Quale horror?

Secondo post di giornata, non programmato ma ovviamente a tema con la festività di oggi.
Iniziamo col segnalare due articoli che riguardano il nostro bravo Samuel Marolla, uno dei tre/quattro autori horror italiani che supportano il genere con qualità cristallina. Il primo post è in realtà un’intervista pubblicata su Nocturnia, il secondo consiste in una succosa anticipazione del prossimo lavoro di Marolla, di imminente uscita (2 novembre).
Al contempo, sul blog della mia amica Lucia (nonché grande esperta di cinema horror), va in onda questo ottimo special sulla saga di Halloween, che vi consiglio di leggere.
Tre articoli molto diversi tra loro, che ci suggeriscono alcune tra le molte sfaccettature del genere orrorifico, sia su carta che sul grande schermo. Abbiamo, per esempio, l’horror che si insinua nel quotidiano (la Milano narrata da Samuel Marolla). Abbiamo poi lo slasher degli anni d’oro (il Michael Myers analizzato da Lucia). Sempre nell’articolo su Myers viene citato il terzo capitolo halloweenesca, estraneo alla continuity narrativa, tanto da costituire un film autoconclusivo che sconfina nel soprannaturale puro. E che, per la cronaca, è il mio film preferito di quella saga.

L’horror quindi si presta a mille sottofiloni, a mille sfaccettature.
In questi ultimi anni stanno provando a banalizzarlo in mille modi, inquinandolo col paranormal romance, oppure proponendo sequel indegni di questo nome (Penso a The Fog, il remake… Madonna!). Peggio ancora sono quei film dalla trama banalissima, slasher senza né arte né parte, tutti uguali, con personaggi più che stereotipati. Francamente inguardabili.
Resta tuttavia un genere, quello orrorifico, ricco di potenzialità e di chiavi di lettura. Sia per quel che riguarda la letteratura che per quanto concerne il cinema.
Giusto per fare un rapido censimento, vorrei dunque proporvi un sondaggio spiccio: Quali di questi generi (sottofiloni) dell’horror vi interessano, e quali invece vi annoiano?

  • Horror slasher (Freddy, Jason, Michael Myers e derivati vari).
  • Horror “quotidiano” (In cui l’elemento da brivido s’insinua nella normale vita di tutti i giorni. Diciamo “Ai confini della realtà”).
  • Horror apocalittico (Zombie e affini).
  • Ghost story (Da quelle ottocentesche ai moderni The Others e Il Sesto Senso).
  • Horror psicologico (Qualcosa vicino alle atmosfere kafkiane).
  • Horror lovecraftiano (Così particolare da costituire un genere a sé).
  • Fantahorror (Che comprende quel territorio borderline, da La Cosa ad Alien, etc)

Vediamo un po’ cosa salta fuori e quali sono i vostri gusti…

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(A.G. – Follow me on Twitter)

26 commenti

  1. Tolto il genere slasher che proprio non sopporto (odioso vedere un omone di 2,10m con gli anfibi non fare rumore sul pavimento di parquet, mi fa proprio in******e è più forte di me) gli altri mi affascinano tutti; mi piacciono gli zombi, adoro Alien, amo Lovecraft, mi diverto molto a vedere gli horror più psicologici tipo “The orphanage”.

    Insomma: fate quello che volete l’importante è che sia un lavoro ben realizzato, punto!

  2. È nota la mia militanza lovecraftiana – HPL, precursori contemporanei e successori, sono sempre un gran divertimento.
    Mi piacciono le storie di fantasmi.
    E il weird alla Twilight Zone.
    Molto.
    Il resto non lo schifo.
    Lo slasher tende a essere ripetitivo, specie le ultime uscite – ma anche lì, ci sono un paio di titoli interessanti.
    Forse il genere che ora come ora mi attira di meno è la zombie-fiction – mentre la fine della civiltà, per questo o quel motivo, è sempre una ottima fonte di intrattenimento.

  3. Io sono cresciuto con gli slasher, Freddy, Jason, Pinhead e compagnia cantante erano “di casa”. Quindi quando penso all’horror, penso subito a questi signori qui.

