Thor meets Captain America
di David Brin
Racconto di media lunghezza
0.89 dollari, oppure leggibile gratuitamente sul sito dell’autore
Sinossi
Anni ’60. La Seconda Guerra Mondiale non è ancora finita, ma i nazisti sono in procinto di vincerla. Ciò che rimane delle armate Alleate viene messo sempre più a dura prova dagli incredibili cobelligeranti che nel 1944 sono comparsi in cielo per dar man forte a Hitler: gli Dei del pantheon nordico.
Con gli Aesir al loro fianco i tedeschi sono oramai prossimi alla vittoria. Solo un piano disperato da parte della Marina Militare statunitense può ribaltare le sorti del conflitto. Assieme a pochi, disperati soldati combatte l’unico Aesir che si è schierato fin da subito con gli Alleati: Loki, il Dio dell’inganno…
Commento
Ciò che distingue un buon mestierante da un ottimo scrittore è (anche) la capacità di imbastire una storia perfetta senza debordare in saghe composte da tre o più volumi.
David Brin, uno dei migliori professionisti della narrativa di genere degli ultimi decenni (ovviamente poco conosciuto in Italia), fa di più. Ci regala un racconto di media lunghezza, leggibile in un paio d’ore al massimo, in cui riesce a tratteggiare uno scenario ucronico affascinante e originale.
Lo spunto di storia alternativa è classico: i nazisti che dominano quasi tutto il mondo. Lo sviluppo di Brin è però ricco di tutti quegli elementi in più che lo distinguono da una marea di racconti tutti uguali (o comunque molto simili l’uno all’altro). L’idea che gli Aesir, Odino, Thor e gli altri Dei del Nord, siano ricomparsi sulla Terra per aiutare le armate tedesche è forte e suggestiva. Non contento, l’autore ci aggiunge un carico pesante: Loki, non certo il più affidabile tra le divinità, si schiera con gli Alleati, contro il resto del Valhalla.
Azione, speculazione, quella dose di infodump che fa solo bene alla storia: Thor meets Captain America è l’esempio perfetto di un racconto riuscito, non banale, che rimane impresso nonostante la relativa brevità. Alla faccia di tutte le regole e regolette tanto decantate da presunti esperti di letteratura di genere.
Il titolo che richiama a due eroi della Marvel ha in realtà delle sottili, quasi impercettibili attinenze col mondo supereroistico. La più evidente è il ribaltamento dei ruoli effettuato da Brin: Thor (eroe positivo nel mondo di casa Marvel), qui è un cattivo, mentre Loki combatte dalla parte degli umani.
Il racconto, tra l’altro leggibile (in inglese) gratuitamente sul sito ufficiale dell’autore, è stato pubblicato fugacemente anche in Italia, nel 1988. Ora lo potete comprare in lingua originale, per meno di un euro, su un qualasiasi store internazionale di ebook.
Da Thor meets Captain America è stato tratto anche un fumetto, The Life Eaters, uscito nel 2003 a opera di Brin (storia) e Scott Hampton (disegni). Ma anche questo, oramai, dovete cercarlo in inglese.
Insomma, per gustarsi certe chicche sempra indispensabile conoscere o imparare la lingua d’Albione. E, no, non è snob affermarlo, a dispetto di quel che dicono taluni sapientoni.
Sul discorso di quello che viene o non viene pubblicato nel nostro paese e del perché vengono scelte scelte cose a scapito di altre, ci sarebbe tanto da dire, ne abbiamo già parlato lamentamdocene giustamente.
Quello che mi preme far notare in questa sede è la vivacità sorprendente degli autori amricani, capaci sempre di rimettersi in gioco, di mantenere il rapporto con i propri lettori senza snobbismi e della loro voglia di non fermarsi.
Brin ne è un esempio tra tanti, certo ci sarebbe da fare i confronti con diversi cosidetti scrittori nostrani, che magari, solo perchè hanno pubblicato una volta, dieci anni fa un raccontino in appendice ad Urania, si sentono dei tanti nuovi piccolo Shakespeare.
Ma sarebbe un confronto da cui ne usciremmo perdenti senza se e senza ma.
Tutto giusto e condivisibile. Qui c’è chi campa di presunta gloria per aver pubblicato un romanzetto con qualche micro editore 10 anni fa. Mi piace pensare che siamo noi, gli scribacchini a costo zero, che pubblicano sui blog, a metterci in gioco continuamente.
Ho giusto letto la settimana scorsa la recensione del volume italiano dove era apparso il racconto…ne parlavano su uno Starmagazine di vent’anni fa…era un volumone di ucronie di cui ora purtroppo non ricordo il titolo.
Io inglese lo puoi leggere gratuitamente sul sito dell’autore 😉
Ottima segnalazione!Che poi pensandoci non è tanto strano che gli Aesir si schierino con i Nazisti visto che questi ultimi li adoravano…
In più al tutto c’è una spiegazione davvero inquietante, che non posso spiegare senza spoilerare…
Ottima storia, con un sottotesto piuttosto forte.
Brin sta riversando in ebook praticamente tutta la propria narrativa breve (come molti altri autori americani e inglesi), ed è una buona occasione per ripescare cose che da noi erano passate sotto ai radar.
A suo tempo, Brin aveva offerto questa storia al progetto Alia perché la traducessimo e la pubblicassimo – poi aveva scoperto che era già stata tradotta.
Gli autori sono sempre gli ultimi a sapere 😉
Ti ringrazio ancora per l’ottimo consiglio. Un racconto migliore di molti altri romanzi letti in questi ultimi tempi.
Mi piace l’idea di Brin che ripropone tutti i suoi brevi lavori in questo formato. È un’idea semplice, funzionale e gradita.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Ottima scelta, ho letto questo racconto qualche anno fa (un bel po) su un’antologia edita da Newton mi sembra, si chiamava “I mondi del possibile” e conteneva racconti sul what if. Della stessa antologia ricordo un bellissimo racconto su Napoleone.
Questo di Brin, in italiano tradotto come “sulle ali degli dei” l’ho poi riletto in inglese non molto tempo fa e come tematiche mi sembra abbia un po anticipato un percorso comune a molte graphic novels supereroistiche (Super Gods, Kingdom Come, The Last of The Greats). Condivido il fatto che seppur breve colpisce nel profondo. E mi ha lasciato a pensarci per diverso tempo.
Sì, è vero, questo racconto sembra anticipare i lavori che citi tu. Sicuramente un racconto valido come un romanzo, da cui tra l’altro si potrebbero recuperare infiniti spunti.