Ritorno a Mondo Delta

Sto scrivendo.
Tra le tante richieste ricevute negli ultimi due mesi ho dato la precedenza ha chi mi ha chiesto di scrivere qualcosa di nuovo su Mondo Delta.
Ricapitoliamo: in questa dimensione alternativa, a metà tra le atmosfere dipinte da Bosch e l’Inferno dantesco, ho ambientato finora quattro racconti. Due sono contemporanei (Il Treno di Moebius e La Nave dei Folli) e due sono – molto alla larga – dei weird western risorgimentali ibridati col planetary romance. Li trovati tutti nell’apposita sezione del blog.
Lavorando al manuale di gioco di Italia Doppelganger ho anche inserito un capitolo che permette di ambientare delle avventure a Mondo Delta, perciò ho avuto modo di spiegare alcune cose (mai raccontate prima) su questa dimensione misteriosa. Ed ecco che mi è venuta voglia di tornare a scrivere qualcosa in merito, anche a livello di classica narrativa…

Il nuovo lavoro non ha un titolo definitivo. Al momento il file esiste proprio col nome provvisorio di Ritorno a Mondo Delta e conta già 16.000 parole, ma viaggerà facilmente fino a 30.000 parole (o forse più). Sarà slegato sia dal ciclo di Biondin che dal dittico de Il Treno di Moebius. In teoria sarà leggibile anche ai profani, ma ci saranno molti riferimenti ed easter eggs (visto che siamo pure in periodo pasquale) per i veri fan di Mondo Delta.

Questa volta il romanzo (breve?) sarà ancor più improntato sulla falsariga di un “finto” planetary romance, sarà molto action, pur senza rinunciare ai misteri caratterizzanti dell’ambientazione in questione.
Tanto per titillare il vostro interesse troverete nuovi naufraghi temporali (come il Pigafetta di Biondin all’Inferno), nazisti all’Inferno (in senso letterale), dirigibili, demoni, streghe, Antichi, centauri, portali dimensionali, vecchie conoscenze, ussari, survivaliste wiccan etc etc.

Ah, ci sarà anche la mia amata yellow brick road – la strada dai mattoni gialli che ho rubato senza ritegno dal magico mondo di Oz, e quindi dal suo creatore L. Frank Baum.
Baum non era un santo né un progressista. Durante gli eventi che condussero al Massacro di Wounded Knee, scrisse un editoriale razzista per il Saturday Pioneer, definendo “cani piagnucolosi” i nativi americani e auspicando che fossero sterminati. Magari troverò un posticino anche per lui a Mondo Delta.

Non resta altro da fare che aspettare.


Articolo di Alex Girola: https://twitter.com/AlexGirola
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5 commenti

  1. E vai, Alessandro, grazie! E anche in questo caso dovrò leggermi le gesta del Biondin a tempo record perché mancano ancora all’appello 🙂
    Mondo Delta è stata un’invenzione letteraria geniale da parte tua… è un’invenzione, vero? Dai ,sì, non esiste… no, eh!? 😀
    Rispetto all’Inframondo, non è assolutamente prevedibile, è veramente un mondo alieno con regole tutte sue e, anzi, già il definirle “regole” è una forzatura: direi più… geometrie (non euclidee?) 😉
    Non vedo l’ora di leggerlo. Buon lavoro, Alessandro: continua così 🙂

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