  4. Io adoro “Ai confini della realtà”, me ne guardavo a pacchi su megavideo, ora sto cercando i dvd ç.ç
    Anche il Fantahorror e l’orror lovercraftiano sono di mio gusto 😀
    Barker ha un posto a parte nel mio cuore 😛

    Anche il resto lo guardo con piacere, molto piacere nei vari casi di Jeson, Nightmare et similia 😀

  5. Io me li guardo tutti. Al massimo mi infastidiscono quelli in cui il protagonista continua a svegliarsi e risvegliarsi, da vari stadi onirici, cose che hanno fatto degli ultimi Nightmare, dei film insopportabili. Inizio anche a godere poco nel vedere quelli in cui il protagonista si immaginava tutto…

  6. HPL tutta la vita, compresa quella eterna. 🙂
    Le altre categorie possono dire sempre qualcosa di interessante ma la vedo più dura nel settore slasher. Capiamoci, il secchio di sangue non spaventa più nessuno da quel dì e il mostro più o meno ripetitivo ha stancato. Mi piacerebbe, molto, vedere un film con una storia più giocata sull’atmosfera, dove si suggerisca una presenza ma la si veda pochissimo.

  7. Io ho gusti abbastanza eclettici: amo l’ horror alla Lovecraft ma anche quello splatter alla Barker, i vecchi mostri della Universal ma anche i vari Freddy, Jason e Michael, le storie di fantasmi accompagnate dai film di Romero, i bellissimi Hammer inglesi fino a giungere a Haute Tension.
    Insomma sono un nerd…..:P
    Grazie per il link alla mia intervista. 🙂
    P.s.
    Lucia oggi ha scritto un signor articolo, merita di essere letto.

  8. Io prediligo l’horror classico con i fantasmi, oppure le storie di insetti giganti (solo quelle degli anni 50′ però!), anche se guardo di tutto, tranne lo splatter fine a se stesso. Freddy & co. mi hanno un po’ stancata invece 😦

  9. Per quanto mi riguarda, al primo posto metto l’horror apocalittico di Zombi e affini. Per me, l’apocalisse zombi ha lo stesso valore esistenziale che il tenente Giovanni Drogo attribuisce ad un possibile attacco dei tartari alla Fortezza Bastiani. Sarò scemo, lo so, me ne rendo conto. A seguire, la ghost story in ogni sua declinazione, ottocentesca e moderna. Il resto va tutto bene tranne lo slasher che, in certi casi, mi appare scontato e noioso.

    1. Non è un paragone azzardato, anzi… Gli zombie-movie più belli (Zombi in primis) sono belli proprio per le loro atmosfere simboliche, disperate e poetiche.

  10. Vanno bene tutti, l’unica cosa che annoia sono certi schemi trame o idee sempre uguali, dall’inizio alla fine, oltre certi clichè, e non, insopportabili alcuni dei quali sono:
    -Gli horror stile reality show, Sempre il solito gruppo di sfigati, sempre i soliti “nominati”. In quei casi si vorrebbe essere il Freddy di turno.
    -Altra cosa è l’antagonista o gli antagonisti. Astutissimi, invincibili e sopratutto immortali. Li puoi ammazzare in mille modi diversi alla fine del film, tornano sempre. A questo punto perché combatterli? Tanto vale unirsi a loro.
    -E per finire nel caso di successo anche risicato, i remake formato fotocopia.

  11. Mi sembra giusto dire anche la mia:
    – Gli slasher li sopporto poco (semmai quelli vecchi, quelli moderni sono tutti spazzatura).
    – HPL rulla sempre, quindi non posso che apprezzarlo. Le storie di fantasmi mi piacciono solo se sono ritagliate su canoni moderni, quelle ottocentesche mi fanno addormentare.
    – L’horror apocalittico mi piace, anche se lo trovo molto abusato.
    – L’horror inserito in un contesto di quotidianità lo trovo bellissimo, anche se difficile da gestire.
    – Il fantahorror lo adoro, ma non mi spaventa nemmeno un po’ 😉

  12. Sicuramente quello psicologico, specialmente se sconfina nel mainstream (lo so che parlare di horror che “sconfina” nel mainstream sembra paradossale, ma in effetti è proprio ciò che intendo io).

  13. Io vado pazzo per Lovecraft,le ghost story,l’horror apocalittico e il fantahorror mentre l’horror quotidiano va a momenti e lo slasher a parte alcuni titoli non mi entusiasma molto.

