I Robot di La Marmora
di Alessandro Girola
Copertina di Giordano Efrodini
Editing di Germano M.
72 pagine circa, 1.53 euro
Disponibile nei formati ePub e Mobi
Mobi (Kindle Store)
EPub (Lulu store)
Sinossi
1864: Un’ astronave-colonia degli alieni Nekton è naufragata sulla Terra, nel cuore dell’Impero Austriaco.
Lontani anni luce dal loro pianeta, i Nekton hanno scelto di allearsi con gli Asburgo, ricevendo ospitalità in cambio di tecnologia. Grazie a questo patto, gli Austriaci dispongono ora di mostri guerrieri, di carri corazzati e di altre prodigiose armi con cui sfidare il mondo.
Ma non tutti i Nekton hanno accettato la decisione del loro ammiraglio.
Una minoranza di alieni, ritenendo tale strategia contraria alle direttive della missione, ha chiesto asilo politico nel vicino Regno d’Italia.
La dote che questi disertori han portato con sé è quella dei Giganti: enormi automi pilotabili dagli esseri umani, unico baluardo contro le preponderanti forze nemiche.
Due parole sull’eBook
I Robot di La Marmora è un racconto che potrebbe essere definito steampunk, sebbene certe classificazioni siano spesso castranti.
Come indicato nei credits, si tratta di un lavoro autoconclusivo e a sè stante, ma correlato al progetto di scrittura narrativa Risorgimento di Tenebra.
Mi sono permesso, come si conviene fare a chi opera in campo ucronico, di adattare la storia risorgimentale, e in particolar modo la Terza Guerra d’Indipendenza, a mio piacere. Consideratele obbligatorie licenze poetiche adottate per regalarvi questa storia.
Nel romanzo appaiono diversi personaggi realmente esistiti. Ovviamente non è mia intenzione sfruttare la loro immagine, bensì prenderla a prestito per divertire e stuzzicare i lettori.
Vi sarà poi facile riconoscere diversi omaggi a delle pietre miliari dell’animazione che riguarda mecha e robot, dai classici Jeeg e Mazinga, passando per Neon Genesis Evangelion. Anche se, partendo dalla copertina stessa, I Robot di La Marmora strizza l’occhio soprattutto al film Pacific Rim.
In campo letterario ho invece preso spunto da alcune idee e suggestioni sviluppate da Harry Turtledove nel Ciclo dell’Invasione.
La parola robot, usata nel titolo del mio racconto, rappresenta una mia ulteriore licenza poetica. I più furbi sapranno infatti che si tratta di termine anacronistico.
Ci tengo infine a ringraziare Giordano Efrodini e Germano M. per il supporto tecnico, sempre di alta qualità, e per l’aiuto che mi hanno fornito in fase di realizzazione dell’ebook. Senza di loro questo ebook sarebbe ben più misera cosa.
La speranza, al solito, è quella di regalarvi una buona lettura.
Come acquistare l’ebook (e altre FAQ)
I Robot di La Marmora è disponibile in duplice formato: Mobi, per il Kindle Store di Amazon, ed ePub, su Lulu.
Il prezzo è di 1.53 euro.
Il link per l’acquisto li trovate in questo post (all’inizio e poco più sotto).
Qualche FAQ spicciola:
- Non è prevista la pubblicazione di una versione PDF.
- Non sono previste pubblicazioni su altri store.
- Il libro non è in vendita sul circuito Simplicissimus.
- “Quindi vuoi guadagnarci?” Il discorso è un tantino più complesso, magari un giorno lo affronteremo.
- “Ma hai studiato l’imprescindibile manuale XY sullo steampunk prima di scrivere questa novel?” No.
- “Sono previsti dei sequel?” Previsti no, possibili sì, da qui a fine 2013/inizio 2014 (seguite il mio blog, se ci saranno se ne parlerà in questa sede).
Se ci sono problemi coi file acquistati, mandatemi una mail, cercherò di risolverli in tempo breve.
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—> Acquista l’ebook in formato ePub su Lulu
Bonus Track – Gallery
Come bonus, disponibile sia per chi comprerà l’ebook e per chi non lo farà, vi regalo la gallery coi quattro mecha “risorgimentali” che troverete ne I Robot di La Marmora. Si tratta rispettivamente di Anteo, Damiso, Tifone e Porfirione.
Sono stati generati, al pari del disegno della copertina, con l’app gratuita Jaeger Designer della Warner Bros, sviluppato per promuovere il già citato film Pacific Rim.
Da qui il logo che vedete nelle mie immagini, e che mi son guardato bene dal rimuovere, avendo gran piacere a fare un po’ di promozione a questa pellicola.
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Preso!
Bella copertina 😉
L’ha disegnata un artista in gamba 🙂
Ne convengo.
Stasera scarico…
Quando vuoi.
Preso!
Grazie! Spero ti piaccia.
Tac! Catturato!
Taaaac!
devo ricaricare la carta creditizia internettiana , poi lo prendo , è ovvio che se non scrivi il seguito, ( meglio un paio ..), a te e Giordano vi inseguo con lo schioppo…e prima o poi vi piglio…meditate , gente, meditate
E’ bello avere dei lettori pazienti e comprensivi 🙂
preso!
🙂
Siamo i numeri uni.
Uni e unici 😀
Preso. Direi che andrà a sconvolgere un po’ la coda di lettura.
Grazie mille, spero ti piaccia!
La cosa buona della narrativa breve, per come la vedo io, è che si fa “digerire” in tempi non biblici.
Buona lettura!
Si può appluadire a quattro tentacoli? No? Pazienza, lo sto già facendo.
Per servirla, dottor Benuzzi!
Letto ieri sera, pur se breve, riesce a delineare bene un universo ucronico come pochi hanno saputo fare.
Interessante l’idea dei classici “mostri Aniba” alieni, e l’idea di mobile suit, sopratutto l’evoluzione con guida “psycommu”.
BELLO BELLO BELLO.
Ora, sequel!!!!!
Più che richiami ai classici di Nagai, ho intravisto punti di contatto col bianco mobile suit.
BE
Grazie Cas, il tuo entusiasmo è sempre un elisir di lunga vita per me!
Il sequel, che inizialmente non era previsto, si pone senz’altro d’obbligo.
Riguardo ai tanti riferimenti che ho inserito nell’ebook, alcuni sono inconsci, nel senso che li ho fatti senza nemmeno rendermene conto.
Bello che li scoprano i lettori man mano!
Appena comprato da Amazon! Sembra molto interessante, la copertina di Giordano Efrodini è molto bella.
Prima di leggerlo, devo terminare un bel libro che si chiama “Uomini e lupi”,
complimenti Alex!!!
Alla prossima 🙂
Preso. Lo divorerò a breve… tra un Ketchum recente e un Larry Niven stagionato.
Intanto, complimenti al mitico giudappeso. 😉
Ciao Alex. 🙂
Jak
Letto e apprezzato! 😀
Ciao, ho scoperto per caso recentemente sia il blog che la tua opera. Che dire… Complimenti! Ho trovato il racconto molto ben scritto e interessante. Sto seguendo il blog e lo trovo ricco di spunti accattivanti. Complimenti ancora
Grazie mille! Parole, le tue, che danno senso al mio lavoro di blogger.