presidente, neppure in questo quadro alternativo.

    1. Francamente… Li ho inseriti quasi apposta. Credo si capisca anche… Alla faccia dei manuali!
      Riguardo alla Palin, chissà… In fondo l’ucronia è anche giocare con l’improbabile 😉

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