  14. Non c’è nulla di più terrificante della “banalità del male”, di quanto di sinistro può nascondersi dietro una realtà che pensiamo di aver svelato in tutti i suoi misteri, ma che tende sempre a sottrarsi all’occhio della conoscenza.
    In quello allora rientrano tutti gli horror soprannaturali, in particolare quelli ambientati nei luoghi che dovrebbero proteggerci o farci sentire al sicuro (casa, famiglia, ecc) e che invece sono il covo di un male che aspetta solo il pretesto per rivelarsi come tale.

  15. A me piacciono tutti tranne lo slasher, perchè mi piace l’horror che contenga elementi sovrannaturali, altrimenti faccio fatica a digerirlo. Anche da ragazzino non ho mai amato Venerdì 13, Halloween e simili (tranne i Carpenter, nei quali aleggia sempre un’atmosfera sovrannaturale anche se magari non si concretizza in nulla). Ma so che potremmo stare mesi a disquisire se l’horror debba avere o meno elementi sovrannaturali, quindi per me alla fine è una questione di gusti.
    Di recente l’ibrido apocalittico+vampiri ha tirato fuori delle belle cosette, mi pare. Quantomeno in ambito cinematografico.
    Ma uno dei miei preferiti – e l’unico che mi spaventa realmente – cioè il demoniaco, lo includi nel fantahorror, nello psicologico oppure nel quotidiano? Tuttora io ho seri problemi a guardarmi (da solo) un film che parla di possessioni. Dico davvero.
    Samuel M

    1. Il genere demoniaco lo inserisco a metà tra l’horror (para)psicologico e quello soprannaturale “puro”. Di certo è un filone che disturba parecchio, fa paura nel senso più ancestrale del termine. Non lo amo particolarmente forse perché mi lascia troppe brutte cose addosso.
      Gli slasher invece non li amo e basta, salvo poche eccezioni.

  16. Che bel post e che difficile domanda!!!!
    ■Horror slasher (Freddy, Jason, Michael Myers e derivati vari)
    Ci sono cresciuta, e quindi ci sono affezionata. Come non provare tenerezza al ricordo del CICICI AAAA in attesa di Freddy e gli suqartamente di giovani coppiette in calore al chiaro di luna?

    ■Horror “quotidiano” (In cui l’elemento da brivido s’insinua nella normale vita di tutti i giorni. Diciamo “Ai confini della realtà”).
    Agghiacciante, uno dei mie tipi preferiti. Le certezze che vengono messe in discussione e quasi mai uj lieto fine.

    ■Horror apocalittico (Zombie e affini).
    Imperdibile, avvincente, sono le storie che mi tengono sul filo del rasoio, che mi affascinano. L’essere umano che deve venire a patti coi propri principi e fare cose che non osava nemmeno pensare. E poi svaligiare i supermercati. Affascinante.

    ■Ghost story (Da quelle ottocentesche ai moderni The Others e Il Sesto Senso).
    Il mio horror preferito. Quelli che mi fanno paura davvero. Qui ci metto anche vampiri e mannari!

    ■Horror psicologico (Qualcosa vicino alle atmosfere kafkiane).
    Noioso.

    ■Horror lovecraftiano (Così particolare da costituire un genere a sé).
    Eccellente. Ma come dici tu categoria a se’.

    ■Fantahorror (Che comprende quel territorio borderline, da La Cosa ad Alien, etc)
    Li annovero nella fantascienza, quindi genere a parte. Li adoro comunque, ma per me l’horror è qualcosa più legato all’essere umano e al suo conflitto interiore con la morte, il soprannaturale, l’incomprensibile.

    1. Commento ottimo e abbondante. Tra l’altro concordo in buona parte con le tue valutazioni, tranne forse per quanto concerne le ghost story “pure” (fantasmi e apparizioni), che trovo spesso noiosette.
      Mi piace invece l’horror soprannaturale in generale.

  17. Diciamo che aborro gli slasher, tutti uguali… se ce n’è qualcuno che esce dalla massa io non l’ho ancora visto. Per il resto, non mi sento d preferirne uno in particolare, visto che per ogni genere ci sono i capolavori e le schifezze. Dovrei dire fantahorror essendo in primis appssionato d fantascienza, ma, come horror puro, se proprio dovessi sceglierne uno, direi l’horror “quotidiano”, tipico di gente come Matheson e il King degli anni d’oro, o l’ottimo Laymon che ho appena scoperto.

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